Libri di Carlo Petrini
Un'idea di felicità
Luis Sepúlveda, Carlo Petrini
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2014
pagine: 168
La felicità è ancora di questo mondo? In un'epoca frettolosa e spesso cupa, dai ritmi di vita e di lavoro innaturali, dov'è finito il tempo per la vita, per la persona, per la condivisione? C'è ancora, è la risposta di Luis Sepùlveda e Carlo Petrini, purché sappiamo trovarlo, rubando ai nostri giorni frenetici lo spazio per far germogliare un seme, per scambiarci un aneddoto spezzando il pane, o per fare la nostra parte nella battaglia per un mondo più sostenibile e generoso. Dall'Amazzonia al cuore dell'Africa, dall'esperienza amara dell'esilio all'abbraccio collettivo di Terra Madre, ricordi e pensieri di due autori d'eccezione si intrecciano in una conversazione che attraversa attualità e letteratura, gastronomia e politica, difesa della natura e della tradizione. Tra incontri e racconti, storie di grandi leader e di piccoli eroi del quotidiano, Petrini e Sepùlveda ci guidano alla ricerca di quel diritto al piacere che è oggi il più rivoluzionario, democratico, umano degli obiettivi. Con la lentezza e la saggezza della lumaca, però. Perché anche noi possiamo smettere di correre verso una destinazione ignota, e ricominciare pienamente a esistere.
Terra madre. Come non farci mangiare dal cibo
Carlo Petrini
Libro
editore: Slow Food
anno edizione: 2010
pagine: 224
Crisi energetica, climatica, alimentare, finanziaria: mai come oggi il mondo ha avuto paura per il proprio futuro. Il futuro è sempre imprevedibile, ma questo senso di grande incertezza è causato dal modello di pensiero che è stato causa prima delle crisi. Un modello che ha fallito e non sa trovare soluzioni innovative al di fuori del sistema globale che ha creato. L'alternativa a un futuro di crisi deve partire dall'alimentazione: il futuro del cibo è il futuro della Terra. Il cibo è stato snaturato fino a diventare un mero prodotto di consumo, privato dei valori profondi che ha sempre avuto, è diventato sprecabile, una merce qualsiasi, altamente insostenibile in tutte le sue fasi, dalla sua coltivazione fino all'atto di mangiare. Riscoprire la centralità del cibo nelle nostre vite e nelle nostre attività, ci può aiutare a trovare una chiave interessante per immaginare un futuro migliore. Saranno i contadini a salvare il mondo, con i loro saperi, grazie alla loro estraneità con il modello di pensiero imperante, grazie al fatto che sanno lavorare in sintonia con la natura, con la madre Terra. Con una lettera di Enzo Bianchi.
Voler bene alla terra. Dialoghi sul futuro del pianeta
Carlo Petrini
Libro: Libro in brossura
editore: Slow Food
anno edizione: 2014
pagine: 240
Con il meeting internazionale delle comunità del cibo di Torino, una rete permanente e radicata in quasi ogni nazione del pianeta, Terra Madre compie i suoi primi dieci anni. Li festeggia con "Voler bene alla Terra": uno straordinario collage di dialoghi pubblicati prima su La Stampa e poi su La Repubblica, che presenta le idee, i progetti e le esperienze di quanti aderiscono ai valori della multinazionale virtuosa governata dal desiderio di un mondo migliore, da costruire attraverso il cibo. Sono le voci di grandi donne e uomini che si trovano in piena sintonia con la rete e con la straordinaria umanità che ne fa parte: contadini, pescatori e nomadi, artigiani, cuochi e cuoche, musicisti, intellettuali, semplici cittadini. In queste pagine parlano premi Nobel, cuochi che hanno cambiato la gastronomia mondiale, icone del mondo artistico - musicale e letterario - o del mondo contadino, uomini di spirito che hanno illuminato non soltanto le strade dell'anima. "Voler bene alla Terra" dice molto: coltivare e custodire l'ambiente è il segno distintivo di questo momento storico ed è la meta privilegiata per tutti noi che vogliamo rendere il nostro pianeta Terra un po' più sano, florido, felice per chi lo abita.
Costituzione della Repubblica Italiana
Libro: Libro rilegato
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2018
pagine: 128
La Costituzione non più come testo per addetti ai lavori, ma come libro della memoria, da far circolare tra giovani e adulti, da far entrare in tutte le case d'Italia perché ci racconti e ci ricordi come è stata pensata in origine la nostra Repubblica, su quali fondamenti si è costituita, i limiti precisi e invalicabili di chi ci deve governare, le libertà e i diritti di cui possiamo pubblicamente godere. Per evitare che quelle regole auree del vivere civile, raccolte alla preziosa convergenza di sistemi di valori diversi mossi a un intento comune, vengano costantemente minacciate, ignorate o cancellate per leggerezza, incuria, o dietro spinte dettate da inconsapevolezza e ignoranza. Come Carlo Petrini ci suggerisce nel testo che ha scritto per introdurre questa edizione, “Siamo noi cittadini i primi ad avere la responsabilità di proteggere le parole dando loro realtà, di trasformare gli articoli in quotidianità esigendone il rispetto e agendoli nelle nostre vite, di essere materia vivente di costruzione della società che la carta disegna. Perché questo sia possibile, diventa allora imprescindibile conoscere quello che è lo spirito che anima il testo. Ancora una volta, solo la conoscenza può fornirci gli strumenti per esercitare la nostra cittadinanza nel pieno delle nostre facoltà e possibilità. Ma dipende da noi”. Un invito a riappropriarci di un testo nostro, a farlo diventare coscienza individuale e collettiva, base per ragionare con consapevolezza dell'oggi e del domani.
Zuppa di latte
Carlo Petrini
Libro: Libro rilegato
editore: Slow Food
anno edizione: 2015
pagine: 92
Quando ricettari e cuochi sembrano dominare il mercato editoriale, Slow Food Editore presenta una nuova collana dove recuperare il sottile, per quanto solido, filo che lega la letteratura alla cucina. Nella "Piccola Biblioteca di Cucina Letteraria" questo legame diventa l'occasione per la migliore divagazione narrativa: la scrittura come tramite per la poeticità di un piatto, un cibo, una preparazione. I più grandi scrittori, poeti e accademici italiani offriranno la loro penna per celebrare la nostra cucina. Questi autori onorano un piatto con una narrazione, un resoconto, un aneddoto, una storia o novella, o anche una manciata di versi: l'esiguo spazio di ventiquattro cartelle per poter mettere da parte la propria fama, lasciando la gloria al cibo che più li appassiona.
Buono, pulito e giusto
Carlo Petrini
Libro: Libro rilegato
editore: Slow Food
anno edizione: 2016
pagine: 352
Dieci anni fa "Buono, pulito e giusto" ha trasformato un titolo in uno slogan, una visione del mondo che ha rovesciato gli stereotipi sul cibo, l'ambiente, la natura, l'agricoltura... "Buono, pulito e giusto" deve essere il nostro cibo, piacevole, accessibile a tutti, prodotto con criteri di sostenibilità, nel rispetto dei diritti di chi lo produce, di chi ne fruisce e della biodiversità agroalimentare e gastronomica. In un racconto che costruisce una teoria, intreccia analisi, impegno ed esperienze autobiografiche, Carlo Petrini esorta il lettore a farsi egli stesso eco-gastronomo, a essere cittadino del mondo e protagonista di una grande rete internazionale che custodisca il pianeta mettendo il cibo al centro di un nuovo progetto di vita.
Lettera ai contadini sulla povertà e la pace
Jean Giono
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2016
pagine: 144
In questo scritto, troviamo nella sua forma più limpida e completa il pensiero morale che sottende tutta l'opera di Jean Giono: la superiorità della natura sulla tecnologia, la salvezza dell'uomo attraverso un lavoro naturale, la celebrazione dell'individualismo spinto fino all'anarchia. Scritto alla vigilia del secondo conflitto mondiale, questo accorato appello costituisce un tentativo disperato da parte di Giono di opporre le armi della semplicità, del buon senso e della poesia a un mondo che stava prendendo la direzione opposta: quella del profitto e della guerra. L'appello, com'è ed era ovvio, non fu ascoltato. Rilette a più di mezzo secolo di distanza, le parole che Giono indirizza ai suoi "amici" fanno pensare a una grande occasione perduta, nell'ultimo momento in cui forse era ancora possibile non compiere la svolta che avrebbe cancellato per sempre il modo di vivere, la cultura e la saggezza dei contadini. Prefazione di Carlo Petrini.
Vivere per qualcosa
José «Pepe» Mujica, Carlo Petrini, Luis Sepúlveda
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2017
pagine: 100
Lo sviluppo sostenibile, l'attenzione all'ambiente, una politica della solidarietà e della condivisione, la riscoperta della semplicità. Tre grandi personalità affrontano alcune delle più urgenti questioni sociali partendo dal presupposto che, se in nome di qualcosa è necessario vivere, questo qualcosa non può che essere la ricerca della felicità: una felicità non personale ma globale, che sia compassione, fraternità, che possa abbracciare la comunità tutta e rintracciare così il senso più vero e autentico di ciò che è «fare politica». Un dialogo che va dritto ai valori fondamentali, in cui si intrecciano il messaggio che un politico fuori dagli schemi come il «presidente povero» José «Pepe» Mujica vuole trasmettere ai giovani, i ricordi e le istanze di uno scrittore militante come Luis Sepùlveda, e le riflessioni del fondatore di Slow Food Carlo Petrini, da sempre impegnato a promuovere un modello di sviluppo equo e sostenibile contro lo strapotere delle multinazionali in campo agro-alimentare. Tre uomini diversi per storia e provenienza, uniti da un destino e da uno sforzo comune. Un libro per capire che a muovere il mondo non può esserci altra politica se non quella della condivisione e della dignità.
Slow food. Storia di un'utopia possibile
Carlo Petrini, Gigi Padovani
Libro: Libro rilegato
editore: Slow Food
anno edizione: 2017
pagine: 352
La biografia ufficiale del movimento internazionale Slow Food fondato da Carlo Petrini, uno dei ''50 uomini che potrebbero salvare il mondo'' secondo The Guardian. Questa grande storia ha portato a risultati straordinari: da Terra Madre Salone del Gusto che riunisce i produttori agricoli di ogni angolo del Pianeta alla consapevolezza diffusa della tutela della biodiversità, del futuro della Terra, dei valori della persona e di uno sviluppo sostenibile. La vita e l'azione di un uomo visionario, pragmatico, cosmopolita, gastronomo che con la sua squadra, partendo da un piccolo centro di provincia, Bra, è riuscito a trasformare Slow Food in una rete globale presente in 160 Paesi del mondo. Aneddoti e interviste a collaboratori, contadini, studenti o personaggi noti dell'industria alimentare: tanti compagni d'avventura. Le tappe e i protagonisti di una lunga rivoluzione culminata nella creazione di una struttura di eccellenza come l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e tutti i possibili sviluppi di un movimento che ha profondamente influenzato la concezione moderna del cibo e della gastronomia.
Buono, pulito e giusto
Carlo Petrini
Libro: Libro in brossura
editore: Slow Food
anno edizione: 2019
pagine: 352
Buono, pulito e giusto deve essere il nostro cibo. Buono in quanto piacevole, secondo le differenti culture, pulito in quanto rispettoso della Terra e di tutto quello che ci circonda, giusto in quanto socialmente equo e partecipe di un progetto di ridistribuzione della ricchezza. Con episodi autobiografici e riflessioni l'autore delinea una via per costruire un futuro sostenibile e abbracciare un nuovo stile di vita.
Pensare per sistemi. Interpretare il presente, orientare il futuro verso uno sviluppo sostenibile
Donella H. Meadows
Libro: Libro in brossura
editore: Guerini Next
anno edizione: 2019
pagine: 264
Negli anni seguenti alla pubblicazione de "I limiti allo sviluppo", della cui stesura fu leader, Donella Meadows rimase sempre in prima linea nell'analisi di fenomeni sociali, economici e ambientali, fino alla sua prematura morte nel 2001. "Pensare per sistemi" è un libro conciso sulla comprensione della realtà che ci circonda, e sul problem-solving a livello personale, organizzativo e globale. Edito nella sua prima stesura da Diana Wright, del Sustainability Institute, e adattato e tradotto in questa sua prima apparizione in italiano dal System Dynamics Italian Chapter (SYD1C), il Chapter italiano della International System Dynamics Society, questa essenziale introduzione sposta l'attenzione del lettore dal reame delle equazioni e delle simulazioni verso la realtà quotidiana di persone e organizzazioni, mostrando come sviluppare le abilità e competenze del pensiero sistemico che sempre più leader in tutto il pianeta considerano critiche ed indispensabili per la vita nel XXI secolo. Il libro si rivolge a manager, amministratori, ricercatori, formatori, consulenti, agenti del cambiamento; insegna loro a riconoscere i «punti di leva», quei luoghi di un sistema in cui un piccolo cambiamento può portare a grandi e durature trasformazioni. Prefazione di Carlo Petrini.
Il salto dell'acciuga
Nico Orengo
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 80
«Con “Il salto dell'acciuga”, nel 1997, Nico Orengo usciva per la prima volta dai «suoi» territori dell'estremo Ponente ligure, dove aveva ambientato tutti i suoi romanzi, per spingersi verso il Piemonte seguendo una traccia antica e avventurosa: quella del commercio del sale e delle acciughe, un traffico che si perde oltre il Medioevo nella notte delle fiabe e dei miti. Orengo racconta, ricorda, intreccia notizie storiche e storie di paese, insegue mestieri perduti, odori e colori, accompagnandoci alla scoperta delle verità poetiche e umane che si nascondono nei viaggi millenari del sale e dell'acciuga. E insieme ai riti e ai canti che venivano fatti durante la preparazione della bagna caoda, ci dà del famoso piatto la “vera” ricetta. «Usando il cibo, in particolare il sale e le acciughe, come filo conduttore e come sottofondo di tutto il testo, Orengo scrive un libro poetico e malinconico, coltissimo ed estremamente popolare, in cui personaggi presenti e passati si mescolano e si sovrappongono, in cui autobiografia e mito popolare vanno a braccetto ricostruendo lo spaccato di una civiltà meticcia il cui retaggio sopravvive soltanto, sbiadito, in minuscole borgate abbandonate di montagna o nei relitti di vecchie barche da pesca ormai buone solo per ornare spiagge senza piú pesci né pescatori. Orengo parla in primis di se stesso, ripesca nei propri ricordi mischiando passato e presente, seguendo tracce storiche e chiacchiere da bar, lasciandosi portare dal passo stanco degli ultimi pescatori ormai scomparsi o dai Saraceni che all'alba del Rinascimento riparano in montagna per sfuggire alle sconfitte militari subite sulle coste liguri e provenzali. Una storia di meticciato, di resilienza e di caparbietà, ma anche una storia che una volta in piú ci mostra con semplicità e linearità come confini e frontiere siano una cupa ossessione di chi detiene il potere e il denaro, mentre la storia di tutte le civiltà e di tutte le bellezze del mondo non può che risiedere nell'ibridazione e nella mescolanza.» (dalla prefazione di Carlo Petrini)