Libri di Caterina Ricciardi
Dialoghi con i classici nel Novecento americano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: XVII-137
L'antico è archetipale. Resta. Resta quale fondamento atavico dell'uomo occidentale, non muore mai, persino in una terra nata dalla Riforma. Nel Mondo Nuovo i classici, che dell'antico sono specchio, faticano a uscire dal recinto culturale in cui i Padri puritani d'America li avevano relegati, sino a che essi non vengono riscoperti e reinventati dai protagonisti letterari del «Secolo americano», i quali, finalmente, riaprono con loro un dialogo libero e diretto, risanando così un legame perduto. Nella ricchezza delle evidenze già note, questo volume intende cogliere alcune nuove esemplarità di ritorno al classico nel canone statunitense, contribuendo in tal modo all'assestamento di una tematica ormai costitutiva del Novecento.
Q.E.D.
Gertrude Stein
Libro: Libro in brossura
editore: Croce Libreria
anno edizione: 2025
pagine: 134
"Q.E.D.", il romanzo di Gertrude Stein dimenticato nel cassetto, cela tra le righe una verità privata. Nel tratteggiare i personaggi, l'autrice ci regala un esempio di modernismo fuori dal comune, i cui temi, tutt'oggi, non smettono di essere dibattuti. In un mondo che non le riconosce forti e indipendenti al pari degli uomini, tre giovani studentesse, protagoniste di un triangolo amoroso, rifiutano l'ideologia di genere per diventare inconsapevoli portatrici di un femminismo ante litteram. Adele, perno della storia, si arrenderà all'inconsistenza dei suoi propositi e della sua repulsione nei confronti dell'amore, guidando il lettore in un viaggio attraverso la psicologia femminile che ambisce a diventare universale. Introduzione di Caterina Ricciardi.
Novecento poetico americano
Caterina Ricciardi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2021
pagine: 416
Lascito postumo, questo libro raccoglie in un solo corpo gli studi da Caterina Ricciardi inseguiti per anni nell'ambito del mondo della poesia americana, intendendo per «americana» sia la statunitense che la canadese, la caraibica e la postcoloniale, con l'inclusione della poesia generata, e ricreata, dall'isola di «Smeraldo», l'Irlanda, fino alle radici nella lingua che fu dell'impero britannico, resa canone permanente da autori inglesi come Keats e Shelley. Nato da recensioni e da interventi inediti a seminari, convegni, conferenze (da Amy Lowell a Robert Frost, da Elizabeth Bishop a Leonard Cohen e Susan Howe), "Novecento poetico americano" è un esercizio saggistico per sua natura rapsodico che conduce ogni lettore, se anche si avvicini alla materia in oggetto per la prima volta, ad un sapere che viene ritrovato nel testo in modalità sempre contestuali, analitiche e di rispecchiamento del nostro presente.
Una lettura di «The hollow men» di T.S. Eliot
Caterina Ricciardi
Libro
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2017
pagine: 148
Oggetto di questo libro è una lettura analitica di "The Hollow Men di T.S. Eliot". Pubblicato tre anni dopo il più celebre "The Waste Land (1922)", il poemetto è ben noto agli esegeti di Eliot, tanto quanto il disegno oscuro dei suoi scarni versi, espressione di un disagio esistenziale ed epocale che, più di altre sue opere, manifesta la coscienza inquieta di Eliot negli immediati anni postbellici. Nel rispetto delle reticenze del suo autore, la lettura di Caterina Ricciardi prova a non violare la segretezza intima del poema, senza tuttavia rinunciare a ricostruire la storia e il ruolo delle figure archetipali, letterarie e storiche chiamate a costituirne il contorno, confidando a tal scopo su nuove risultanze contestuali e sullo sguardo epistemico del nostro tempo.
Odio fare conferenze. Conferenze americane
Gertrude Stein
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2017
pagine: 191
Scritte tra la seconda metà degli anni Venti e i primi anni Trenta, e lette durante una tournée americana, queste conferenze appartengono a un periodo in cui Gertrude Stein si dedica prevalentemente a libri di memorie. Pur nella loro integrità teorica, questi testi si snodano lungo il filo del ricordo e possono essere letti come un'autobiografia letteraria, un testamento estetico a quell'America che l'autrice tornava a visitare dopo il lungo esilio europeo. «Le pagine di Stein», ha scritto il poeta William Carlos Wlliams, «sono come gli Stati Uniti visti da un aereo: le stesse ripetizioni d'insensatezza, le stesse infinite moltiplicazioni di parole senza tono». Lo scopo fondamentale di queste letture era liberare l'arte della parola dalla schiavitù dello scorrere del tempo, e fare di una pagina un quadro, una forma, una «composizione», in modo che essa si ripresentasse alla memoria come un tutto unitario, fuso e compatto.