Libri di Chiara Stefani
Anton Giulio Bragaglia. L'impresa e l'archivio di un visionario
Libro
editore: Tlon
anno edizione: 2023
Il mosaico minuto tra Roma, Milano e l'Europa
Libro: Libro in brossura
editore: Il Formichiere
anno edizione: 2016
pagine: 142
Nata a Roma alla fine del XVIII secolo, l’arte del mosaico minuto conosce ben presto una diffusione che la proietta oltre i confini della penisola italiana e della quale questo volume cerca di ripercorrere le vicende: dalla riorganizzazone dello Studio del Mosaico Vaticano – con le innovative scelte del pontificato di papa Pio VI, quando alla tradizionale produzione “in grande” fu associata anche quella “in piccolo”– fino ai mutamenti di committenza e di mercato che indussero alcuni mosaicisti a emigrare oltr’Alpe. La produzione di paste vitree e i segreti professionali, il ruolo differenziato delle maestranze nello Studio Vaticano e il ventaglio delle loro attività, le fasi di lavoro – dai disegni preparatori alla posa in opera delle bacchette in smalto filato, fino al complesso trasporto di un’opera di grande formato – costituiscono le “tessere” utili a ricostruire, come in un mosaico, un complesso contesto di storia materiale, sociale e artistica.
Corot. Natura, emozione, ricordo
Vincent Pomarède, Michael Clarke, Chiara Stefani
Libro: Copertina morbida
editore: Fondazione Ferrara Arte
anno edizione: 2005
pagine: 304
Nicola Samorì. Sfregi. Catalogo della mostra (Bologna, 8 aprile-25 luglio 2021). Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: Electa
anno edizione: 2021
pagine: 212
Il volume, pubblicato in occasione della prima mostra antologica in Italia di Nicola Samorì nelle sale museali di Palazzo Fava a Bologna (8 aprile - 25 luglio 2021), consente una lettura esaustiva del ventennale percorso dell'artista bolognese. Samorì si confronta con le opere dei grandi maestri del Cinquecento e Seicento, interpretandole con lo spirito tormentato del nostro secolo. Attraverso gesti repentini e violenti, trasforma la pittura dando vita a opere nuove, pregne del turbamento tipico del linguaggio contemporaneo. Il testo curatoriale e le immagini raccontano la volontà dell'artista di turbare, trasgredire e trasfigurare le immagini preesistenti, attraverso il ricorso a pratiche diverse, come forare e grattare la tela. L'incessante legame con la storia dell'arte e, nello specifico, con l'epoca barocca, permette all'artista di articolare un percorso di suggestioni e analogie con la collezione di "Genus Bononiae", innescando uno stretto e intenso dialogo con i preziosi affreschi e fregi del Palazzo, quasi a volersi mettere in competizione con essi, attraverso i propri "sfregi". Il percorso espositivo e il catalogo ospitano anche opere più intime ma non meno preziose, che permettono allo spettatore di abbracciare la vasta e complessa produzione di Samorì, la ricerca maniacale e ossessiva che gli ha permesso di differenziarsi dall'odierno panorama artistico, balzando agli onori della critica internazionale. Artista tra i più originali della sua generazione e figura che ha saputo creare una versione eterodossa dell'arte, Nicola Samorì (Forlì, 1977) ha all'attivo due partecipazioni alla Biennale di Venezia (2015, 2011). Negli ultimi anni, diversi musei italiani hanno ospitato sue opere, ma i riconoscimenti più importanti gli derivano dalle mostre personali all'estero, in spazi istituzionali come lo Yu-Hsiu Museum of Art di Taiwan, il MOCAK di Kraków, la Neue Galerie di Gladbeck, il Center for Contemporary Art di Szczecin e la Kunsthalle di Tübingen. Traduzione in inglese di Susan Ann White per Scriptum, Roma.