Libri di Consuelo Corradi
Alberto Izzo nella scuola romana di sociologia. Frammenti per una storia della sociologia italiana
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2024
pagine: 222
Alberto Izzo (1933-2014) è stato un sociologo italiano, più precisamente uno storico del pensiero sociologico europeo e americano, e un intellettuale di calibro che ha collaborato in modo determinante a formare la scuola romana di sociologia. In questo volume, ricordiamo il contributo di Alberto Izzo alla sociologia storico-critica, alla definizione del “problema sociologico” e, più ampiamente, alla sociologia italiana. Ricordiamo alcuni dei suoi libri, sia quelli che ha scritto, sia quelli che conservava nella biblioteca privata e che furono in buona parte donati all’Università Lumsa dopo la sua scomparsa. Auspico che questo volume possa essere un tassello di una più ampia storia della sociologia italiana, che merita attenzione perché segue i grandi cambiamenti del paese in modo continuo dal Secondo dopoguerra, e lo fa in modo consapevole, talvolta fronteggiando polemicamente alcuni attori del mutamento, talvolta cercando di stimolare, o quanto meno accompagnare, le trasformazioni della società con la passione e l’intelligenza dello studio.
Cultura popolare, religione diffusa, analisi qualitativa: un sociologo italiano a cavallo tra due secoli. Studi in onore di Roberto Cipriani
Libro: Libro in brossura
editore: Morlacchi
anno edizione: 2018
pagine: 378
L’insieme di studi qui raccolti in volume intende rendere merito all’opera e alla persona di Roberto Cipriani, il cui itinerario intellettuale prende avvio nei primi anni 60’ e coincide con lo sviluppo di alcuni temi di grande momento per la sociologia italiana: religione e secolarizzazione, cultura popolare, sociologia qualitativa, sociologia visuale. Per questo, l’immagine di un sociologo “a cavallo tra due secoli” è sembrata la più adeguata a rappresentare la molteplicità di interessi scientifici, paradigmi teorici e metodologie che tale opera rappresenta. Cipriani è stato sensibile a molte istanze di cambiamento della società italiana dal secondo dopoguerra a oggi e le ha fatte proprie. Di questa ampiezza e pluralità il presente volume è una piccola testimonianza. Quando la storia della sociologia italiana verrà scritta, l’opera di Roberto Cipriani vi troverà un posto di primo piano che si colloca temporalmente tra la generazione dei fondatori nel secondo dopoguerra e le generazioni successive. Anche in tal senso, questo volume vuole essere un contributo.
Sociologia della violenza. Identità, modernità, potere
Consuelo Corradi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 147
L'ipotesi di questo libro è che la violenza sia una forza sociale e non solo uno strumento del potere. La violenza genera potere e con esso si confonde: è una forza sociale che conferisce significato all'azione. Senza dimenticare autori classici come Elias e Foucault, Simmel e Coser, Gurr e Pizzorno, l'autrice analizza la violenza "modernista" paradossale ma non inspiegabile e gli elementi che la qualificano: il legame tra pensiero e emozione, la differenza con la devianza, la relazione con il sacro, il lavorio sul corpo della vittima e la forte soggettività dell'aggressore, sul piano sociale e mediatico. Due fenomeni collettivi - gli stupri di massa in Bosnia e il comportamento dei kamikaze - sono analizzati nel dettaglio, perché la comprensione della violenza è basata sui modi concreti in cui si manifesta. Il libro si chiude con una riflessione sulle capacità della sociologia nel percepire e osservare l'irruzione del male nella storia.
I modelli sociali della violenza contro le donne. Rileggere la violenza nella modernità
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 320
Negli ultimi anni l'attenzione per la violenza contro le donne è aumentata in Italia: l'opinione pubblica è più sensibile, le politiche sociali sono più efficaci, il fenomeno sta emergendo perché diminuiscono la paura e il silenzio delle vittime. Per aiutare questo processo è indispensabile aggiornare la conoscenza scientifica mettendo in luce l'intreccio problematico tra la violenza contro le donne e altri fenomeni che toccano oggi la società italiana: la ricostruzione dell'identità personale e sociale in uno scenario di ruoli sessuali in mutamento; la violenza come forza sociale che si manifesta nel vuoto di identità, o comunque in collegamento con le trasformazioni di questa; i diversi modelli sociali della violenza, cioè i diversi profili socio-culturali degli aggressori e delle vittime che sono presenti nel nostro paese. Presi insieme, questi tre elementi permettono di collocare la violenza contro le donne nel contesto della modernità, che è il tempo in cui la violenza accade, e di cogliere una serie di trasformazioni già avvenute o in corso nella società italiana. Il volume contiene una pluralità di approcci e punti di vista: una lettura sia quantitativa - aggiornata con gli ultimi dati Istat - sia qualitativa del fenomeno, le riflessioni sulle moderne nozioni di amore e eros, l'attenzione ai mutamenti delle identità femminili e maschili, la descrizione del panorama internazionale di ricerca, le notizie sui servizi di aiuto alle vittime e molto altro.
Lo sguardo e la conoscenza. La metodologia sociologica come visione e immaginazione
Consuelo Corradi
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1992
pagine: 144
Sociologia della violenza. Modernità, identità, potere
Consuelo Corradi
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2009
pagine: 165
Dopo gli eventi dell'11 settembre 2001, i sociologi sono stati stimolati ad affrontare temi "nuovi" come la guerra, il terrorismo e il male. Scopo di questo libro è incoraggiare la disciplina ad aprire questo campo di investigazione, analizzando forme empiriche e situazioni macro e microsociologiche. Poiché la comprensione della violenza non prescinde dai modi concreti in cui si manifesta, la sociologia ha il vantaggio di porsi in quello spazio euristico intermedio, molto concreto, che si trova tra la scienza politica e la psicologia, che studia soprattutto l'aggressività e le perversioni. L'ipotesi di questo libro è che la violenza non sia solo uno strumento del potere, ma anche una forza generatrice di potere, che con esso si confonde. Una forza sociale capace di strutturare la realtà e conferirle significato, rafforzando la partizione noi-loro, irrigidendo schemi identitari talvolta inventati e naturalizzando la vittima entro un modello sessuato, etnico, culturale o nazionalistico. Il libro affronta principalmente la violenza "modernista" e gli elementi che la qualificano: il legame tra pensiero ed emozione, la differenza con la devianza, il legame con il sacro, il lavorio sul corpo della vittima e la particolare soggettività dell'aggressore. L'autrice analizza nel dettaglio due fenomeni collettivi gli stupri di massa in Bosnia e il comportamento dei kamikaze - nonché la violenza contro le donne nelle relazioni di prossimità.