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Libri di Daniela Fargione

L'uomo con la vestaglia rossa

Julian Barnes

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2020

pagine: 286

Chi è l'uomo con la vestaglia rossa che compare nel famoso dipinto di John Singer Sargent? Quel dandy «vergognosamente bello» è il dottor Samuel-Jean Pozzi, intraprendente ginecologo della noblesse parigina di fine Ottocento, instancabile uomo di scienza ed esteta decadente. È seguendo le sue tracce che Julian Barnes ci porta nella rutilante Belle Époque europea, fra le celebrità che la animano, da Gustave Flaubert a Oscar Wilde, da Sarah Bernhardt a Edmond de Goncourt. Un viaggio affascinante in un'epoca tanto simile alla nostra: «decadente, frenetica, violenta, narcisistica e nevrotica». Nell'estate del 1885 tre francesi giungono a Londra per un viaggio di piacere. Pur eleganti e disinvolti, i tre formano «uno strano trio»: due sono aristocratici, uno è un borghese; due hanno «tendenze elleniche», uno è di un'esuberante eterosessualità; tutti e tre - il conte Robert de Montesquiou-Fezensac, il principe Edmond de Polignac e il dottor Samuel-Jean Pozzi - frequentano gli stessi salotti mondani della Parigi fin de siècle, e li influenzano al punto da meritarsi una trasposizione artistica, in forma letteraria o pittorica, ad opera di alcuni fra i più grandi artisti loro contemporanei, da Marcel Proust a John Singer Sargent. Ma che ci fa un medico borghese fra individui di così alto lignaggio, in una società tanto rigidamente stratificata? Samuel-Jean Pozzi è il figlio di un pastore di provincia, ma diventa un chirurgo e ginecologo di fama per aver messo a punto tecniche pionieristiche nella sua specialità medica. Entra nelle grazie dell'aristocrazia parigina per averne curato un buon numero di esponenti femminili, e altrettante averne amate (una su tutte l'attrice Sarah Bernhardt, che coniò per lui il lusinghiero epiteto di «Docteur Dieu»). Ma soprattutto la sua affinità con i poeti, gli artisti e i pensatori più celebri della Belle Époque è dovuta al suo fascino di uomo di scienza e al suo amore per la razionalità e il libero pensiero. A partire dalla sua vita e da quella dei suoi compagni, Julian Barnes tratteggia un quadro vivacissimo di un'intera epoca e delle monumentali figure che la animavano - Henry James, Richard Wagner, Gustave Flaubert, Edmond de Goncourt, Paul Valéry, Dante Gabriel Rossetti, Alma-Tadema, Oscar Wilde... un parterre eccezionale, fra le pagine di Julian Barnes - e lo fa servendosi di testimonianze, epistole, diari, atti processuali, articoli di giornale, inserti saggistici e splendide illustrazioni. Ne nasce un libro ricco e originale che vive della tensione tra realtà e rappresentazione, tra fiction e non-fiction, tra vita e letteratura.
22,00 20,90

Diciassette diverse possibilità di fallire

Julian Barnes

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2025

pagine: 328

«Ogni romanzo contiene al suo interno un paio di modi di fallire, – osserva Julian Barnes nella sua prefazione a questo volume, – una raccolta di dodici racconti, invece, contiene altrettante diverse possibilità di fallire». In ciascuno dei diciassette racconti di questa selezione, provenienti dalle tre raccolte pubblicate da Julian Barnes e in gran parte inediti in Italia, questa eventualità è chiaramente scongiurata. Che metta in scena un Turgenev maturo e innamorato o un gruppo di amici che discutono del compianto piacere del fumo, il meglio della produzione breve di Julian Barnes sprigiona tutta la verve e la forza creativa di una delle penne più eleganti del nostro tempo.
20,00 19,00

Arthur e George

Julian Barnes

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2024

pagine: 448

Un piccolo villaggio inglese. Oscene lettere anonime. Un misterioso assassino che minaccia di passare dagli animali agli esseri umani. Un perfetto capro espiatorio, George, il diverso del villaggio perché di origini indiane. Sembra un caso per Sherlock Holmes. Ma a occuparsene sarà Arthur Conan Doyle e non il suo personaggio: perché questa è una storia vera. Ai cittadini di Great Wyrley iniziano ad arrivare deliranti lettere anonime in cui gli insulti si mescolano ai vaneggiamenti religiosi, un maniaco sventra cavalli e bestiame annunciando il sacrificio di venti giovanette. Serve un colpevole, serve in fretta, e George, un giovane e riservato avvocato, ha tutte le carte in regola per fare da capro espiatorio: è timido, ha un disturbo agli occhi che rende bizzarro il suo aspetto, ma soprattutto è indiano. George viene condannato ai lavori forzati ma accetta la pena con la dignità e la modestia di chi vuole solo «diventare inglese» e confida nella legge con più fervore di tanti altri «inglesi ufficiali». Quando la notizia del sopruso giunge alle orecchie di Arthur Conan Doyle, il celebrato creatore di Sherlock Holmes decide di impegnarsi in prima persona per restituire a George l'onore che gli è stato sottratto.
14,50 13,78

L'uomo con la vestaglia rossa

Julian Barnes

Libro: Libro in brossura

editore: Einaudi

anno edizione: 2023

pagine: 296

Un viaggio affascinante in un’epoca tanto simile alla nostra: «decadente, frenetica, violenta, narcisistica e nevrotica». Chi è l’uomo con la vestaglia rossa che compare nel famoso dipinto di John Singer Sargent? Quel dandy «vergognosamente bello» è il dottor Samuel-Jean Pozzi, intraprendente ginecologo della noblesse parigina di fine Ottocento, instancabile uomo di scienza ed esteta decadente. Seguendo le sue tracce Julian Barnes ci porta nella rutilante Belle Époque europea, fra le celebrità che la animano, da Gustave Flaubert a Oscar Wilde, da Sarah Bernhardt a Edmond de Goncourt. Un quadro vivacissimo, ricco e originale, di un intero mondo e delle monumentali figure che lo abitavano.
14,50 13,78

ContaminAzioni ecologiche. Cibi, nature, culture

ContaminAzioni ecologiche. Cibi, nature, culture

Libro: Libro in brossura

editore: LED Edizioni Universitarie

anno edizione: 2015

pagine: 170

L'idea di ambiente come sistema complesso ci parla di un mondo spinto oltre i vecchi dualismi a cui ci ha abituato la tradizione. È proprio tale complessità che questo libro intende descrivere con la parola "contaminAzione": un pensiero costruttivo e creativo, in cui questioni ecologiche e questioni culturali si mescolano in una visione plurale. Partendo dal cibo, i percorsi di "contaminAzione" esplorati ci avvicinano a questa complessità invitandoci a guardare in due direzioni: da un lato, considerando come le pratiche produttive e le politiche economiche e commerciali interferiscano con la vita degli ecosistemi; dall'altro, comprendendo come le sostanze che entrano in contatto con il nostro essere ci modifichino e determinino nuovi e più vasti equilibri. Si tratta di riflettere su come il mondo entri nei nostri corpi e come i nostri corpi alterino il corpo del mondo. Ne scaturisce una riflessione ampia e corale, in cui l'idea di contaminazione si estende fino a includere altre commistioni: dalle dinamiche ibridative che costituiscono la vita degli organismi nell'ambiente alle analisi in cui i piani linguistici e discorsivi si confondono con pratiche di mistificazione.
27,50

Ambiente Dickinson. Poesie, sculture, nature

Ambiente Dickinson. Poesie, sculture, nature

Daniela Fargione

Libro: Copertina rigida

editore: Prinp Editoria d'Arte 2.0

anno edizione: 2013

pagine: 104

25,00

Cynthia Ozick: orthodoxy and irreverence. A critical study

Cynthia Ozick: orthodoxy and irreverence. A critical study

Daniela Fargione

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2005

pagine: 280

18,00

Niente paura

Niente paura

Julian Barnes

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2022

pagine: 256

Una paura atavica e insuperabile attanaglia da sempre Julian Barnes, quella della propria estinzione. Nessun conforto può venire dalla fede, all'agnostico scrittore, che fin dalla prima riga confessa: «Non credo in Dio, però mi manca». Non resta dunque che unirsi alla fitta schiera di illustri tanatofobici che l'hanno preceduto – da Montaigne a Renard, da Rachmaninov a Larkin – provando a convincersi che nel grande «buco nero dell'abisso» non c'è niente, ma proprio niente, di cui avere paura. «La morte è dolce; ci libera dalla paura della morte», scriveva Jules Renard quand'era giovane e in salute. «Una consolazione? No, è un sofisma. O piuttosto una prova supplementare che per sconfiggere la morte e i suoi terrori ci vuole ben più della logica e del ragionamento». Lo sa bene Julian Barnes, che dell'una e dell'altro ha sempre fatto ampio uso nel tentativo di esorcizzare la più atavica e insuperabile delle paure, quella della morte, senza mai riuscire ad addomesticarla. Quali armi restano, dunque, all'agnostico scrittore che, per trovare sollievo dall'idea dell'estinzione, non può neppure contare sul balsamo della fede? Be', innanzitutto ricordare che, oltre a essere la più viscerale e antica, la paura della morte è anche la più comune e condivisa. E se è vero che «ogni tanatofobo ha bisogno del conforto temporaneo di un caso più grave del proprio», guardarsi intorno può aiutare. Julian comincia dal suo entourage piú immediato, la famiglia di sangue – suo padre, un professore «amabile e tollerante», sua madre, anche lei insegnante, ma «lucida, categorica, apertamente intollerante delle opinioni contrarie», e suo fratello maggiore Jonathan, filosofo aristotelico, ateo, asciuttamente pragmatico – trovandoli tutti più bravi di lui in «questa cosa del morire». Allarga quindi lo sguardo ai compagni quotidiani della sua vita, la sua «vera famiglia»: artisti, filosofi, compositori e soprattutto scrittori, in primo luogo Jules Renard, di cui ripercorre la breve esistenza segnata da lutti prematuri, ma anche Émile Zola, Stendhal, Somerset Maugham, l'amato Flaubert. Le loro risposte all'ineluttabilità della fine si affiancano, in questo semi-dolente excursus, a riflessioni sull'estasi estetica e la religione dell'arte, "le réveil mortel" e l'inaffidabilità della memoria, Richard Dawkins e i geni egoisti, le ultime parole e i vari tipi di paura, la criopreservazione e la distruzione del pianeta. Ne nasce una sorta di vasta «tanatoenciclopedia» con cui il Julian Barnes scrittore, complice una buona dose di umorismo, dimostra di aver saputo trovare, dopotutto, nella penna la via per la propria sopravvivenza.
19,50

Arthur e George

Arthur e George

Julian Barnes

Libro: Libro rilegato

editore: Einaudi

anno edizione: 2007

pagine: 431

A Great Wyrley, un piccolo villaggio inglese, qualcuno uccide cavalli e bestiame e scrive lettere anonime. Annunciando il sacrificio di venti giovinette. Bisogna trovare un colpevole, e George Edalji, avvocato, figlio del parroco, è il principale sospetto. Forse perché è diverso? Suo padre è un parsi, arrivato dall'India e convertito all'anglicanesimo. George è condannato. La campagna che proclama la sua innocenza giunge però alle orecchie di Arthur Conan Doyle, che decide di indagare sul caso. Arthur è il contrario del grigio George, che vuole solo essere inglese e che credendo nella legge si rassegna a patire anni di lavori forzati. Arthur è uno scrittore famoso, un uomo moderno, sportivo e dalla mente aperta, attratto dallo spiritismo. Non sarà Sherlock Holmes a riabilitare George, ma il maturo e stanco Sir Conan Doyle, che giocando la parte dell'investigatore trarrà dalle circostanze anche la forza per ricominciare a vivere.
19,50

Giardini e labirinti: l'America di Edgar Allan Poe

Giardini e labirinti: l'America di Edgar Allan Poe

Daniela Fargione

Libro

editore: CELID

anno edizione: 2005

pagine: 96

Se l'America dei primi coloni diffonde di sé l'immagine pretenziosa di "New Garden of Eden", con Edgar Allan Poe la metafora del giardino rigoglioso e fecondo cede presto il passo alla metafora del labirinto, simbolo della problematica che questo studio indaga: la follia. Il tema è esplorato sia da un punto di vista letterario attraverso l'analisi di alcuni suoi racconti, sia da un punto di vista sociologico. Edgar Allan Poe, scrittore e personaggio affascinante e trasgressivo, ha il grande merito di aver smascherato la miopia di un'epoca, mettendola a nudo attraverso un drammatico alternarsi di realtà e finzione, verità e menzogna, genio e follia, appunto.
10,00

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