Libri di Daniela Monachesi

Libro interessante perché presenta Giacomo Leopardi in un aspetto che tende a sfuggire. Si tratta degli scritti in poesia e in prosa di Muccio (così chiamato da piccolo in famiglia) nel periodo della fanciullezza. L'argomento è stato considerato dall'aspetto storico-biografico e da quello psicologico-letterario. Ne emerge un ritratto interessante di fanciullo: vivace, curioso, spontaneo, scattante, scherzoso, ironico, amicale… Sorprendono le poesie scritte a undici/dodici anni, dal sentire fresco, genuino, con tono spedito e sciolto. La verità della sua primaria età è tutta lì, racchiusa in quel non so che di sospiroso dei suoi intelligenti occhi chiari e nell'attrazione fatale della scrittura.

"…Il potere immaginifico della mente non è mai staccato dalla realtà, anzi questa ne costituisce la sua sorgente vitale. I due mondi si intersecano poiché l’essere umano non è settoriale. Nei primi anni di vita è noto che lo sguardo della mente sul mondo gira a trecentosessanta gradi, altresì la sua evoluzione è onnicomprensiva. Maggiormente estesa e di ampio respiro è la base da cui nasce ogni nostra azione, più prolifico sarà il suo risultato. Questo è destinato ad andare verso una forma di specificità, ma non a terminare in tale modo. Quindi il godere della fantasia non esclude una bella e salda presa sulla realtà." Età di lettura: da 10 anni.

Età di lettura: da 9 anni.

"Cari fedeli lettori se desiderate ancora seguire il mio percorso poetico, questa volta è necessario un atto di coraggio da parte vostra poiché le poesie dell'attuale raccolta sono duecento e penso che la loro lettura non sia una semplice passeggiata. A differenza delle altre raccolte, le poesie non si ritrovano unite intorno a un tema comune, bensì si svolgono secondo il ritmo emotivo della più varia quotidianità caratterizzante i suddetti diciotto mesi. Da qui il titolo scelto "Gli emotivi passi della quotidianità" come ad affermare che gli esseri umani, in quanto ad emotività, ne sono ben forniti e per farla venire alla luce si tratta di ascoltare il proprio mondo interiore. Lo si può esternare poi nella forma che risulta più congeniale a ognuno di noi."

Il sonetto rappresenta un punto ben definito e preciso nella poesia italiana e anche europea: con sonetti è raccontata la vita di due bambine e due bambini creati dall'immaginazione è colta poeticamente dal sonetto nelle quattro stagioni. C’è il loro esistere nello svolgersi dell’anno attraverso i cicli stagionali, mentre gli affetti, la scuola e gli interessi sono quelli del mondo dell’infanzia e della fanciullezza. Gingerina è una bambina a cui non sfugge nulla, intuitiva e svelta nel comprendere le cose. Beniamino è il bambino che ama l’inverno e non lo teme neppure quando fa tanto freddo e c’è il nevone. Alba Maria, la bambina che ama la primavera, è deliziosa. Magra e leggerissima sembra danzare sull’erba novella e i fiori appena sbocciati. Oliver è il bambino che stravede per l’estate. Sarà per le origini africane, sarà per il nuoto, o sarà per entrambe le ragioni... Età di lettura: da 7 anni.