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Libri di Dario De Stefano

Chi segue me avrà la luce della vita. La questione del senso, la domanda sulla sofferenza e il problema delle dipendenze patologiche

Chi segue me avrà la luce della vita. La questione del senso, la domanda sulla sofferenza e il problema delle dipendenze patologiche

Dario De Stefano

Libro

editore: Lateran University Press

anno edizione: 2017

pagine: 112

Questo percorso di riflessione ha lo scopo di rispondere ad alcune domande del nostro vissuto quotidiano. Il primo momento concerne la fondamentale questione del “senso” e le conseguenze del vuoto esistenziale che l’uomo oggi sperimenta: depressione, suicidio, anoressia, bulimia. Si affronta poi la grande domanda sulla sofferenza con la risposta cristiana su questo tema, in un mondo che sembra sempre più esorcizzare il dolore ed esaltare l’efficienza fisica. Infine, si esamina il tema della libertà umana deformata, spesso, da un erroneo esercizio nelle scelte attraverso cui, piuttosto che possedere se stessi, si diventa dipendenti: droga, alcol, fumo, gioco, sesso. Il testo, oltre alle analisi delle varie problematiche, offre una proposta sia di tipo terapeutico che di riscoperta della propria identità filiale nella relazione con Cristo.
15,00

Morale cristiana e servizio ai «più piccoli». Per la difesa dell'embrione e degli ammalati di fine vita

Dario De Stefano

Libro: Copertina morbida

editore: Tau

anno edizione: 2012

pagine: 472

Questo testo ci consente di guardare alla venuta del Figlio di Dio nel mondo facendo emergere la sua identità di servo (cf. Gv 13,1-15) che, in obbedienza alla volontà del Padre, dona la vita per l'umanità. In questa prospettiva, possiamo comprendere anche l'uomo che, avendo ricevuto già al momento della creazione una "predisposizione alla filiazione", si ritrova poi, attraverso il dono dell'adozione filiale a cui è stato "immediatamente" preparato, in una nuova determinazione d'essere che specifica il suo agire. Ne consegue che la morale del cristiano, essendo radicata nel servizio vissuto da Cristo, è di carattere filiale e si manifesta come servizio verso i fratelli, soprattutto i "più piccoli", riconosciuti, oggi, nell'embrione e negli ammalati di fine vita. Tale preferenza è giustificata a motivo della debolezza e della fragilità umana che il Figlio assume nell'incarnazione e che avrà il suo culmine nell'evento della croce. Ora, pertanto, l'humanum ha la consistenza del divinum sino a poter affermare che in ogni uomo piccolo, debole, rifiutato, sofferente è possibile scorgere la presenza del Figlio di Dio nella storia (cf. Mt 25,31-46 e Lc 10,29-37).
25,00 23,75

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