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Libri di Dino Zoff

Dura solo un attimo, la gloria. La mia vita

Dino Zoff

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2015

pagine: 172

"Ho giocato a calcio per quarant'anni, di cui undici di fila, senza riposarmi mai, nemmeno per una domenica, nemmeno con la febbre e con gli acciacchi. Quarant'anni trascorsi con la faccia affondata nell'erba, o nel fango, o sulle righe di gesso dell'area di rigore, con gente pronta a staccarti la testa pur di arrivare un secondo prima di te su una palla. Qualche volta ho perso, più spesso ho vinto, ma questo non è così importante. Mi hanno chiamato mito, monumento, leggenda. Le mie mani sono finite in un francobollo commemorativo firmato da Guttuso. Ho giocato a scopone con Sandro Pertini, scherzato con Karol Wojtyla, viaggiato con Gheddafi, mi sono confidato con Gianni Agnelli. Ho conosciuto ladri, poeti, eroi, capi di stato, bancarottieri, alcolisti. E oggi, dopo tutto questo, posso dire che aveva ragione nonna Adelaide, friulana dura come il mogano ma dolcissima: 'È passato Napoleone che aveva gli speroni d'oro agli stivali, figurati se non passa anche il resto'. Tutto cominciò proprio con lei, a pensarci bene. In un pomeriggio qualunque di sessant'anni fa, a Mariano. Collezionavo foto sbiadite di portieri, strappate dai pochi giornali che arrivavano in paese, e sognavo di diventarlo anch'io. Ma ero mingherlino, crescevo poco, e per questo mi faceva mangiare uova ogni giorno. Poi quel pomeriggio si mise a giocare con me: tirava le prugne in aria e io dovevo prenderle al volo. Era un gioco per modo di dire: nelle case dei contadini, il cibo non si spreca, mai..."
11,00 10,45

Un amore chiamato calcio. La storia dei club italiani attraverso i cimeli

Libro: Libro rilegato

editore: Lab DFG

anno edizione: 2022

Gagliardetti, biglietti, palloni, ritagli di giornale, maglie indossate. Il collezionista che stringe nelle mani i propri cimeli, rivive ricordi, episodi, emozioni. Una collezione non racconta solamente la storia del calciatore, ma anche quella di chi l'oggetto ha trovato, catalogato, contemplato per una vita intera. Una storia, quella del collezionista, fatta di passione e di amore. La Lega dei collezionisti è un nutrito gruppo di persone provenienti da tutta Italia, molte delle quali con alle spalle un'esperienza trentennale di alto profilo, che oltre a coltivare la comune passione in questa associazione, si sono date una missione: creare uno spazio di incontro e confronto, per diffondere la tradizione del collezionismo e tutelare la filosofia "dell'autenticità", organizzando mostre ed esposizioni virtuali. Un modo diverso anche di raccontare la storia d'Italia, attraverso i mutamenti più significativi del nostro Paese. Un libro che trasforma collezioni private in patrimonio collettivo, offrendo al lettore la possibilità di immergersi nel passato tornando ad innamorarsi di un calcio dal sapore antico. Prefazione di Dino Zoff. Postfazione di Alessandro "Spillo" Altobelli".
19,90 18,91

La coppa più bella del mondo. Spagna '82: il leggendario capitano racconta il mundial della nostra vita

Dino Zoff, Maurizio Crosetti

Libro: Libro in brossura

editore: Baldini + Castoldi

anno edizione: 2022

pagine: 192

Madrid, stadio Santiago Bernabeu, 11 luglio 1982: Dino Zoff, capitano quarantenne dell’Italia del calcio, alza la Coppa del mondo. Gli azzurri hanno vinto il loro terzo campionato mondiale. Il più leggendario, quello di Maradona, Zico, Boniek, Platini, Rummenigge. Quarant’anni dopo, in occasione del suo ottantesimo compleanno, Zoff ricorda e racconta quei giorni, quell’avventura e quei personaggi mitici, dal «vecio» condottiero Enzo Bearzot al presidente partigiano Sandro Pertini, suo compagno in una memorabile partita a scopone sull’aereo di ritorno dai Mondiali; dall’urlo selvaggio e liberatorio di Marco Tardelli, quando il centrocampista segna il secondo gol nella finale contro la Germania, ai sorrisi infiniti di Paolo Rossi, dall’esempio di serietà e classe di Gaetano Scirea al discusso silenzio stampa che ebbe proprio in Dino Zoff l’unico portavoce: il paradosso del friulano taciturno. E poi tanti altri protagonisti indimenticabili, calciatori di un gruppo formidabile (Conti, Cabrini, Gentile, Antognoni, Oriali, Altobelli...) e scrittori che raccontarono in diretta quei momenti (Gianni Brera, Mario Soldati, Giovanni Arpino). Un viaggio sentimentale e umano nei gloriosi giorni spagnoli e nella carriera di uno dei più grandi atleti della storia del nostro sport, un gigante del Novecento non solo calcistico. Un viaggio che ripercorre anche il tempo e i sogni di milioni di italiani che ricordano quei giorni come i più belli della loro vita.
18,00 17,10

Dov'è la vittoria? Cronaca delle cronache dei Mondiali di Spagna 1982

Vittorio Sermonti

Libro: Libro rilegato

editore: Garzanti

anno edizione: 2022

pagine: 528

La spedizione della nazionale di calcio ai mondiali di Spagna del 1982 fu accompagnata dalla soffocante attenzione dei nostri media che passarono con disinvoltura dal dileggio e dai feroci giudizi riservati alle prime, esitanti prove alla celebrazione scomposta, a tratti grottesca della vittoria finale. Uscito per la prima volta a un anno di distanza, questo libro è l'archivio meticoloso e la puntigliosa antologia dell'ingente mole di articoli con cui la stampa sportiva accompagnò e commentò – a volte persino scongiurò – quel la straordinaria avventura sportiva. Con pazienza ossessiva, Vittorio Sermonti ha raccolto pile di ritagli, ha compilato più di 7.800 schede tematiche, ha collaziona to dati e date, ha messo in relazione notizie con giudizi e giudizi con parole, riuscendo infine a far emergere la sagoma di un evento tanto più nitido ed eccezionale quanto meno toccato dagli sferzanti giudizi che allora rischiarono di oscurarlo. Con una nuova prefazione di Dino Zoff, capitano di quella indimenticabile squadra, "Dov'è la vittoria?" riesce ancora oggi a stupire per l'originalità, l'ironia e la capacità di far capire qualcosa in più dell'Italia e degli italiani, la loro (a volte) sfrontata attitudine al successo e la loro (spesso) incredibile libidine di sconfitta, o forse soltanto di lagna: e prefigura la rissosa, aggressiva, repubblica dei social che siamo da allora diventati.
25,00 23,75

Una partita lunga un secolo. Cent’anni della Salernitana (e di Salerno)

Angelo Scelzo, Luigi Narni Mancinelli

Libro: Libro in brossura

editore: Gruppo Albatros Il Filo

anno edizione: 2019

pagine: 156

Nel calcio c’è una classifica che, alla fine, conta più di tutte: è quella distinta non dai punti, ma dal tempo, dall’arco di vita che segna il cammino di una società e di una squadra e ne modella i tratti, fino a definirne identità e carattere. Il secolo di vita lo vedo ben portato sulle spalle della Salernitana; e proprio perché la squadra granata rimanda l’immagine di una squadra che, indipendentemente dalla categoria, ha sempre qualcosa da dire o da trasmettere. Solo in due occasioni, la prima nel lontano 1946-1947 e più recentemente nel campionato 1998/99, la Salernitana ha conosciuto la serie A. Ma è fuor di dubbio che la considerazione di cui essa è circondata va ben oltre la sfera di questi due traguardi massimi. Non sono state poche, e tantomeno secondarie, le strade alternative attraverso le quali la Salernitana è riuscita a imporsi all’attenzione e a far parlare di sé [...] Prefazioni di Dino Zoff e Nino Petrone.
14,90 14,16

Dura solo un attimo, la gloria. La mia vita

Dura solo un attimo, la gloria. La mia vita

Dino Zoff

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2014

pagine: 172

"Ho giocato a calcio per quarant'anni, di cui undici di fila, senza riposarmi mai, nemmeno per una domenica, nemmeno con la febbre e con gli acciacchi. Quarant'anni trascorsi con la faccia affondata nell'erba, o nel fango, o sulle righe di gesso dell'area di rigore, con gente pronta a staccarti la testa pur di arrivare un secondo prima di te su una palla. Qualche volta ho perso, più spesso ho vinto, ma questo non è così importante. Mi hanno chiamato mito, monumento, leggenda. Le mie mani sono finite in un francobollo commemorativo firmato da Guttuso. Ho giocato a scopone con Sandro Pertini, scherzato con Karol Wojtyla, viaggiato con Gheddafi, mi sono confidato con Gianni Agnelli. Ho conosciuto ladri, poeti, eroi, capi di stato, bancarottieri, alcolisti. E oggi, dopo tutto questo, posso dire che aveva ragione nonna Adelaide, friulana dura come il mogano ma dolcissima: 'È passato Napoleone che aveva gli speroni d'oro agli stivali, figurati se non passa anche il resto'. Tutto cominciò proprio con lei, a pensarci bene. In un pomeriggio qualunque di sessant'anni fa, a Mariano. Collezionavo foto sbiadite di portieri, strappate dai pochi giornali che arrivavano in paese, e sognavo di diventarlo anch'io. Ma ero mingherlino, crescevo poco, e per questo mi faceva mangiare uova ogni giorno. Poi quel pomeriggio si mise a giocare con me: tirava le prugne in aria e io dovevo prenderle al volo. Era un gioco per modo di dire: nelle case dei contadini, il cibo non si spreca, mai..."
17,00

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