Libri di Dunja Badnjevic
L'isola nuda
Dunja Badnjevic
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2020
pagine: 160
Il lager croato di Goli Otok (l'Isola nuda, per via della sua vegetazione estremamente rada) è stato il campo di prigionia più vicino all'Europa occidentale: una vera e propria Kolyma del Mediterraneo. È lì che trovavano posto i criminali comuni dell'ex Jugoslavia assieme ai nemici politici di Tito; è lì che il padre di Dunja Badnjevic, Esref, ha passato anni di confino a causa del suo fervente internazionalismo in opposizione allo strappo del Maresciallo nei confronti dell'Urss; ed è da lì che la stessa Dunja è partita per un lungo viaggio letterario nella storia della sua famiglia (serbo-croata-bosniaca, quanto di più simbolico poteva esistere in terra jugoslava) e del suo paese, utilizzando i registri narrativi del romanzo e quelli documentaristici del diario, regalandoci un libro di rara intensità e spessore storico.
Come le rane nell'acqua bollente
Dunja Badnjevic
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2019
pagine: 160
Nella vita si perdono molte cose, i genitori, gli amici, gli oggetti. Ma perdere il proprio Paese e il partito in cui si militava con entusiasmo non è molto frequente. In qualche modo ci si sente orfani due volte. Il ricordo spesso abbellisce il passato e la nostalgia rimane cocente. L'autrice ci porta su un doppio binario attraverso i ricordi di un Paese socialista (Jugoslavia) molto diverso dagli altri e di un partito comunista occidentale unico nel suo genere (Pci). Gli anni dell'infanzia e della giovinezza in una Belgrado povera ma vitale, gli anni del lavoro e della militanza in Italia, degli incontri con i personaggi di una sinistra che avanzava e dell'attività di traduttrice e interprete delle massime cariche di entrambi i Paesi.
Il profumo della pioggia nei Balcani
Gordana Kuic
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2016
pagine: 607
Le sorelle Salom vivono a Sarajevo, con una madre energica e affezionata ai valori tradizionali, e un padre che resta in secondo piano per tutto il romanzo. Ci sono anche due fratelli, ma la storia, fin dall'inizio, inquadra e ritrae fin nei dettagli soprattutto le ragazze, e soprattutto il loro carattere. Cinque donne forti, cinque ebree sefardite che in casa parlano ladino e ubbidiscono ai dettami della religione di famiglia, coinvolte nella frenesia che segue l'assassinio dell'arciduca Ferdinando e lo scoppio del primo conflitto mondiale. E che fanno poi scelte di vita anticonformiste e ribelli, fino all'invasione della Serbia durante la seconda guerra mondiale, e alla liberazione. Le due sorelle più interessanti, perché più libere, sono Blanki, la madre dell'autrice, e Riki, la più piccola. Blanki si innamora giovanissima di Marko, serbo, ricco e colto, di famiglia ortodossa, e resta testardamente legata a lui nonostante l'uomo rifiuti di presentarla in pubblico e di sposarla per non contravvenire alle regole della società del tempo; e nonostante l'ira della madre e lo sgomento delle sorelle, per non parlare della riprovazione generale. Riki sceglie il teatro, la danza, diventa una ballerina famosa, e ha a sua volta una storia impossibile con uno di quegli uomini sposati che non lasceranno mai la moglie. La Storia fa da sfondo a vicende personali raccontate nei dettagli, con i sentimenti, di amore o ribellione che siano, sempre in primo piano...
Il ponte sulla Drina
Ivo Andríc
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: XVII-438
Alla confluenza di due mondi quello cristiano e quello musulmano sorge Visegrad, in Bosnia, da sempre città di incontro fra diverse razze, religioni e culture. Ed è qui che nel Cinquecento il visir Mehmed-pascià fece erigere un ponte, diventato un simbolo dell'oppressione perché costruito grazie alla fatica e ai sacrifici di molti cristiani, ma anche una testimonianza della fusione di due diversi mondi. Il ponte è il centro del romanzo di Andric: un grande affresco che va dal Cinquecento alla Prima guerra mondiale e che ha per sfondo una Bosnia romantica, con le sue complesse vicende storiche ma anche con i drammi quotidiani degli uomini che vi abitano. Andric si conferma interprete e commosso cantore di questa terra tormentata.
La linea d'ombra. Una confessione
Joseph Conrad
Libro: Libro in brossura
editore: 2M
anno edizione: 2024
pagine: 126
Scritto in prima persona nello stile di una confessione, "La linea d'ombra" è uno dei romanzi più meditativi e nostalgici di Conrad. Intriso di una forte tensione autobiografica, il romanzo è ispirato a situazioni ed episodi da lui realmente vissuti durante i lunghi soggiorni in Oriente: il lento, snervante indugio nelle locande dei porti, in attesa di un imbarco, o il sogno di vedersi affidato per la prima volta un veliero. Reali e vivissimi sono gli ambienti in cui la vita di mare genera le sue leggende (alimentando pettegolezzo, mito, sogno) e in cui il mare orientale di Conrad, raccontato dai suoi cantastorie, si fa davvero protagonista.
Il ponte sulla Drina
Ivo Andríc
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2024
pagine: 468
Alla confluenza di due mondi – quello cristiano e quello musulmano – sorge Visegrad, in Bosnia, da sempre città di incontro fra diverse razze, religioni e culture. Ed è qui che nel sedicesimo secolo il visir Mehmed-pascià fece erigere un ponte, diventato un simbolo dell'oppressione – perché costruito grazie alla fatica e ai sacrifici di molti cristiani –, ma anche una testimonianza della fusione di due universi. Il ponte è il centro del romanzo di Andric: un grande affresco che va dal Cinquecento alla Prima guerra mondiale e che ha per sfondo una Bosnia romantica, con le sue complesse vicende storiche ma anche con i drammi quotidiani della gioia e della sofferenza degli uomini che vi abitano. Un libro che conferma Andric come interprete e commosso cantore di questa terra tormentata.
L'isola
Mesa Selimovic
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2022
pagine: 187
Su un'isola dell'Adriatico orientale, un luogo senza nome e senza storia, una coppia di anziani, disillusa e dimenticata dai figli ormai lontani, attende la fine del proprio tempo. La loro quotidianità viene però stravolta da una serie di accadimenti e dall'imperversare inatteso di altre vite (uno straniero venuto da chissà dove, una giovane donna che scombussola le placide abitudini del villaggio, un cane inspiegabilmente attratto dalla loro casa...). Nei brevi capitoli, inanellati come perle di una stessa collana, i ricordi e gli accadimenti di due esistenze - narrati da Selimovi con il calore e la forza di una vera e propria epica del quotidiano e con un tratto che ricorda i mondi narrativi di Sándor Márai e Ágota Kristóf - prendono forma lentamente, ridestando vecchi fantasmi e antiche ossessioni, e lasciando fiorire nel cuore dei protagonisti il seme terribile della ricerca del significato dell'esistenza. Ultimo libro - inedito in Italia - della sua trilogia (dopo "La fortezza" e "Il derviscio e la morte"), "L'isola" è la definitiva, straordinaria testimonianza di uno dei più importanti autori del Novecento europeo.
La signorina
Ivo Andríc
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 272
È il racconto di una donna dominata dall’avarizia e da un giuramento fatto al padre, che la conduce tragicamente a una smania di ricchezza. La Signorina disprezza la vita e i suoi tumulti, barricata nella certezza dell’accumulazione, unico vero bastione contro gli eventi esterni. Il romanzo parte dalla storia personale di un'ossessione e ci racconta in maniera lucida e toccante la vita e il popolo jugoslavo nei primi decenni del Novecento: un calderone di etnie dove croati, serbi e bosniaci, musulmani, ebrei e cristiani hanno convissuto nei secoli.
La casa della memoria e dell'oblio
Filip David
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2017
pagine: 144
Il fischio del treno diretto ad Auschwitz, dal quale è stato lasciato cadere in una notte d’inverno con suo fratello Eliah, scomparso tragicamente fra i binari, continua a tormentare Albert Weiss. A distanza di anni Albert non sa dire che cosa sia veramente “il male”, quale sia l’origine del suo inesauribile accanimento, perché debbano esistere “sommersi e salvati”. Da Belgrado fino a New York i destini di Albert e dei suoi tre amici Miša, Salomon e Uriel – anch’essi testimoni delle sofferenze inflitte dai nazisti – incrociano la lezione di Hannah Arendt e la Cabala, la psichiatria e la religione dei sentimenti, Primo Levi e il misticismo ebraico per avvicinarsi a quella domanda che ha segnato definitivamente le loro esistenze: che cosa è il male?Il romanzo-denuncia di un Olocausto dimenticato.
L'isola
Mesa Selimovic
Libro: Libro in brossura
editore: Bordeaux
anno edizione: 2016
pagine: 224
Su un'isola dell'Adriatico orientale, un luogo senza nome e senza storia, una coppia di anziani, disillusa e dimenticata dai figli ormai lontani, attende la fine del proprio tempo. La loro quotidianità viene però stravolta da una serie di accadimenti e dall'imperversare inatteso di altre vite (uno straniero venuto da chissà dove, una giovane donna che scombussola le placide abitudini del villaggio, un cane inspiegabilmente attratto dalla loro casa...). Nei brevi capitoli, inanellati come perle di una stessa collana, i ricordi e gli accadimenti di due esistenze - narrati da Selimovi con il calore e la forza di una vera e propria epica del quotidiano e con un tratto che ricorda i mondi narrativi di Sándor Márai e Ágota Kristóf - prendono forma lentamente, ridestando vecchi fantasmi e antiche ossessioni, e lasciando fiorire nel cuore dei protagonisti il seme terribile della ricerca del significato dell'esistenza. Ultimo libro - inedito in Italia - della sua trilogia (dopo "La fortezza" e "Il derviscio e la morte"), "L'isola" è la definitiva, straordinaria testimonianza di uno dei più importanti autori del Novecento europeo.
L'isola nuda
Dunja Badnjevic
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2008
pagine: 162
Un libro di memorie e insieme romanzo, che è la storia di una generazione segnata dalle tragiche vicende dell'ex Jugoslavia. Un'opera prima in cui Dunja Badnjevic, a distanza di più di vent'anni dalla morte del padre, spezza il crudele incantesimo del silenzio, della memoria negata, e inizia un lungo viaggio. È un percorso intrapreso per ritrovare la figura paterna e insieme, senza ipocrisie, la storia della sua famiglia (serbo-croata-bosniaca, quanto di più simbolico poteva esistere in terra jugoslava): una storia che si dipana nell'arco di un secolo, ma più dettagliatamente negli ultimi sessant'anni del Novecento. Al centro, il lager di Goli Otok (l'Isola Nuda), tristemente noto a chi si occupa di storia dell'Est europeo come la Kolyma del Mediterraneo. Lì vi fu rinchiuso per alcuni anni il padre dell'autrice, convinto internazionalista "epurato" da Tito dopo lo strappo con l'Urss nel 1948. Sul soggiorno a Goli Otok, Esref Badnjevic lasciò un diario di cui ampi brani vengono riportati nel racconto diventando così una specie di volano per la storia narrata che si snoda attraverso una serie di oscillazioni continue tra passato e presente.