Libri di Edmund Husserl
Fenomenologia e teoria della conoscenza. Testo tedesco a fronte
Edmund Husserl
Libro
editore: Bompiani
anno edizione: 2000
pagine: 320
Le conferenze di Parigi-Meditazioni cartesiane
Edmund Husserl
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2020
pagine: 480
Le Meditazioni Cartesiane riprendono il corso di quelle Meditationes de Prima Philosophia con cui René Descartes ha di fatto inaugurato la moderna filosofia della soggettività. Edmund Husserl adotta però il suo metodo fenomenologico, andando alla datità stessa delle cose per trovare un fondamento assoluto: l’io che fa esperienza delle cose che lo circondano e medita su questa esperienza, mettendone in luce le strutture essenziali. Le prime quattro Meditazioni offrono un’introduzione ai temi fondamentali della fenomenologia husserliana, dalla correlazione noetico-noematica dell’intenzionalità ai concetti dell’ego trascendentale, della monade e molti altri. Dopo l’analisi della soggettività Husserl affronta la questione del solipsismo: come può questo io meditante avere l’esperienza di un mondo in comune con altri soggetti, nel quale è possibile parlare di conoscenza oggettiva? A partire da qui si sviluppa il corso della quinta Meditazione Cartesiana, a ragione considerata uno dei vertici della produzione filosofica di ogni tempo: il tentativo di rendere conto dell’estraneo a partire da noi stessi attraverso un’analisi del corpo proprio. La presente edizione offre, oltre al testo delle Meditazioni, la possibilità di approfondirne i temi con Le conferenze di Parigi – il testo delle lezioni di cui le Meditazioni sono uno sviluppo sostanziale –, i Sommari approntati da Husserl per le sue lezioni, nonché i commenti critici di Roman Ingarden.
Introduzione all'etica
Edmund Husserl
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: 261
La "Einleitung in die Ethik" raccoglie le fortunate lezioni tenute da Edmund Husserl all'Università di Friburgo nel 1920 e nel 1924, frutto di una lunga riflessione del fondatore della fenomenologia su etica e morale. Attraverso un confronto serrato con i maggiori filosofi della tradizione occidentale, dagli antichi greci a Thomas Hobbes e ai moralisti inglesi, e mediante un'articolata analisi dei testi centrali di David Hume e Immanuel Kant, Husserl si misura con uno dei tentativi più originali del pensiero moderno: fondare in maniera sistematica un'etica scientifica e rigorosa.
Introduzione alla logica e alla teoria della conoscenza
Edmund Husserl
Libro: Libro in brossura
editore: Scholé
anno edizione: 2019
pagine: 416
Il volume contiene il testo completo delle lezioni tenute da Husserl nel 1906/07 a Gottinga sul tema "Einleitung in die Logik und Erkenntnis-theorie", le prime che il filosofo tiene in qualità di professore ordinario. Le lezioni si collocano esattamente a metà del periodo di 'silenzio' intercorso tra la pubblicazione delle "Ricerche logiche" e l'uscita del primo volume delle "Idee". La loro importanza decisiva risiede nel fatto che Husserl presenta qui per la prima volta in modo esplicito il metodo dell'epoche e della riduzione fenomenologica in funzione critico-conoscitiva. Pertanto, la traduzione di queste lezioni costituisce un tassello fondamentale per la ricostruzione della genesi del metodo fenomenologico e per la chiarificazione della teoria husserliana della conoscenza nei suoi rapporti con la logica e con la matura elaborazione fenomenologica.
Idee per una fenomenologia pura e per una filosofia fenomenologica. Volume Vol. 2
Edmund Husserl
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2002
pagine: XVIII-542
Meditazioni cartesiane
Edmund Husserl
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2017
pagine: 202
Quod vitae sectabor iter? Questi versi iniziali di una poesia di Ausonio sognava di leggere Cartesio, per poi, nel medesimo sogno, essere deviato verso un’altra composizione dello stesso poeta: Est et non. La questione riguardo a ciò che è e a ciò che non è può dunque essere considerata intimamente legata a quella relativa all’itinerario da seguire nella vita. È questa, in effetti, la prospettiva più adeguata per leggere e comprendere le qui nuovamente tradotte meditazioni cartesiane di Husserl. Scritte in gran parte sulla base di conferenze tenute a Parigi nel 1929, pubblicate in traduzione francese nel 1931, ma solo post mortem in tedesco nel 1950, le Meditazioni cartesiane costituiscono una delle più celebrate, commentate, interpretate e fraintese opere di Husserl. Per molti aspetti la più “agile” introduzione al suo progetto filosofico, esse esigono lettori che sappiano farsi carico dell’evidenza e delle conseguenze dell’evidenza del proprio pensiero per condursi in una vita il cui senso concreto emergerà come per essenza realizzato e da realizzarsi in un mondo comune.
Ricerche logiche
Edmund Husserl
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 836
Tra l'estate e l'inverno del 1896, Edmund Husserl tiene all'università di Halle il ciclo di lezioni che segna il passaggio decisivo della sua riflessione filosofica: alla ricerca del fondamento per una nuova teoria della conoscenza, Husserl confuta lo psicologismo che aveva dominato la seconda metà dell'Ottocento, proponendo un nuovo modello epistemologico. È la svolta che lo porta a ridefinire il concetto stesso di "significato" come atto intenzionale, nel tentativo di ricomporre la frattura tra il soggetto e le leggi immutabili della logica, e tra la fissità di queste ultime e la varietà inesauribile del linguaggio. Dalle lezioni di Halle prenderanno avvio le "Ricerche logiche" e, con loro, la fenomenologia, momento aurorale della riflessione filosofica del Novecento, destinata a riverberare la propria luce lungo tutto il secolo e oltre. A queste pagine attingeranno alcuni tra i pensatori più influenti della cultura contemporanea, da Heidegger a Lowith, da Sartre a Merleau-Ponty, inaugurando un nuovo modello filosofico che trova nel dubbio, nella coscienza, nel rigore e nell'inesausta tensione a immergersi nel mondo le sue coordinate e la sua urgenza. Il Saggiatore ripropone, nella storica edizione curata da Giovanni Piana, un testo che da oltre un secolo rimane tra i più influenti e decisivi per la filosofia e la scienza, avendo accolto e rilanciato la sfida più ambiziosa che accomuna entrambe: la verità.
La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale
Edmund Husserl
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2015
pagine: 506
Scritta negli anni immediatamente precedenti la Seconda guerra mondiale ma apparsa postuma nel 1954, "La crisi delle scienze europee e la fenomenologia trascendentale" è un'opera decisiva nella storia del pensiero occidentale, nata da un'urgenza profonda di Edmund Husserl: recuperare il senso più autentico della filosofia, in opposizione al rigido obiettivismo delle scienze di meri fatti, astratte dai soggetti, le quali, nelle sue parole, non possono che creare "meri uomini di fatto". Testo imprescindibile per chiunque voglia accostarsi alla fenomenologia, "La crisi delle scienze europee" è anche la testimonianza più lucida e profetica del pensiero di Husserl: negli anni trenta, il filosofo scriveva che "noi uomini del presente siamo di fronte al grave pericolo di soccombere nel diluvio scettico", e quel pericolo è oggi ancora più tangibile.
L'univocità del senso nella storia dell'umanità. Tre scritti sulla filosofia della storia
Edmund Husserl, Nicoletta Ghigi
Libro: Copertina morbida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2017
pagine: 158
Qual'è il senso della storia? Che cosa rende possibile la formazione di un fine a tutti comune? Muovendo da una riflessione sulla storia, i tre testi husserliani del 1934 qui tradotti integralmente in prima traduzione mondiale, ambiscono a rispondere proprio a tali questioni, mostrando che la filosofia fenomenologica è in grado di elevare la mente umana verso ciò che sta alla base del nostro esserci e che ci accomuna. Se l'umanità comprende che solo in virtù di questo unico sostrato, vi è l'assoluta condizione di possibilità di tutte le interpretazioni e prese di posizione sul mondo, diviene allora possibile ipotizzare un'umanità consapevole e in armonia, che vive nella condivisione comunitaria di un medesimo senso che attraversa la storia.
Lezioni sulla sintesi passiva
Edmund Husserl
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2016
pagine: 327
Tra il 1920 e il 1926 Husserl dedicò tre corsi universitari all'analisi dello strutturarsi passivo dell'esperienza, dunque a quelle sintesi che si costituiscono prima del volgersi attivo dell'io e prima della spontaneità. Le forme che ritroviamo nel pensiero e nel giudizio possono infatti essere rinvenute già sul terreno dell'esperienza antepredicativa. Pertanto, le categorie non vanno dedotte, ma legittimate mostrando i processi che, dal terreno dell'esperienza, conducono agli enunciati logico-predicativi. Su questa base può svilupparsi il tema della giustificazione della realtà del mondo esterno, che risulta credibile sin quanto la credenza è sostenuta da determinati decorsi di esperienza. Husserl ridefinisce qui anche il senso complessivo della sua impostazione filosofica. A partire dalla nozione di passività, di associazione e di affezione egli riformula il senso trascendentale della fenomenologia. Gli atti del soggetto non sono più atti che conferiscono un senso, ma una risposta al darsi dell'essere. Su questa base Husserl può sviluppare una complessiva teoria della coscienza, sviluppando prima una teoria della percezione e successivamente una teoria del ricordo e dell'inconscio, e dare così ragione dell'autocostituzione del soggetto, della sua vita stratificata e complessa ma non caotica, poiché governata da regole mancando le quali la vita soggettiva si dissolverebbe e niente più apparirebbe.
La fenomenologia trascendentale
Edmund Husserl
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 318
Questa raccolta si propone di restituire i tratti storico-culturali e teorici dell’opera di Husserl attraverso tre percorsi che ricalcano i principali momenti della carriera cinquantennale del filosofo tedesco. Nel periodo di Halle cerca, e trova, un’impostazione nuova e originale di pensiero, quella fenomenologica, capace di evitare sia lo psicologismo sia il logicismo; a Gottinga elabora il metodo della riduzione fenomenologica e dell’intuizione d’essenza, e tenta la costruzione di un’ontologia fenomenologica del mondo; mentre a Friburgo approfondisce il tema della temporalità e affronta il problema della struttura del mondo-della-vita e della teleologia della storia. Un itinerario grazie al quale si vede come Husserl persegua il proprio ideale – quello della fenomenologia, cioè della filosofia come scienza rigorosa –, ne elabori il programma e cerchi di realizzarlo, ma anche lo approfondisca e lo difenda, sia pure paradossalmente, come un valore quando, convinto di aver posto un vero inizio, lo vede radicalmente minacciato nell’esistenza storica.

