Libri di Édouard Schneider
Una razza dimenticata. I Pelasgi e i loro discendenti
Édouard Schneider
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2018
pagine: 173
Partendo dalle proprie conoscenze linguistiche e antropologiche, Schneider si rese conto che l'antica e quasi mitologica razza pelasgica in realtà non è mai scomparsa, ma continua a vivere nella stirpe degli albanesi, che non a caso conserva la lingua e alcune tradizioni pelasgiche. "Una razza dimenticata" è opera straordinaria e unica nel suo genere, oggi ormai introvabile dopo l'edizione originale del 1894. Essa rappresenta un approfondito studio di natura linguistica e antropologica nel quale l'autore individua connessioni fra le lingue etrusca, pelasgica e albanese, giungendo alla conclusione che quest'ultima è la più antica lingua d'Europa e gli albanesi sono fra i popoli più antichi della Terra.
Una razza dimenticata. I Pelasgi e i loro discendenti
Édouard Schneider
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2022
pagine: 176
Partendo dalle proprie conoscenze linguistiche e antropologiche, Schneider si rese conto che l'antica e quasi mitologica razza pelasgica in realtà non è mai scomparsa, ma continua a vivere nella stirpe degli albanesi, che non a caso conserva la lingua e alcune tradizioni pelasgiche. "Una razza dimenticata" è opera straordinaria e unica nel suo genere, oggi ormai introvabile dopo l'edizione originale del 1894. Essa rappresenta un approfondito studio di natura linguistica e antropologica nel quale l'autore individua connessioni fra le lingue etrusca, pelasgica e albanese, giungendo alla conclusione che quest'ultima è la più antica lingua d'Europa e gli albanesi sono fra i popoli più antichi della Terra.
Il dio d'argilla. Dramma in quattro atti liberamente ispirato alla vita e al pensiero di F. Nietzsche
Édouard Schneider
Libro: Libro rilegato
editore: Paguro
anno edizione: 2020
pagine: 232
"Il dio d'argilla", che nella circostanza ha preso la figura d’un filosofo, è stato immaginato sul modello di F. Nietzsche e Schneider ha posto sulle sue labbra le formule di Zarathustra. L’eroe della pièce teatrale Alexandre Folzer, ha le stesse idee, le stesse circostanze, le stesse nuances del carattere del pensatore tedesco di cui il commediografo fu — senza esserne un discepolo accecato — un fervente ammiratore. Se nella realtà il filosofo tedesco è contrapposto a Wagner; distruttore il primo, costruttore il secondo, in questo Dramma Alexandre è in opposizione ad una gentile, vibrante e sentimentale giovane, Elisabeth Destynn, che ha deciso con una totale abnegazione di rinunciare ad ogni vivente gioia confinandosi nelle “glaciali sfere dei deliri cerebrali”. Folzer, crede di elevarsi sopra l’umanità, esalta la solitudine del superuomo e, come Nietzsche, si sprofonda nella follia dopo essersi compiaciuto di temprare il suo arrogante pensiero nella trasparente aria delle cime dell’Engadina. Elisabeth, lo richiama alla realtà spezzando il suo amore intellettuale che l’univa cecamente al filosofo, sforzandosi di convincerlo che l’individuo isolato è nulla...