Libri di Eleonora Nitti Capone
Per fede essi chiusero le fauci dei leoni
Eleonora Nitti Capone
Libro: Libro in brossura
editore: Pequod
anno edizione: 2023
pagine: 106
«Questo libro ha già nel titolo la sua profezia, perché imprese come quella di chiudere le fauci dei leoni, ovvero di renderli non più aggressivi, ma mansueti (come solo i santi sanno fare, ammansire le bestie feroci, promessa che si realizza nei cuori che hanno coltivato la pace) equivalgono all'impresa di esse poeti fino in fondo, e di farsi strumento per libri come questo, che sono capaci di indicare una via di luce, una via nella bellezza, in questo mondo dove le tenebre sono ben in vista e alla portata di tutti. Insomma per tutto questo, serve la fede. Leggere questo libro non è (e non dovrebbe esserlo mai!) un passatempo, una distrazione, ma un'esperienza. Se ne esce trasformati.» (Massimiliano Bardotti)
La pepita d'oro nel cuore
Eleonora Nitti Capone
Prodotto: Taccuino
editore: AnimaMundi Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 64
La parola buona
Eleonora Nitti Capone
Libro
editore: AnimaMundi Edizioni
anno edizione: 2020
pagine: 128
I versi scritti da Eleonora Nitti Capone anelano a un immenso che rima con misericordia, condivisione, generosità e fede. Che lo si chiami Dio, savio trattato come figlio di asinari, maestro o uomo lucente, queste poesie sono preghiere di speranza e abbandono, attese per un tempo di luce in cui fare festa, gratitudine da offrire al prossimo anche nel dolore. La verità “alberga in un piccolo figlio di donna o di bestia allo stesso modo”, in piccole parti che sono l’unità del tutto, per questo dovremmo pronunciare sempre e solo parole buone. Parole che, come dicono nel nome, si fanno parabole, racconti esemplari.
Primo fuoco
Eleonora Nitti Capone
Libro
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2019
pagine: 92
“Primo fuoco” è l’esordio poetico di Eleonora Nitti Capone. Nei versi dell’autrice c’è l’intenzione di ricucire un sentiero interrotto, mettendo in contatto due dimensioni, in una sfida mediata dall’accettazione da parte dell’uomo di mettersi al margine rispetto all’animale. Si descrive una mutazione storica nei rapporti tra uomo e natura, Madre nutrice abbandonata e vilipesa. Esiste un elemento titanico, un riferimento alla grandezza del divino, alla sua presenza nella natura. Ciò che avviene è una fusione del corpo e dello spirito con il corpo e con lo spirito della natura, in cui l’io poetante è immerso. Il congiungimento con la natura va al passo con il disgiungimento dalla famiglia umana, dall’esistenza vissuta come aggressione sistematica. “Primo fuoco” colpisce per la coerenza e la misura, per un linguaggio che interroga, evocando luoghi senza la necessità di un tempo definito, con influenze classiche e confrontandosi con le tematiche attuali del rapporto tra poeta, ambiente, ecosistema. “Primo fuoco”, lascia il lettore in uno stadio simile alla sensazione che si prova nei paraggi della verità, capace anche solo per un attimo di mutare la nostra percezione della realtà.