Libri di Emanuele Pigni
Curiosità cavalleresche italiane del secolo XIX. Dalla storia dell’Ordine costantiniano di San Giorgio, dell’Ordine della Corona di ferro e dell’Ordine militare di Savoia
Emanuele Pigni
Libro: Libro in brossura
editore: Phasar Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 202
Il secolo XIX fu uno dei secoli più importanti nella storia d’Italia ed anche nella storia degli ordini cavallereschi italiani. Dal Regno d’Italia di Napoleone (17 marzo 1805) a quello dell’unità nazionale (17 marzo 1861) videro la luce nuovi ordini di merito e furono profondamente riformati antichi ordini dinastici, abolendo ogni rilevanza della nobiltà di nascita in favore dei soli meriti personali. Con l’unità d’Italia il sistema degli ordini cavallereschi dello Stato divenne tale da poter passare in eredità quasi integralmente ad una repubblica fondata sul lavoro: come infatti avvenne nel secolo seguente. Il presente volume contiene tre saggi in cui l’autore ha voluto mettere in luce episodi e periodi poco noti della storia di tre ordini cavallereschi italiani: uno risalente ai primi tempi della cavalleria onoraria, gli altri due creati in quello stesso secolo XIX in cui si svolsero le vicende qui narrate; ciascuno dei tre incentrato in un’antica capitale che ben rappresenta una parte importante dell’Italia e della sua storia: Napoli, Milano, Torino.
Una mistificazione della storia dell’Ordine della Corona di ferro: «Della corona ferrea. Notizie istoriche redatte dal tenente generale Mazzuchelli»
Emanuele Pigni
Libro
editore: Phasar Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 136
Un manoscritto inedito ritrovato a Vienna nell’Österreichisches Staatsarchiv/Haus-, Hof- und Staatsarchiv ci dà l’occasione di riesaminare argomenti trattati molte volte nel corso dei secoli dal XVI in poi: la storia e la leggenda della corona ferrea, dei regnanti che con essa furono effettivamente o solo asseritamente incoronati, dei regni che la usarono come loro emblema, e degli ordini cavallereschi ad essa intitolati. Molto interessante è altresì la figura dell’autore del manoscritto: uno dei capi della rivoluzione bresciana del 1797, entrato nella carriera militare con il rango di colonnello, combattente di tutte le guerre italiane dal 1799 al 1814, ufficiale generale del Regno italico e poi dell’Impero austriaco, morto fedele suddito dell’imperatore d’Austria quando lo Stato italiano unitario esisteva già da sette anni; ma anche – come risulta dal suo testo che qui si pubblica per la prima volta – aspirante scrittore erudito, cresciuto nel culto della memoria di un nonno che fu uno dei maggiori letterati bresciani del secolo XVIII. Tutti i regni e gli imperi menzionati nel presente volume sono scomparsi da molto tempo; e nei paesi che ne fecero parte il concetto stesso di monarchia è oggi tanto obsoleto da far sembrare assurdo che nel mondo esistano ancora dei regni. Ma esiste ancora, nel tesoro del duomo di Monza, la corona ferrea. Esistono ancora e continueranno ad esistere i paesi che per secoli non trovarono simbolo più idoneo a rappresentarli: la Lombardia e l’Italia intera. Esiste ancora la pretesa della Lombardia al ruolo di sedes Italiae regni. Perciò anche la più che millenaria storia della corona ferrea, e di tutto ciò che ad essa fu correlato, può essere considerata storia contemporanea.
Stemmi gentilizi e civici concessi da Napoleone I come Re d’Italia
Emanuele Pigni
Libro: Libro in brossura
editore: Phasar Edizioni
anno edizione: 2021
pagine: 233
Il presente volume contiene il primo repertorio completo degli stemmi e delle livree concessi da Napoleone I come Re d’Italia a titolati ed a città del Regno italico (nonché degli stemmi e delle livree proposti per città del Regno dal consiglio del sigillo dei titoli), con le descrizioni ufficiali ricavate dalle lettere patenti originali e dagli atti ufficiali conservati nell’Archivio di Stato di Milano; il testo integrale degli statuti e dei decreti in materia di araldica emanati da Napoleone I come Re d’Italia e dei regolamenti araldici del consiglio del sigillo dei titoli del Regno italico; la cronologia delle lettere patenti di concessione degli stemmi; un Index armorum di tutti gli stemmi; in appendice un repertorio degli stemmi concessi da Napoleone I come Imperatore dei Francesi a cittadini italiani, un elenco dei titolati del Regno italico senza lettere patenti e senza concessione di stemma e gli inventari del fondo «Araldica, parte moderna» dell’Archivio di Stato di Milano e dei registri 6 e 7 della serie «Araldica, registri» dello stesso archivio.
L'Ordine della Corona di ferro e le altre ricompense concesse da Napoleone I nel Regno Italico
Emanuele Pigni
Libro: Copertina morbida
editore: Phasar Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 308
Un repertorio completo delle ricompense concesse da Napoleone I nel suo Regno italico: onorificenze, titoli e ricompense in denaro. Contiene 2.100 nominativi: dai militari di truppa decorati per azioni di valore ai generali comandanti le divisioni italiane delle armate di Napoleone; dai notabili di provincia alle più alte personalità civili ed ecclesiastiche del Regno italico.
Il cavaliere azzurro
Gianluigi Margutti, Emanuele Pigni
Libro
editore: Presse Libre Italia
anno edizione: 2010
La guardia di Napoleone re d'Italia
Emanuele Pigni
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2001
pagine: XII-324
Nel 1801 veniva costituita a Milano la Guardia provvisoria del governo cisalpino, corpo militare d'élite che fu trasformato nel 1803 nella Guardia del presidente della Repubblica italiana (Bonaparte); da questo corpo nacque, per ulteriore trasformazione, nel 1805, la Guardia di Napoleone I re d'Italia. Questi si aspettava così tanto dalla sua Guardia italiana che, pochi giorni prima di firmare il decreto sull'organizzazione della stessa, scrisse: "Organizzata questa guardia, si avrebbe così organizzato la nazione". La Guardia reale, costituita da corpi militarmente scelti (Guardia di linea) e da corpi socialmente scelti di nuova concezione, che Napoleone volle sperimentare nel suo esercito italiano prima di istituirne di analoghi nel suo esercito francese (la Guardia d'onore e il reggimento Veliti reali), si dimostrò degna del suo fondatore. Essa partecipò da protagonista a tutte le guerre combattute dal Regno italico come alleato dell'Impero francese, meritando che Napoleone le tributasse altissimi elogi nei bollettini delle armate e le concedesse numerose decorazioni italiane e francesi, equiparandola alla Guardia imperiale francese. Diversamente dalla sua omologa francese, la Guardia reale ha però risentito, sul piano storiografico, della soluzione di continuità tra il Regno italico di Napoleone (cessato nel 1814) e lo Stato italiano nato nel 1861, e della continuità storica che questo Stato stabilì invece con le istituzioni politiche e militari del Regno di Sardegna ante 1861.

