Libri di Emiliano Ilardi
Introduzione alla mediologia
Régis Debray
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2024
pagine: 380
Questo libro è una prima e fondamentale panoramica organica di un campo di studi che da anni si interfaccia con le scienze della comunicazione, quello della mediologia. Diversamente dalla sociologia dei media, la mediologia si concentra sulle interazioni, passate e presenti, fra tecnologia e cultura, con l’obiettivo di confrontare, o meglio riconciliare, questi due campi tradizionalmente intesi come opposti. In quanto riflessione sulla traccia, sull’archivio e sulla memoria, l’indagine mediologica – che può spaziare dalla storia antica a quella contemporanea, dalla scrittura a Internet – porta alla luce gli effetti simbolici delle innovazioni tecniche e le condizioni culturali delle svolte tecnologiche. Lo scopo del mediologo è quello di evidenziare l’importanza della trasmissione di fronte all’urgenza della comunicazione, riportando l’attenzione sui processi storici di lunga durata (oggetto della trasmissione) rispetto alla conquista ossessiva degli spazi e alla presentificazione della comunicazione. Il libro offre uno sguardo critico ai presupposti della mediologia, presentandola come un approccio utile a creare vere e forti connessioni fra tutte le discipline, sia tecniche sia umanistico-sociali.
Verso l'editoria digitale. Storia, innovazioni e ibridazioni del sistema editoriale in Italia
Emiliano Ilardi, Giovanni Ragone
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2023
pagine: 192
Dalla storia dell'editoria del secolo scorso alle trasformazioni di quest'ultimo ventennio. Una tendenza che porta verso l'espandersi dell'editoria digitale. Cosa è cambiato? In particolare durante la pandemia si è innescata una nuova tendenza: nel trade le vendite degli e-book sono aumentate del 37% e del 94% quelle degli audiolibri. Non solo si può affermare che il settore digitale inizia a essere decisivo per il mantenimento dei livelli di fatturato, e che l'accessibilità massiva dei libri attraverso l'e-commerce e la condivisione della lettura attraverso blog e altre forme di comunicazione social contrastano la diminuzione statistica della platea; ma è evidente che è in corso un cambiamento di fondo che poggia su pratiche della scrittura/lettura ampiamente espanse ben oltre i media tradizionali a stampa, verso altre forme della testualità: frammentata, discontinua, specialistica.
Giovani e immaginari. Rappresentazioni e pratiche
Valentina Cuzzocrea, Emiliano Ilardi, Alessandro Lovari
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2023
pagine: 244
Bamboccioni o vittime di un mercato del lavoro che li sfrutta? “Generazione selfie” o “generazione Covid”? Obiettivo del volume è ricostruire le principali rappresentazioni prodotte intorno al mondo giovanile nella loro complessità e contraddittorietà. Queste costituiscono una chiave fondamentale per capire non solo le vite dei giovani nelle loro pratiche quotidiane, ma anche – in modo più ampio – il cambiamento sociale, di cui i giovani sono ormai una metafora consolidata all’interno degli studi di settore, nazionali e internazionali. Il dibattito pubblico che a diversi livelli si interseca con queste rappresentazioni, a volte alimentandole e altre volte ponendosi in diretta opposizione, fornisce una chiave di lettura trasversale che riesce a illuminare le contraddizioni della società contemporanea, mettendo in evidenza i tentativi di agency dei giovani e i meccanismi che spingono questo vulnus di matrice creativa verso spazi marginali. I dati empirici, presentati a scopo esemplificativo e per stimolare ulteriore discussione, fungono da supporto all’elaborazione di una panoramica concettuale necessaria a chiunque voglia comprendere il mondo di oggi.
Figure del controllo. Jane Austen, Sherlock Holmes e Dracula nell'immaginario transmediale del XXI secolo
Alessio Ceccherelli, Emiliano Ilardi
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2021
pagine: 268
Tra le decine di classici ottocenteschi che oggi vengono riproposti o riutilizzati – in maniera spesso spregiudicata – per far fronte all'insaziabile fame di narrazione dei pubblici contemporanei, perché i più gettonati sono proprio "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen, "Le avventure di Sherlock Holmes" di Arthur Conan Doyle e "Dracula" di Bram Stoker? Se l'epoca attuale rifunzionalizza solamente alcuni dei miti e delle figure dell'Ottocento per esorcizzare paure o soddisfare desideri sul piano simbolico, si potrebbe avanzare che le paure e i desideri tipici della modernità, seppur riadattati alle trasformazioni contemporanee, mantengano un nucleo profondo che non è variato di molto nel corso del tempo e che prescinde in buona parte dalle culture specifiche, visto il successo planetario. Partendo dall'analisi delle ragioni che portarono al successo quelle opere nel periodo storico in cui furono pubblicate, l'obiettivo del libro è capire perché esse abbiano così tanto successo nell'attuale industria culturale transmediale, sia mainstream (cinema, neoserialità televisiva, videogame, fumetti) sia underground (fanfiction, social reading). Tali testi si pongono, infatti, come centri di riflessione su un immaginario, e su un lavoro intorno all'immaginario, che prende forma e si definisce nell'Ottocento, ma che - rifunzionalizzato - mantiene ancora oggi una sua forte centralità.
Immaginari dal sottosuolo. Le aree minerarie all'epoca del web: il caso Sardegna
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2020
pagine: 217
È difficile trovare un'attività umana che sia stata capace di modificare il territorio in profondità e a tutti i livelli come ha fatto l'estrazione mineraria durante i secoli. E anche quando le miniere chiudono, le cicatrici che lasciano sono praticamente indelebili sia per quanto riguarda la conformazione del territorio sia per i segni impressi sul tessuto sociale dei suoi abitanti. Ma è proprio grazie alla sua radicalità che l'attività mineraria ha prodotto immaginari molto più potenti e duraturi rispetto a quelli derivanti dalle altre attività produttive umane; e continuamente alimentati da narrazioni orali, letterarie, cinematografiche, videoludiche e da una iconografia specifica e inconfondibile. Utilizzando come caso di studio il vastissimo patrimonio minerario della Sardegna, obiettivo del libro è mostrare come tali immaginari possano essere riutilizzati per la valorizzazione e la gestione delle aree estrattive dismesse nella attuale mediasfera multimediale.
Utopie mascherate. Da Rousseau a «Hunger games»
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2018
pagine: 254
A partire dagli anni Novanta del secolo scorso è esploso un nuovo e fortissimo interesse, soprattutto tra le nuove generazioni, verso gli universi utopici e distopici. Ciò probabilmente è dovuto, come era avvenuto anche in epoche precedenti, a quel radicale cambio di paradigma tecnologico che ha visto l'avvento e la straordinaria diffusione delle tecnologie digitali applicate a ogni aspetto dell'umano: comunicazione, trasporti, produzione di energia, agricoltura, medicina, armi ecc. Il forte ritorno negli ultimi anni di un genere come la fantascienza (in romanzi, film, serie TV, videogame di grande successo) che, tra giravolte decostruzioniste e roboanti proclami sulla fine della Storia, sembrava aver esaurito la sua funzione di immaginare e testare il futuro, ne è un'ennesima conferma. Ma utopia e distopia hanno una storia antica e hanno sempre funzionato come straordinari grimaldelli interpretativi sia delle dinamiche del presente che delle loro derive future. Questo grazie alla loro estrema duttilità e capacità di essere declinate in tutti i possibili aspetti della società: politico, economico, tecnologico, di razza, di genere. Questo libro rappresenta un tentativo di mostrare la grande adattabilità dei concetti di utopia e distopia, strumenti indispensabili per comprendere il periodo storico in cui viviamo e immaginare quello successivo.
Il Grand Tour all'epoca del web. Immaginari e territorio
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 96
È possibile recuperare il Grand Tour, con i suoi archetipi dei primi secoli della modernità, come asset narrativo strategico per un rebranding del viaggio in Italia? L'indagine esplora le prospettive attuali per la valorizzazione, sia nei format seriali e transmediali della produzione creativa, sia nel lavoro in fieri per la creazione delle infrastrutture e dei "transluoghi" digitali.
Trump. Un «puritano» alla casa Bianca
Fabio Tarzia, Emiliano Ilardi
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2017
pagine: 76
La quasi totalità dei dei sondaggisti pensava che Trump non avrebbe mai potuto vincere. Perché è sessista e xenofobo e rifiuta il politicamente corretto? Perché vuole terminare la costruzione del muro tra Stati Uniti e Messico? Perché è un bugiardo e un evasore fiscale? In realtà tutte le affermazioni di Trump in campagna elettorale sono perfettamente coerenti con alcuni archetipi culturali di origine puritana che da sempre reggono l'immaginario americano e che si fondano sul controllo dello spazio: la difesa da attacchi esterni, il giustiziere che ripulisce lo spazio dal male e lo rende omogeneo. Il libro vuole provare a capire perché questo puritanesimo poliziesco, paranoico e inquisitorio, che sembrava essere stato sconfitto dalla storia e definitivamente messo all'angolo dalla presidenza Obama, sia tornato al centro della scena politica riuscendo addirittura a conquistare la Casa Bianca.
I cantieri della memoria. Digital Heritage e istituzioni culturali
Donatella Capaldi, Emiliano Ilardi, Giovanni Ragone
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2012
pagine: 290
L'heritage, il patrimonio della cultura, è sempre più digitai heritage: un archivio immenso, più o meno accessibile, interrogabile, preservabile che contiene la nostra memoria del passato; ma soprattutto un ambiente vivente, dove compiere esperienze e ricreare conoscenze e identità. I saggi di questo volume esplorano il cantiere aperto e in pieno sviluppo della memoria digitale; da una articolata teoria dell'heritage (la tradizione, la convergenza tra mente e tecnologia, la virtualizzazione delle istituzioni culturali, i conflitti, gli attori e la possibile evoluzione) a una approfondita inchiesta sulle strategie e le migliori pratiche dei musei e degli altri soggetti nello scenario internazionale attuale; da una messa a punto sui temi emergenti dello storytelling e del crowdsourcing alle questioni dell'accessibilità e dei diritti sui "contenuti". Completa il volume il rapporto di sintesi dell'Osservatorio sulla comunicazione on line delle istituzioni italiane dell'heritage (2009-2010), una estesa ricerca sui siti web di musei, fondazioni e aree di scavo.
La frontiera contro la metropoli. Spazi, media e politica nell'immaginario urbano americano
Emiliano Ilardi
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 2010
pagine: 116
Emiliano Ilardi è dottore di ricerca (Universitat Autónoma de Barcelona e Università di Urbino) ed esperto di comunicazione dei beni culturali, di sociologia della letteratura e dell'immaginario, di e-learning e di sociologia urbana. Ha coordinato una ricerca su beni culturali, comunicazione in rete, editoria nelle regioni del Sud (2005-2006) e ha partecipato al progetto Trame. Tra i suoi saggi: Il senso della posizione. Romanzo, media e metropoli da Balzac a Ballard, Meltemi 2005 e Hi-story. Riscritture della storia nella fiction contemporanea, a cura di E. Ilardi e G. Martella, Liguori 2007.
Comunicare la memoria. Le istituzioni culturali europee e la rete
Donatella Capaldi, Emiliano Ilardi, Giovanni Ragone
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2008
pagine: 128
Spazi (s)confinati. Puritanesimo e frontiera nell'immaginario americano
Fabio Tarzia, Emiliano Ilardi
Libro: Libro in brossura
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2015
pagine: 413
Se si legge la sterminata saggistica che ha scandagliato da ogni parte la cultura degli Stati Uniti d'America si rischia ai diventare schizofrenici. L'America sembra essere tutto e il contrario di tutto: progressiva e reazionaria, pacifista e imperialista, libertaria e autoritaria, ottimista e paranoica. Come è possibile? La tesi di questo libro è che una simile identità si fonda sullo spazio (non sul tempo, come in Europa) e, soprattutto, su due rappresentazioni opposte di esso: la prima, derivante dalla matrice della frontiera, vive sul a continua necessità di invenzione di nuove dimensioni spaziali allo scopo di risolvere i conflitti; la seconda invece, basata sulla matrice puritana, percepisce lo spazio vuoto come fonte del male e dunque opera ossessivamente per controllarlo, catalogarlo, misurarlo. È dall'incontro-scontro di questi due mondi che si concretizza quell'inconfondibile ed eccezionale immaginario che tutti oggi sappiamo immediatamente riconoscere, solo guardando un film o una serie televisiva, sfogliando le pagine di un fumetto o giocando con un videogame. Esso permea la politica (interna ed estera), le relazioni sociali, lo sviluppo tecnologico, la strategia economica, persino i nuovi media e il mondo del web.

