Libri di Enrico Merlin
1000 dischi per un secolo. 1900-2000
Enrico Merlin
Libro: Libro rilegato
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2023
pagine: 1846
Dalla Tosca al Ragtime, fino al Glitch e al Metal estremo passando per Arnold Schönberg, Nino Rota, i Beatles, John Coltrane, Bruce Springsteen, i Blur: questo è il tragitto sonoro disegnato da Enrico Merlin sui solchi dei dischi che hanno segnato e rivoluzionato il modo di concepire e fare musica. Tra palchi e studi di registrazione, aneddoti e citazioni, copertine e formazioni, Merlin traccia la panoramica completa di cento anni di conferme, rotture e continue evoluzioni, ribaltamenti di stili e generi, innovazioni tecnologiche e nuove correnti culturali. 1000 dischi per un secolo è un viaggio anno per anno, opera per opera, in un universo sonoro sconfinato, i cui riverberi continueranno a parlarci e a raccontare di noi anche dopo che l’ultima puntina si sarà sollevata dall’ultimo piatto.
Bitches brew. La musica di di Miles Davis 1967-1970
Enrico Merlin, Veniero Rizzardi
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2022
pagine: 429
Agosto 1969. Nei giorni in cui i prati di Woodstock vengono ripuliti dai rifiuti lasciati da mezzo milione di giovani accorsi a seguire un festival già leggendario, Miles Davis porta in studio un’orchestra come non si era mai sentita: tre fiati, chitarra, due bassi, tre tastiere elettriche, quattro set di percussioni. Con qualche appunto schizzato su carta e dopo una sola serata di prove, in tre mattine si registra il materiale di “Bitches Brew”: un disco che cambierà la storia della musica, influenzando intere generazioni di musicisti e di ascoltatori. «È ancora jazz?» Quando esce il disco, nella primavera del 1970, si parla della nascita di un nuovo genere musicale, che fonde le sottigliezze improvvisative del jazz con l’energia del rock. Ma la vera novità sta nelle proporzioni, nel respiro sinfonico di brani estesi per venti e più minuti, frutto di un sapiente lavoro di postproduzione che sconfina nella vera e propria composizione. Profetico, psichedelico, progettato come un’opera d’avanguardia e allo stesso tempo pianificato come un grande successo commerciale, “Bitches Brew” è il risultato di una serie di esperimenti durati alcuni anni, durante i quali la visione artistica di Miles entra in una fruttuosa tensione con gli interessi della sua casa discografica, grazie alla sottile mediazione di un geniale produttore, Teo Macero. Enrico Merlin e Veniero Rizzardi, consultando per la prima volta un corposo materiale d’archivio, compresi i nastri originali delle sedute, ricostruiscono la genesi dell’album in un racconto che abbraccia i tre anni in cui Miles conobbe forse l’evoluzione più interessante della sua intera carriera, e ci restituiscono una cronaca accurata delle fasi di preparazione, registrazione e postproduzione, arricchita di foto e documenti, cronologie e discografie. A mezzo secolo dall’uscita di “Bitches Brew” il Saggiatore porta in libreria la nuova edizione, completamente riveduta e aggiornata, di un libro candidato a classico della storiografia jazz.
Miles Davis 1959. A day-by-day chronology. Ediz. italiana e inglese
Enrico Merlin
Libro
editore: Bertelli Editori
anno edizione: 2017
pagine: 612
1000 dischi per un secolo. 1900-2000
Enrico Merlin
Libro: Libro in brossura
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2012
pagine: 1000
Dal Ragtime e Tosca fino al Glitch e al Metal estremo, passando per Arnold Schönberg, Nino Rota, i Beatles, John Coltrane, ma anche per Cuba, Etiopia, Brasile, Pakistan... il repertorio di 1000 dischi per un secolo è un viaggio spaziotemporale panoramico attraverso la musica del '900. Una mappa con l'ambizione di illustrare, per campioni, tutte le musiche che si incrociano oggi nell'universo mediatico. Un libro da leggere e da consultare, ma soprattutto un generatore di sorprese, di associazioni impensate, ricco di stimoli per conoscere musiche di cui anche l'appassionato più eclettico forse non ha ancora sentito parlare. Specchio dell'ascolto onnivoro dei contemporanei, questo libro è anche la celebrazione, forse postuma, del disco, nell'era della musica liquida, se non già smaterializzata. Il disco qui non è tanto proposto come oggetto da cercare e possedere, quanto come la forma specifica che la musica ha preso nel '900: disco come forma dell'opera, attraverso i molteplici generi musicali e supporti tecnologici (78 giri, LP, CD). "1000 dischi per un secolo" non è soltanto una sequenza di schede, ma una rete di informazioni che formano una cronologia, una storia continuamente intrecciata di personaggi, luoghi, avvenimenti in cui il lettore saprà scorgere, nell'eterogeneo, una sorprendente continuità.
Bitches brew. Genesi del capolavoro di Miles Davis
Enrico Merlin, Veniero Rizzardi
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2009
pagine: 318
19 agosto 1969. Mentre si ripulivano i prati di Woodstock, Miles Davis portò in studio un'"orchestra" senza precedenti: tredici solisti con chitarre e tastiere elettriche, quattro percussionisti, un clarinetto basso, un sax soprano. Con qualche appunto sulla carta e dopo solo una serata di prove, in tre mattine si registrò un disco la cui portata storica fu subito chiara. Fin dalla sua pubblicazione, "Bitches Brew" ridefinì il campo della musica contemporanea e influenzò intere generazioni di musicisti e di ascoltatori. Era ancora "jazz"? Molti parlavano del capostipite di un nuovo genere musicale che fondeva le sottigliezze improvvisative del jazz con l'energia del rock. Ma la vera, inaudita novità stava nelle proporzioni, nel respiro formale di brani insolitamente estesi per venti e più minuti, frutto di un sapientissimo lavoro di postproduzione. Visionario, psichedelico, progettato come un'opera musicale innovativa e allo stesso tempo pianificato come un grande successo commerciale, "Bitches Brew" fu il risultato di una serie di esperimenti durati alcuni anni, durante i quali la visione artistica di Miles entrò in una fruttuosa tensione con gli interessi del suo editore, ma potè contare sempre sulla sottile mediazione del produttore-compositore Teo Macero. Consultando per la prima volta un corposo materiale d'archivio, e grazie all'accesso ai nastri di lavoro conservati presso la Columbia, Enrico Merlin e Veniero Rizzardi ricostruiscono la genesi dell'album.