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Libri di Eros Moretti

Popolazione e invecchiamento nelle Marche

Eralba Cela, Eros Moretti

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2019

L’invecchiamento della popolazione è un processo che coinvolge la nostra società ponendo una serie di sfide di natura economica, sociale e culturale. In questo volume ci siamo occupati del fenomeno ponendo l’attenzione sulla comparazione Marche-Italia e analizzando i diversi aspetti che lo riguardano, dalle sue determinanti (nascite, morti e migrazioni), in una prospettiva storica di circa 140 anni, all’evoluzione della struttura per età e sesso, che permette di catturare la dinamica dell’invecchiamento demografico. L’invecchiamento tuttavia non è un processo uniforme ed omogeneo e diverse caratteristiche possono determinare differenti invecchiamenti. In questo lavoro siamo partiti dalla definizione più utilizzata di invecchiamento in termini di anni vissuti, per poi adottare soglie dinamiche, spostando l’accento dagli anni vissuti a quelli che restano da vivere. In quest’ottica abbiamo proposto due criteri di mortalità differenziale, tenendo conto da un lato dei divari di sopravvivenza in presenza di diversi livelli d’istruzione, e dall’altro delle diverse condizioni di salute, che incidono profondamente sulla qualità della vita, in relazione al sesso, al livello d’istruzione, al livello di reddito. L’invecchiamento è una sfida ma anche una grande conquista legata alla longevità, e se opportunamente gestito e promosso attraverso una cultura d’invecchiamento attivo può diventare un’opportunità sociale ed economica. È possibile tuttavia fermare, o almeno rallentare il processo d’invecchiamento in atto? In questo volume abbiamo cercato di fornire alcune possibili risposte a questa domanda.
18,00 17,10

Lungo le sponde dell'Adriatico. Flussi migratori e percorsi d'integrazione

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2009

pagine: 288

Nella prima parte il volume affronta il tema dei flussi migratori nell'area adriatica. Prende in considerazione la nascita delle comunità arabesche in Italia, l'emigrazione albanese tra Grecia ed Italia, le migrazioni internazionali in Serbia alla fine del XX secolo e propone anche un'analisi delle determinanti dei flussi migratori tra le regioni adriatiche italiane, nonché un'analisi dell'esperienza italiana di migrazione interna il 1995 e il 2004. Nella seconda parte del testo si esamina l'inserimento dei migranti in Italia. L'attenzione è quindi rivolta ai Rom nelle regioni adriatiche italiane tra migrazione e stanzialità, alla costruzione della seconda generazione tra le disuguaglianze e l'assimilazione, le percezioni del luogo di vita e le aspettative dei giovani immigrati. In ultimo si presenta un'indagine realizzata nella regione Marche relativa alle rimesse degli immigrati albanesi.
29,00 27,55

Rimesse e cooperazione allo sviluppo

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2004

pagine: 232

Quali sono i fattori che influenzano la propensione dei migranti a fare rimesse e il loro ammontare? Come vengono impiegate le rimesse nel paese di origine e quale impatto possono avere sui sistemi economico-sociali locali e sulle condizioni di vita delle famiglie? A quali condizioni le rimesse possono diventare il fattore chiave per promuovere azioni di cooperazione decentrata e partecipativa, che coinvolgano il migrante come attore dei processi di sviluppo? A queste domande cerca di dare alcune risposte, certamente parziali e non definitive, questo libro, largamente basato sui risultati di un'indagine condotta su tre collettività (marocchina, tunisina e albanese) in tre diversi contesti territoriali (Toscana, Marche, Puglia).
24,50 23,28

Geopolitica del Mediterraneo

Geopolitica del Mediterraneo

Luigi Di Comite, Eros Moretti

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 1999

pagine: 168

La popolazione mondiale ha superato nel 1987 i cinque miliardi e dovrebbe portarsi, entro la metà del prossimo secolo, intorno ai dieci. Questa dinamica risulta però caratterizzata dalla bassa fecondità dei paesi a sviluppo avanzato (con una prospettiva di declino demografico) e dall'alta fecondità dei paesi in via di sviluppo (con una popolazione in rapido incremento). Questi divari demografici e i relativi differenziali economici e salariali sono alla base dei flussi migratori Sud-Nord. Le contraddizioni rilevate a livello mondiale appaiono ancor più evidenti nella regione mediterranea, dove troviamo sia i più bassi livelli di fecondità, che comportano processi di invecchiamento troppo rapidi, sia livelli di fecondità molto elevati, a cui corrispondono tempi di raddoppio della popolazione inferiori ai venticinque anni: entrambe queste tendenze sono chiaramente insostenibili nel lungo periodo. In questo volume, dopo aver analizzato la dinamica demografica mondiale e quella relativa alla regione mediterranea, l'attenzione viene focalizzata sull'Unione Europea, sui differenziali di offerta di lavoro rispetto alle aree confinanti e sui possibili collegamenti tra politiche migratorie e politiche di cooperazione.
20,90

Demografia e flussi migratori nel bacino mediterraneo

Demografia e flussi migratori nel bacino mediterraneo

Luigi Di Comite, Eros Moretti

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 1992

pagine: 132

La popolazione mondiale dovrebbe salire, entro il 2025, intorno agli 8-9 miliardi. Ciò che più preoccupa, però, è l'ampliamento del divario demografico tra Nord e Sud: nei paesi in via di sviluppo si prevede un incremento complessivo della popolazione superiore ai tre miliardi per i prossimi 35 anni, mentre nei paesi sviluppati essa dovrebbe restare sostanzialmente invariata o, addirittura, come in alcuni paesi europei, tra i quali l'Italia, dovrebbe diminuire. La regione mediterranea è senz'altro una delle aree in cui questi problemi risultano più evidenti. Nei paesi della sponda afro-asiatica è necessario ridurre la fecondità, attivando programmi di pianificazione familiare e intervenendo sui fattori culturali, religiosi e socio-economici che spingono a una famiglia numerosa. Nei paesi della sponda europea il problema è invece quello di far risalire la fecondità, o almeno di evitarne una flessione ulteriore, con interventi di tipo sociale, fiscale e finanziario. Ma, anche nell'ipotesi che le misure di politica demografica diano i risultati sperati, il divario tra Nord e Sud tenderà comunque ad ampliarsi, e di conseguenza si accrescerà ulteriormente la pressione migratoria sui paesi della sponda europea e sull'intera Europa occidentale, scontrandosi inevitabilmente con quella in atto dai paesi dell'Est europeo. Un quadro, questo, che pone ai governi dei singoli paesi problemi di ordine sociale, politico ed economico di non facile soluzione.
21,60

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