Libri di Fabio Balotta

"Non lo So" è un breve racconto che descrive un personaggio smarrito, un bambino consumato dal dolore, immerso nella quotidianità senza avere nemmeno la nozione del nome che porta. Significativa la crudeltà dei genitori che, con diabolica cattiveria, lo hanno estraniato dalla famiglia perché il numero dei figli si era già fatto troppo importante. Fuori di casa, dunque; per giunta senza nome: ecco il perché della locuzione da lui scelta, a buona ragione. I personaggi che via via egli incontra durante il suo vagabondaggio hanno tutti le caratteristiche dei protagonisti di un film horror. A un tratto, uno spiraglio di consolazione: due bambole di stoffa diventano quasi le coprotagoniste, a significare che in qualunque momento, sia pure il più buio, a ciascuno di noi basta aggrapparci a qualunque spiraglio, sia pure il più banale, ma che abbia il potere magico di darci sollievo.

Fabio Balotta gira per la città a piedi, essendosi concesso il sapiente privilegio di non voler adoprare l'automobile, per coltivare la sua creatività a diretto contatto con i soggetti che ritrae. Disegna più e più volte la stessa via, la stessa casa, la stessa fontana, gli stessi alberi, aggiungendo o sottraendo particolari, per via di mettere e di levare; e di volta in volta imprigiona la medesima realtà, che però non è mai uguale ai suoi occhi, nelle contenute dimensioni dei sottili fogli della sua Moleskine. Le ripetute traduzioni grafiche di uno stesso soggetto, di cui qui potete trovare qualche traccia, discendono, per ammissione stessa dell'autore, dalla volontà di indagare ed approfondire ogni volta la prima emozione provata. Nel 'nostro' carnet vi è il disegno per il disegno, senza dopo e senza prima, se si esclude la scelta personalissima dei soggetti da ritrarre. Non si tratta più di preparazione ad una fase successiva, ma di soggetti grafici compiuti, opere in sé, "disegnamenti", come si diceva un tempo.

«Questo nostro lavoro nasce da un'amicizia, la mia con Fabio Balotta, un incontrarsi che ci ha portato a realizzare quella che, senza falsa modestia, è a tutti gli effetti un’opera d’arte, fra poesia e pittura. E tutto il libro che vi trovate fra le mani è frutto di un amore smisurato, viscerale nei confronti di Novara di Sicilia, il mio luogo del cuore, la terra che mi ha accolto e fatto diventare uomo. Qui ho portato l’acquerellista Fabio ed insieme abbiamo realizzato scatti fotografici negli scorci più suggestivi di Novara centro e delle frazioni San Basilio, Badiavecchia, San Marco. A questo punto è entrato in gioco il talento dell’artista che ha reso dipinti di grande bellezza e semplicità le foto realizzate in precedenza. Ulteriore steep, il mio inserire, quasi incastonare in forma di parola all’interno di ciascun acquerello, un mio personale stato d’animo, un mio palpito del cuore, un ricordo di tempi che furono. “Acquerellando poeticamente... Novara di Sicilia” è il titolo che ho personalmente voluto dare a questo nostro lavoro che sta ad indicare proprio la condivisione fra il pittore e l’artigiano della scrittura, entrambi al servizio della grande bellezza che Novara può e sa dare. Questo libro è più di un libro: utile ausilio per chi non conosce i luoghi, tuffo nella nostalgia per il novarese. Per tutti uno scrigno di emozioni ed è proprio questo l’obiettivo mio e di Fabio, emozionare. Godetevi questa nostra opera, gustatela pagina dopo pagina, assaporatene il profumo. E fatelo con lentezza, onde sfuggire al frenetico vissuto della quotidianità.» (Alfredo Anselmo)