Libri di Fabio Bravo
EU Data Cooperatives. L'ingresso delle cooperative di dati nell'ordinamento europeo
Libro: Libro rilegato
editore: Giappichelli
anno edizione: 2025
pagine: 976
L’opera raccoglie i contributi del Progetto di Terza Missione dell’Università di Bologna sulle Cooperative di dati, disciplinate per la prima volta con il Data Governance Act (Reg. UE 2022/868) ed ivi inquadrate quali fornitori di servizi di intermediazione di dati. Il volume, in una prospettiva interdisciplinare, analizza tale nuovo framework giuridico, per giungere – attraverso l’interazione tra mondo accademico ed imprenditoriale – alla realizzazione di un modello fattibile, sostenibile ed efficiente di «cooperativa di dati», all’interno della cornice teorica del neomutualismo digitale. Il volume include anche un modello di statuto di cooperativa di dati. Autori: Topo Adriana; Cardinali Isabella; Petrone Luca; Rosa Massimiliano; Posmon Elisabetta; Adesokan Bukola; Rinaldi Vanni; Meem Arafat Manab; Nauani Schades Benavides; Tirabassi Laura; Di Ciollo Giovanni; Checcacci Francesco; Botros Louis; Boretto Mauricio; Albanese Fiorella; Basunti Carlo; Francini Angelo; Colangelo Riccardo Michele; Palladini Veronica; Faillace Stefano; Proietti Giuseppe; De Vico Alessandro; Franca Simone; Ippolito Maddalena; Speziale Ilaria; Rossi Giulia; Zappatore Margherita; Parenzo Beniamino; Pagliarulo Nicola; Mancini Matteo; Buda Vladimiro; Sborlini Daniele; Calosso Stefania; Mollo Francesca; Riolfo Gianluca; Bravo Fabio; Scagliarini Simone; Ricci Annarita; Spangaro Alessandra; Gammarota Antonio; Rufo Luigi; Tampieri Maura; Chilin Cristina; Amore Giuliana; Torregiani Stefano; Federico Marina.
Dati personali. Protezione libera circolazione e governance. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Giuridica
anno edizione: 2024
pagine: 624
L’orizzonte dell’opera, che si articola in più volumi, è quello di analizzare l'intera disciplina in tema di protezione e libera circolazione dei dati personali e della loro governance, in una prospettiva che mira a coniugare i diversi formanti del diritto, da quello normativo a quello dell’elaborazione dottrinale e istituzionale a quello dell’applicazione casistica per mano delle autorità competenti a jus dicere, giurisprudenziali e “para-giurisprudenziali”. Protezione dei dati, libera circolazione dei dati e governance dei dati rappresentano le direzioni di un crocevia che costituisce il punto di intersezione su cui l’ordinamento giuridico europeo e quelli nazionali dei singoli Paesi membri concentreranno i loro sforzi nei prossimi decenni, nella nuova e rivoluzionaria prospettiva offertaci dal progresso tecnologico, che in questi anni ha raggiunto traguardi enormi, anche grazie all'Intelligenza Artificiale. Si impone, in questi anni di rilancio eurounitario delle iniziative legislative per il ripensamento della disciplina giuridica sui dati personali vocato al mercato digitale e all’uso (o riuso) anche istituzionale dei dati per favorire nuove prospettive di sviluppo, un riesame critico della disciplina che ruota attorno a tale crocevia, che va rimeditata profondamente, dalle base e dai principi, in una visione prospettica, per essere poi analizzata nel dettaglio anche negli aspetti più innovativi. Il volume n. 1, di apertura dell'opera, mira a tracciare una riflessione sui Principi in materia di protezione dei dati personali, con attenzione anche ai nuovi European Digital Rights and Principles (destinati a riscrivere i valori della Digital Society and Economy del nuovo millennio), alla libera circolazione dei dati e alla data governance. Di ogni principio viene analizzato l'inquadamento normativo, la portata applicativa nell'interpretazione dottrinale e in quella istituzionale, nonché l'applicazione concreta nella casistica.
La clausola solve et repete tra autonomia privata e giustizia contrattuale
Fabio Bravo
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2021
pagine: 388
L'opera analizza criticamente la disciplina nazionale e internazionale della clausola solve et repete anche con riguardo a temi attuali, come gli effetti giuridici del Covid-19 sui contratti nei quali è prevista tale clausola e il rapporto tra la clausola in questione e la disciplina delle garanzie personali, con particolare riferimento ai contratti autonomi di garanzia, nell'ordinamento nazionale e nella prassi del commercio internazionale. Lo scritto muove da un'accurata indagine storica sull'applicazione del principio solve et repete, che ha poi pervaso l'area del contratto, offrendo un'attenta analisi della disciplina della clausola solve et repete e dei limiti alla sua applicabilità. Il volume si sofferma criticamente non solo sul dibattito dottrinale e giurisprudenziale sull'art. 1462 c.c., ma anche su temi nuovi e attuali, incluso l'impatto dei provvedimenti emergenziali (per fronteggiare la pandemia da Coronavirus) sui contratti con clausola solve et repete. Particolare enfasi viene data alla giustizia contrattuale e alla rivalutazione dell'intervento del giudice per «gravi motivi», ai sensi dell'art. 1462, co. 2, c.c. L'opera indaga ampiamente anche i contratti di garanzia autonoma nell'ordinamento nazionale ed anche per essi viene analizzato l'impatto del Covid-19 e il ruolo del giudice, nella prospettiva della giustizia contrattuale. L'indagine si arricchisce della comparazione con l'esperienza giuridica francese (guarantie autonome) e tedesca (Garantievertrag) e, infine, dell'analisi dell'esperienza giuridica internazionale, con riguardo sia alla Convenzione delle Nazioni Unite sulle Indipendent Guarantees, sia alle Uniform Rules for Demand Guarantees (URDG 758), emanate dalla Camera di Commercio Internazionale. Queste ultime hanno fatto progressivamente presa sul mercato e sono state oggetto di interessanti e recentissimi casi giurisprudenziali (innanzi alla High Court of Justice londinese ed alla Qatar International Court): casi rari ed inediti, utilizzati nell'opera per discutere la natura non contrattuale di tali norme uniformi ma di lex mercatoria e per vagliare le implicazioni giuridiche e i limiti posti all'autonomia privata, nonché i margini di operatività della giustizia contrattuale nel panorama delle garanzie automatiche nel contesto internazionale.
Il «diritto» a trattare dati personali nello svolgimento dell'attività economica
Fabio Bravo
Libro: Libro in brossura
editore: CEDAM
anno edizione: 2018
Il volume indaga il diritto a trattare dati personali nell'ambito dello svolgimento dell'attività economica, alla luce del nuovo regolamento europeo in materia di protezione e libera circolazione dei dati personali (Reg. UE 679/2016). L'opera si sofferma sull'inquadramento teorico di tale situazione giuridica. Presentando un significativo capovolgimento di prospettiva rispetto alle riflessioni tradizionalmente condotte dalla dottrina (la quale ha dato finora rilievo predominante al diritto dell'interessato alla protezione dei propri dati personali), il volume pone attenzione al diritto a trattare dati personali altrui nel contesto dell'attività professionale e di impresa, utilizzando dapprima le categorie della fattispecie giuridica (nella sua dimensione valutativa), del fatto giuridico (dinamicamente inteso nella sua dimensione causale ed effettuale) e del c.d. "potere di predisposizione". Vengono poi analizzati i contenuti e le caratteristiche del diritto in questione, ponendo attenzione alle facoltà ed ai poteri del titolare del trattamento, agli elementi costitutivi del diritto in esame (anche con riguardo al ruolo delle condizioni di liceità del trattamento), nonché ai limiti strutturali che il medesimo incontra. L'indagine viene condotta tenendo conto delle inevitabili connessioni sia con la libertà di circolazione dei dati, sia con la libertà di iniziativa economica e di impresa (di cui agli artt. 41 Cost. e 16 della Carta dei diritti fondamentali dell'UE), sia infine con la c.d. libertà informatica, nell'incontro dialettico tra principio personalistico e libertà economiche. L'indagine viene condotta tanto con riguardo all'ordinamento nazionale che a quello europeo e mette in risalto la necessità di rimeditare il bilanciamento tra il diritto alla protezione dei dati personali e il diritto a trattare dati personali nell'ambito dello svolgimento dell'attività di impresa, considerato quale situazione giuridica riconducibile nell'ambito dei diritti e delle libertà "fondamentali" dell'UE, tenendo conto del contributo della giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'UE e del nuovo assetto normativo delineato dal regolamento europeo. Una riflessione specifica viene condotta, nella prospettiva del bilanciamento, sul ruolo del c.d. "legittimo interesse", quale condizione di liceità del trattamento alternativa al consenso dell'interessato. Viene anche discussa e criticata la recente scelta del legislatore domestico di incidere sulla disciplina del legittimo interesse, con norme nazionali che si presentano incompatibili con le soluzioni delineate dal legislatore europeo. L'opera, per le sue caratteristiche e per i suoi contenuti, si presenta utile anche ad impostare il discorso sul coordinamento tra regolamento europeo e norme nazionali in tema di protezione dei dati personali, uscendo dalla logica restrittiva secondo cui il titolare del trattamento è visto pressoché esclusivamente come soggetto destinatario di obblighi di protezione a tutela dell'interessato, riconoscendogli anche il ruolo di soggetto titolare di specifiche prerogative soggettive attive, che interagiscono e si confrontano in maniera dialettica con le prerogative facenti capo all'interessato, in vista del raggiungimento delle legittime finalità del trattamento, perseguite nell'esercizio di libertà considerate "fondamentali" dall'ordinamento eurounitario.
I contratti a distanza nel codice del consumo e nella direttiva 2011/83/UE. Verso un codice europeo del consumo
Fabio Bravo
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2013
pagine: XVI-348
L'opera analizza in maniera dettagliata e organica la disciplina sui contratti a distanza contenuta nel codice del consumo, offrendo al contempo una lettura sistematica comparata con la nuova disciplina delineata nella direttiva 2011/83/UE (contenente la clausola di armonizzazione massima, che priva gli Stati membri, in sede di recepimento, della facoltà di operare scelte diverse da quelle indicate nel testo comunitario). L'opera si presenta utile non solo per approfondire l'analisi della disciplina attuale dei contratti a distanza e per cogliere l'evoluzione degli istituti, ma anche per analizzare compiutamente i tanti elementi di novità che la nuova disciplina presenta, tra i quali sono da annoverare: tipizzazione del contratto di vendita e del contratto di servizi in ambito europeo; introduzione di norme specifiche uniformi sul contratto di vendita (passaggio del rischio di perdita o danneggiamento dei beni; obbligo di consegna; etc.), che trascendono l'ambito applicativo dei contratti a distanza; armonizzazione e omogeneizzazione tra disciplina dei contratti a distanza e quella dei contratti negoziati fuori dei locali commerciali; modifiche alla disciplina degli obblighi informativi; contrattualizzazione ex lege delle informazioni precontrattuali; modifica della disciplina in materia di diritto di recesso e introduzione di moduli tipo; introduzione di nuove norme in materia di commercio elettronico e di contenuti digitali; modifiche alla disciplina sulle aste on-line; e così via.