Libri di Fabio Siviero
L'ultima stagione. Voci e memorie della civiltà contadina
Fabio Siviero
Libro: Copertina morbida
editore: Ronzani Editore
anno edizione: 2021
pagine: 200
La civiltà contadina non esiste più. Esistono appassionati custodi di oggetti d'epoca, case e stalle diroccate, musei rurali dedicati e gli ultimi testimoni di quella epopea. Ma nel corso del Novecento il mondo contadino, sacrificato sull'altare della patria della Grande Guerra, ha finito per subire l'incedere della civiltà industriale e consumistica del secondo dopoguerra. Una storia secolare che aveva saputo elaborare una cultura alternativa a quella colta, capace di dare un significato profondo al vivere e al morire, è ben presto superata in nome del progresso e della comodità. Dai "bò" al trattore, dalla stalla alla fabbrica, dalle case in pietra al cemento. La fretta di lasciarsi alle spalle un tempo di miseria e tribolazioni fa dimenticare quello che di buono la civiltà contadina aveva serbato per secoli. Il saggio è un omaggio all'ultimo contadino, a quei pochi che ancora si ostinano a rimanere legati al ciclo naturale delle stagioni, ai lavori nei campi, a regolare i mestieri in base alla luna.
El Cafè col bachetèlo. Una famiglia contadina nella Lessinia orientale tra Ottocento e Novecento. Con tre lettere inedite dal lager di Bolzano
Santina Siviero, Fabio Siviero
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice La Grafica
anno edizione: 2014
pagine: 144
Frutto di un lavoro di ricerca archivistica, contestualizzazione storico-sociale e racconti della memoria, la narrazione biografica e storica, - corredata da foto degli oggetti, dei luoghi e delle persone coinvolti nella storia, - si muove tra la vita quotidiana, i lavori, le guerre, la migrazione, l'alimentazione, la vita religiosa di una famiglia della Lessinia orientale. Presente in questa zona fin dal '600, il saggio ripercorre la storia della famiglia Siviero concentrandosi in particolare su due protagonisti che vivono tra l'Ottocento e il Novecento: Beniamino e il figlio Raffaele, entrambi morti nel 1945, uno a Vestenanova (Verona), l'altro a Dachau, nel campo di concentramento. Una microstoria familiare sullo sfondo della grande storia che ci consegna uno spaccato ricco di spunti linguistici, culturali e antropologici di una civiltà, quella contadina, in grado di impartirci una lezione di civiltà e umanità anche attraverso la memoria dei suoi ultimi testimoni.