Libri di Federica Moro
Il gatto rosso dell'abbazia. Viaggio nelle leggende dei Colli Euganei
Laura Pisanello
Libro: Libro in brossura
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 160
Laura Pisanello ha il dono del viaggio, essenziale e pieno di humour. Si affollano, in questo microcosmo euganeo, alberi parlanti, fate soavi, streghe buone e cattive, gnomi e tante altre creature magiche e curiose. Il libro si rivela come una guida che illumina con un itinerario inedito i magnifici Colli Euganei, mescolando fantasia e realtà quotidiana, invenzione e storia accaduta. Si inizia con l’apprendista stregone, che, sbarazzino, innalza i Colli dal nulla, e si finisce con il Petrarca ad Arquà, in un caleidoscopio che coinvolge, solo per fare degli esempi, il gatto rosso randagio che perlustra la celebre Abbazia benedettina di Praglia, la Dama azzurra del castello del Catajo, i folletti di Fonte Regina, la figura storica di Beatrice d’Este...
La pulce e altre storie della Carnia
Raffaella Cargnelutti
Libro: Libro in brossura
editore: Santi Quaranta
anno edizione: 2023
pagine: 184
I personaggi entrati nella cultura popolare friulana si muovono in un universo fantastico e immaginifico dentro il paesaggio incontaminato, aspro e selvaggio, della Carnia. Un libro che nasce dall’ascolto delle storie orali che si tramandano da generazioni, dalla ricerca delle tradizioni che la comunità carnica coltiva da secoli, dall’immaginario legato alle montagne, ai confini, all’acqua. Conosceremo l’Omenut di Marsins, le Agane, le Strias e i loro striamens, il Maruf, il Mazzarot, l’Omenut di Cjanal, i Salvans, i Pagans, l’orchessa Medassa, il Diaul, i Kinops, la Rugjea signora dei temporali, animali parlanti, fate bellissime e dannati inquieti, i dispettosi sbilfs e gli antichi gnomi delle miniere. Un libro per tutti, per fare un viaggio culturale, storico e sociale lungo le valli e i borghi della Carnia.
Gorizia capovolta
Roberto Covaz
Libro
editore: Bottega Errante Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 176
La città di frontiera, la Nizza austriaca, il salotto dell’Impero: tante definizioni hanno accompagnato Gorizia fino ai giorni nostri, ma nessuno ha ancora compreso quale possa essere il ruolo e il destino di questa città, spesso ferita dalla Storia, ma sempre ricchissima di fascino. Il rapporto tra sloveni e italiani, tra Nova Gorica e la città, tra la Prima guerra mondiale e il ruolo mitteleuropeo, tra occasioni mancate e ferite ancora aperte: una città sempre in bilico, in perenne contraddizione dove spesso sono i morti sepolti nel cimitero a raccontarci come sono effettivamente andate le cose.