Libri di Federico Vercellone
L'arte come prassi umana. Un'estetica
Georg W. Bertram
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2017
pagine: 182
Nella teoria e nella filosofia dell'arte si tende a sottolineare la differenza fra l'arte e le altre pratiche umane. In questo modo, si può perdere il senso profondo della pluralità delle arti e sottovalutare la portata dell'arte nell'ambito della forma di vita umana. Nella prospettiva teorica elaborata da Bertram, al contrario, l'arte si colloca in continuità con le altre pratiche umane, perché solo in riferimento a esse può acquisire la propria specifica potenzialità. Seguendo Bertram, saremo in grado di riconoscere in queste pagine una nuova impostazione nella definizione dell'arte: si tratta di comprendere la particolarità dell'arte nel contesto della prassi umana, ovvero di cogliere la natura essenziale del contributo che essa reca a questa prassi. L'arte, argomenta Bertram, non è semplicemente una pratica specifica, ma una forma specifica di prassi riflessiva, in quanto tale assai produttiva nell'ambito del rapporto dell'essere umano con il mondo. In ultima analisi, l'arte è una prassi di libertà.
Simboli della fine
Federico Vercellone
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2018
pagine: 143
Di che cosa ci parlano i Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer? Che cosa additano, se non il fallimento di una modernità che ha ormai perduto la sua energia di Età nuova per eccellenza? Edifici solidi e pericolanti ad un tempo, quelle torri sembrano riflettere un'ansia arcaica nel rimandarci l'immagine della nostra epoca, alle prese con la sua forza distruttiva, con il terrore che la dilania e la frustra. La molteplicità di immagini senza misura che oggi popola il mondo produce sconcerto e disorientamento, ma proprio in un tale semi-barbaro proliferare di immagini - sembra dirci Kiefer - possiamo scoprire la traccia di nuove risorse simboliche, o forse addirittura una chance di salvezza.
Cristalli di storicità. Saggi in onore di Remo Bodei
Libro
editore: Rosenberg & Sellier
anno edizione: 2019
pagine: 240
In questo libro, colleghi e amici di Remo Bodei ne ripercorrono l'opera filosofica restituendo un quadro articolato e affascinante che si presenta come una vera e propria introduzione al suo pensiero. Nei suoi numerosi libri, Remo Bodei non separa mai la dimensione storica dalla dimensione teoretica, e il suo pensiero si struttura in cristalli di storicità, ossia in "formazioni concettuali dovute al depositarsi e strutturarsi di eventi e idee nel tempo, che si modificano certo, ma secondo determinate modalità formali". Arricchisce il volume un'ampia e aggiornata bibliografia di Remo Bodei.
Berlino città mediterranea. Il richiamo del Sud
Horst Bredekamp
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2019
pagine: XVI-155
Berlino è famosa per essersi ogni volta radicalmente reinventata. È accaduto dopo l’ascesa a residenza reale prussiana, dopo l’unificazione dell’Impero, l’abdicazione del Kaiser, le devastazioni della Seconda guerra mondiale e la caduta del Muro. Una forte tradizione ha tuttavia orientato lo sviluppo architettonico della città in ogni epoca: lo sguardo rivolto all’arte dei Paesi mediterranei. Basta una passeggiata per scoprire i molti, sorprendenti parallelismi: dal castello barocco di Schlüter (Roma antica!) passando per il Forum Fridericianum e il teatro anatomico della scuola veterinaria (Palladio!), fino alla ricostruzione della Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche dopo il 1945 e all’ala progettata da Franco Stella per il castello riedificato. Horst Bredekamp mette in luce inedite analogie e scrive la storia di una passione mediterranea capace di plasmare uno scenario urbano inconfondibile, legato a doppio filo non solo con il potere e le sue rappresentazioni, ma anche con il desiderio e recondite speranze.
Immagini che curano. La psicoanalisi visiva di Sigmund Freud
Horst Bredekamp
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2025
pagine: 192
In Immagini che curano, Horst Bredekamp indaga il legame inedito tra arte e psicoanalisi che ha caratterizzato la vita e la pratica terapeutica di Sigmund Freud. Contrariamente all’idea diffusa di psicoanalisi come mero scambio verbale e alla sua presunta inclinazione aniconica, se non apertamente iconoclasta, Bredekamp dimostra come le immagini abbiano avuto un ruolo cruciale nel pensiero e nel metodo del suo fondatore. L’autore si concentra su due aspetti emblematici: da un lato, l’ossessione per il Mosè di Michelangelo, un’opera con cui Freud stabilì un profondo legame identificatorio e che lo spinse più volte a tornare a Roma; dall’altro, la sua vasta collezione di statuette e idoli in gran parte antichi, raccolti in anni di viaggi e disposti con cura nel suo studio, prima a Vienna e poi a Londra. Questi manufatti, lungi dall’essere semplici oggetti da ammirare nelle vetrine, svolgevano un ruolo attivo nell’indagine dell’inconscio, contribuendo a neutralizzare i fantasmi e i traumi sepolti nel profondo dei pazienti. Un libro che rivela la potenza terapeutica delle immagini e offre una nuova chiave di lettura per comprendere le origini del pensiero freudiano.
Dopo la morte dell'arte
Federico Vercellone
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2013
pagine: 161
La questione della morte dell'arte appassiona la riflessione filosofica e le pratiche artistiche da quasi due secoli. Fu Hegel il primo a rilevare che l'arte non costituisce e nemmeno può più rappresentare la verità e il centro di una cultura. La dichiarazione dell'ultimo dei filosofi ha suscitato un incendio indomabile, le cui fiamme divampano nel Novecento e lambiscono ancora il nostro tempo. Ma è davvero morta l'arte? Sì, ma solo se si danno per buoni i presupposti hegeliani, come fece anche Benedetto Croce dando avvio al dibattito novecentesco. Da allora il tema non ha smesso di impegnare artisti e pensatori, a partire dall'avanguardia storica per giungere sino alle teorie dell'arte contemporanee. Partendo da queste premesse, il libro riconsidera l'intera vicenda e sottolinea come il quadro sia oggi radicalmente mutato per l'impatto che sull'esperienza estetica ha prodotto l'avvento delle tecnologie digitali.
Storia dell'estetica moderna e contemporanea
Federico Vercellone, Alessandro Bertinetto, Gianluca Garelli
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 2003
pagine: 444
Morfologie del moderno. Saggi di ermeneutica dell'immagine
Federico Vercellone
Libro: Copertina morbida
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2006
pagine: 208
Qualora questo libro fosse davvero venuto a capo del problema fondamentale che esso si pone, s'intitolerebbe Ermeneutica e morfologia. S'intitola invece Morfologie del moderno a indicare la preoccupazione teorica principale che impegna questi saggi che vanno dal romanticismo a Nietzsche per venire ad alcuni momenti dell'estetica contemporanea. La tesi centrale è che l'ermeneutica, la moderna teoria filosofica dell'interpretazione sia sorta dalla fine traumatica della teleologia della natura, di una finalità ad essa intrinseca che si proponga anche come complessivo senso dell'essere. In questa prospettiva l'ermeneutica è volta alla costruzione del senso dopo che la sua evidenza è venuta meno.
Lineamenti di storia dell'estetica. La filosofia dell'arte da Kant al XXI secolo
Federico Vercellone, Alessandro Bertinetto, Gianluca Garelli
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 290
Il volume ricostruisce la vicenda storica dell'estetica moderna a partire dalla sua origine come "filosofia dell'arte", dal pensiero tardosettecentesco fino ai più recenti sviluppi in ambito analitico e continentale. Grazie al costante confronto che vi viene stabilito fra l'estetica e le altre scienze (umane e naturali), gli autori si propongono anche di ripensare le questioni cruciali della disciplina: la determinazione dell'oggetto estetico, la definizione del bello al di là dei confini dell'arte, il rapporto tra percezione e rappresentazione artistica e così via. Si tratta dunque di uno strumento di studio rivolto non soltanto agli studenti dei corsi di laurea che prevedono l'insegnamento dell'estetica, ma anche a chiunque voglia confrontarsi con i diversi modi in cui la modernità ha pensato in termini filosofici il fenomeno dell'arte.
Oltre la bellezza
Federico Vercellone
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2008
pagine: 204
C'è un ideale di bellezza tipicamente novecentesco? O è vero piuttosto che il Novecento è il secolo nel quale la bellezza non c'è, se non nelle forme grottesche e inautentiche del kitsch? In realtà il declino della bellezza comincia ben prima del secolo scorso, addirittura alla fine del Settecento, in ambito romantico. Da allora in poi la bellezza possiederà un valore evocativo, che la conduce a incombere sul panorama con tutta la potenza di chi manca. Il volume ripercorre la vicenda dell'ideale estetico dal suo tramonto in età romantica ("Mai il bello", ebbe a dichiarare Schlegel), attraverso la crisi otto-novecentesca sancita da Nietzsche e Spengler e fino alla sua rinascita con Andy Warhol e la pop art, quando la bellezza torna a proporsi, sia pure ironicamente, quale misura dell'essere e del mondo.
Pensare per immagini. Tra scienza e arte
Olaf Breidbach, Federico Vercellone
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2010
pagine: 154
Da sempre, l'uomo pensa per immagini. Ma l'approccio visuale manifesta oggi una sua particolare attualità. Viviamo infatti in una cultura che dall'immagine è intensamente dominata. Di fronte al riaffacciarsi della potenza della rappresentazione iconica, che già l'antichità aveva conosciuto e talvolta condannato come idolatria, rimessa in contatto con la sua portata conoscitiva ma anche con la sua natura ingannatrice, la cultura contemporanea ha fatto propria la sfida dell'immagine creando un nuovo universo scientifico, guello degli "studi visuali", che questo libro indaga secondo una prospettiva inedita, attenta all'intersezione fra i tradizionali domini dell'estetica e il mondo delle scienze. La presenza dell'immagine non è infatti confinata all'arte. E non si estende solo alla pubblicità e al design, ma include anche la scienza e la tecnica (si pensi per esempio al significato dell'immagine nell'ambito della diagnostica medica). Anche nel caso della conoscenza scientifica, come già nell'arte, si impongono stili della visione. Apprendendo che spesso conosciamo il mondo attraverso l'immagine, diveniamo edotti della natura storica del nostro modo di vedere e di intuire. E comprendiamo come, nel succedersi degli stili della visione, si avvicendano i mondi culturali.
Le ragioni della forma
Federico Vercellone
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2010
pagine: 134
Sono molte le "ragioni della forma" che si sostengono in questo libro, a partire dal romanticismo tedesco per venire sino alla crisi novecentesca della bellezza. La possibilità di un'intelligenza che tragga le proprie risorse dall'intuizione e dalle forme naturali, che si misuri alla pari con quella concettuale, percorre la tradizione filosofica e artistica da Goethe a Spengler. Ma essa va poi incontro a un declino apparentemente inevitabile nel Novecento maturo. Tuttavia l'idea di una ragione meno invadente e arrembante, più attenta ai luoghi e ai contesti sembra riaffacciarsi oggi, per esempio nella ricerca biologica e nei visual studies, e fornire il modello di una razionalità meno violenta, più attenta all'ecosistema, più favorevole alla natura, rivolta infine a una più matura abitazione dell'uomo nel mondo.