Libri di Fiammetta Cirilli
Assemblatz
Fiammetta Cirilli
Libro: Libro in brossura
editore: Zona
anno edizione: 2020
pagine: 40
«In [assemblatz] di Fiammetta Cirilli i testi si accampano, esplosi e scarnificati, sulla pagina, nella forma del frammento sospeso tra prosa e verso, dissimulando il ritmo nella materia spigolosa delle sillabe e delle catene sintattiche spezzate, per dare conto del brusco interrompersi del senso, mentre lo si cerca, ma anche per radunare il caos: assemblatz, appunto. Un lemma che dalla tradizione trobadorica potremmo tradurre come "assemblato, unito" ma anche "intuìto", e che in questa raccolta funziona come una formula ripetuta per suscitare la parola (è infatti l'attesa della sua comparsa, nella figlia piccola; o l'osservazione della forma che prende o non prende, la lingua, tra gli allievi di una scuola); assemblatz è soprattutto un'ecolalia con cui si evoca, tra reticenza e ridondanza, scopo e gioco, l'apparizione primaria del linguaggio». Sara Ventroni - «Se riteniamo che la poesia, per dirsi tale, debba provocare emozioni dall'interno della lingua, e al di là, superando i confini dell'uso razionale del linguaggio, in leopardiano accrescimento di vitalità, questo [assemblatz] di Fiammetta Cirilli, vincitrice della quinta edizione del premio nazionale Elio Pagliarani, sezione inediti, rende del tutto ininfluente la discussione sulla permeabilità del confine fra prosa e poesia: il colpo al cuore suscitato dalla lettura ci avverte che siamo di fronte a un'opera di poesia, necessitata e necessitante, opera "politica" giacché tocca, con la scrittura, uno dei punti dolenti nella carne viva della nostra contemporaneità». (Cetta Petrollo)
Dolores Prato, il libro «impossibile». «Giù la piazza non c'è nessuno» attraverso le carte dell'archivio contemporaneo Bonsanti
Fiammetta Cirilli
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2019
pagine: 192
La lettura dei materiali provenienti dagli stratificati e pluridecennali laboratori di scrittura di Dolores Prato, oggi conservati presso l'Archivio Contemporaneo Bonsanti di Firenze, consentono di indagare alcuni nuclei narrativi importanti di "Giù la piazza non c'è nessuno", permettendo di risalire all'indietro nel tempo, dai primi progetti e abbozzi di romanzi dedicati all'infanzia, alle opere, ancora in parte inedite, della maturità dell'autrice. Al contempo, gettano luce sulle peculiarità e sulle costanti di un progetto di scrittura autobiografica ponderosissimo, benché letteralmente 'impossibile' da portare a compimento, di cui il libro su Treia doveva costituire appunto il tassello iniziale.