Libri di Flavio Dalla Vecchia
Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico. Volume Vol. 1
John P. Meier
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 2001
pagine: 472
Il testo affronta il più grande enigma della ricerca religiosa moderna: chi era Gesù? Questo libro rappresenta il primo tentativo esauriente di un biblista cattolico americano di trattare in maniera rigorosamente scientifica il “Gesù storico”. Per “Gesù storico”, Meier intende il Gesù che possiamo recuperare o ricostruire usando gli strumenti della moderna ricerca storica. Considerato lo stato frammentario delle fonti e la natura indiretta degli argomenti, il ritratto che ne deriva è incompleto e talvolta congetturale. Eppure, sostiene l’Autore, qualcosa si guadagna. L’“affermazione unanime” che emerge è aperta all’indagine ed al dibattito di tutte le parti interessate in eguale misura – cattolici, protestanti, ebrei, credenti e agnostici. Può servire come terreno comune per il dialogo ecumenico e per l’ulteriore ricerca. Tra le questioni difficili che Meier affronta nel primo volume: il concepimento di Gesù fu verginale? Ebbe fratelli o sorelle? Si sposò o fu celibe? Era illetterato? conobbe l’ebraico ed il greco come l’aramaico? Il resoconto sobrio e ben ponderato di Meier sulla vita di Gesù è quanto meno sorprendente, come se quasi duemila anni più tardi considerassimo per la prima volta Gesù nel modo in cui devono averlo considerato i suoi contemporanei – “un ebreo marginale” – con tutte le implicazioni e le questioni sollevate da questo titolo deliberatamente provocatorio.
Un Dio da raccontare
Ermenegildo Manicardi, Jean-Louis Ska, Flavio Dalla Vecchia
Libro: Libro in brossura
editore: San Lorenzo
anno edizione: 2020
pagine: 140
Il volume fornisce – attraverso un lavoro di esegesi scientifico e approfondito, e tuttavia ben comprensibile per ogni tipo di lettore – un quadro di come sia affrontato il problema e delle problematiche del racconto biblico. Per l'Antico Testamento l'analisi ha affrontato la storia di Giuseppe (Gen 37-50), il quale deve vivere tante situazioni anche molto dolorose. Alla fine Giuseppe loda Dio (che mai interviene direttamente nel racconto), perché grazie a tutto ciò che gli è accaduto egli può salvare la sua famiglia. Il libro di Giuditta inscena lo scontro tra due divinità: il Dio di Israele e il re Nabucodonosor, la cui adorazione è incompatibile con Dio. Alla fine, Israele ottiene la vittoria per mano di una donna, Giuditta, la quale – sola – si mostra saggia e timorata di Dio. Per il Nuovo Testamento si è visto che, all'inizio, viene proclamata la fede nella risurrezione del Cristo. I racconti nascono in seguito, per mostrare meglio il grande dono di fatto da Dio, con la evidenza che ogni evangelista sottolinea aspetti diversi, a seconda della propria visione teologica.
Nuovo grande commentario biblico
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 2014
pagine: 1982
Il Nuovo Grande Commentario Biblico riesce a sintetizzare i risultati della moderna scienza biblica con rigore e chiarezza. L’opera è destinata a fare il punto sulla ricerca biblica di inizio millennio, offrendo ai lettori e alle lettrici quasi una Bibbia 2000: per l’autorità degli esegeti e degli studiosi coinvolti, per la molteplicità dei dati sintetizzati, per la completezza dell’informazione, per l’aggiornata bibliografia utilizzata. Il Nuovo Grande Commentario Biblico consente di esaminare il contenuto storico, letterario, scientifico e religioso delle Scritture, dischiudendo insieme la varietà delle interpretazioni in atto all’interno della comunità degli studiosi di scienze bibliche. Per l’edizione italiana, le indicazioni bibliografiche sono state riviste, sia indicando le versioni italiane degli studi citati nell’originale inglese, sia aggiungendo numerosi titoli di importanti libri e articoli in lingua italiana.
Storia di Dio, storie di Israele. Introduzione ai libri storici
Flavio Dalla Vecchia
Libro
editore: Editrice Elledici
anno edizione: 2015
pagine: 368
Terzo volume della collana Graphé, che si propone come corso completo di studi biblici di base. Ogni volume presenta in modo chiaro il quadro complessivo di riferimento per le singole sezioni bibliche, proponendo lo stato attuale della ricerca. Questo volume tratta i libri che vanno da Giosuè a 2 Re, i due libri delle Cronache, quelli di Esdra, Neemia, Rut, Ester, Tobia, Giuditta e i due libri dei Maccabei.
Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico. Volume Vol. 2
John P. Meier
Libro: Libro in brossura
editore: Queriniana
anno edizione: 2002
pagine: 1344
In questo secondo volume della ricerca di J.P. Meier si approfondisce il tentativo di dare una risposta al più grande enigma della ricerca religiosa moderna: chi era Gesù? L'autore mette a sfondo di queste pagine un immaginario incontro tra un cattolico, un protestante, un ebreo e un agnostico, che si ritrovano per elaborare un documento comune su chi fosse Gesù di Nazaret e su che cosa abbia significato. Un ebreo marginale è ciò che secondo Meier quel documento rivelerebbe. Il primo volume termina con la figura di Gesù ormai prossimo alla maturità. In questo secondo volume, l'autore prende in esame le parole e le opere di Gesù durante il suo ministero pubblico. Dall'analisi attenta che Meier consacra al suo mèntore, al suo messaggio e ai suoi miracoli emerge un ritratto veramente vivo di Gesù. Il secondo volume risolve il dibattito aperto da tempo sul rapporto tra Gesù e il suo mèntore, Giovanni Battista. Si giunge alla conclusione che Giovanni ha esercitato un particolare influsso su Gesù: «In un certo senso, Gesù non fu mai senza Giovanni». Il ministero profetico di Giovanni, il suo messaggio di penitenza, il monito di un imminente giudizio e il rito del battesimo sono confluiti nel ministero stesso di Gesù. L'annuncio della fine dei tempi da parte del Battista continuò decisamente a formare in Gesù la convinzione che Dio stava venendo a salvare il suo popolo. La profonda analisi condotta sui vangeli mostra che la proclamazione del 'regno di Dio' da parte di Gesù andava oltre la minaccia del giudizio, fino alla promessa che tale regno, regno di salvezza e guarigione, era vicino. L'autore confuta il moderno scetticismo, sostenendo in modo persuasivo che la tradizione sui miracoli di Gesù, analizzata in base a criteri storici, non fu inventata dalla chiesa primitiva. Al contrario, tale tradizione risale allo stesso Gesù storico: «Se la tradizione dei miracoli deve essere rigettata in toto perché non storica, allora lo stesso dovrebbe valere per ogni altra tradizione nei vangeli». Contraddicendo altri studiosi, questo libro mostra che Gesù operava come un taumaturgo, non come un 'mago', poiché i miracoli di Gesù avevano lo scopo di «condurre le persone alla fede, al pentimento e al discepolato».
Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico. Volume Vol. 3
John P. Meier
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 2003
pagine: 736
Compagni e antagonisti costituisce il terzo volume dell’opera monumentale del biblista cattolico nordamericano John Meier, Un Ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico, che rappresenta una trattazione dettagliata e critica di tutte le principali questioni che ruotano attorno al tema del Gesù storico. Il primo volume ha esposto il metodo da utilizzare nel perseguire una ricerca critica sul Gesù storico e ha delineato il background culturale, politico e familiare di Gesù. Il secondo volume si è focalizzato su Giovanni il Battista, sul messaggio di Gesù del Regno di Dio, e sugli atti straordinari e sorprendenti di Gesù, ritenuti miracoli da lui stesso e dai suoi seguaci. Il terzo volume allarga la luce dei riflettori dallo stesso Gesù ai vari gruppi attorno a lui, che includono i suoi seguaci (le folle, i discepoli, il circolo dei Dodici), e i suoi antagonisti (i farisei, i sadducei, gli esseni e i qumraniti, i samaritani, gli scribi, gli erodiani e gli zeloti). In questo processo emergono importanti approfondimenti su come Gesù disegnò il suo ministero. Contrariamente ad una certa idea diffusa, secondo la quale egli sarebbe stato una specie di filosofo egualitario, affine alla scuola cinica, e con nessun interesse per le strutture, Gesù fornì chiaramente forme e struttura al suo movimento. I suoi seguaci constavano approssimativamente di tre circoli concentrici. Nel circolo esterno vi erano le folle curiose che andavano e venivano. Nel circolo mediano vi erano i discepoli che Gesù stesso scelse per condividere con loro i suoi viaggi. Il circolo più interno era costituito dai Dodici, e cioè i dodici discepoli che Gesù scelse a simboleggiare e iniziare il grande processo della riunione delle dodici tribù di Israele alla fine dei tempi. Gesù si assicurò che i discepoli che facevano parte del suo movimento si distinguessero per un comportamento e per una preghiera caratteristici. Il suo movimento era tutt’altro che un’amorfa massa egualitaria. Una delle ragioni per cui Gesù era così intento a creare strutture e segni di identità fu che egli era consapevolmente in competizione con movimenti rivali di tipo religioso e politico, tutti contendenti tra loro per ottenere influenza nell’ambito della società.
Commentario al Nuovo Testamento. Volume Vol. 1
Klaus Berger
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 2014
pagine: 656
Un articolato commentario a tutti gli scritti del Nuovo Testamento ad opera di un solo autore, il biblista tedesco Klaus Berger, uno dei massimi specialisti in campo internazionale. Nell’avvicinare ciascuno scritto vengono brevemente affrontate e discusse le principali questioni introduttive: quando ha avuto origine, chi l’ha redatto, a quali destinatari è rivolto, a partire da quali contesti storici e sociali si è sviluppato, qual è il suo profilo teologico, in quale regione dell’impero romano si è diffuso inizialmente. Prende poi avvio il commento vero e proprio di ciascun brano: il lettore viene condotto a scoprire man mano le linee di pensiero e le affermazioni teologiche salienti del testo. Quando si incontrano punti difficili o particolarmente discussi, la spiegazione si fa più dettagliata, versetto per versetto. L’opera di Berger ha svariati tratti di originalità: l’esegeta si serve, oltre che dei ben noti metodi storico-critici, della cosiddetta “critica della composizione” (ossia, guardando alla specifica disposizione dei temi e dei materiali, si chiede: quale concezione teologica traspare?). Berger assume poi il giudaismo dell’epoca quale contesto per tutte le teologie neotestamentarie, come loro più vasto sfondo storico-religioso. Nell’interpretazione, fa altresì ricorso a scritti pagani, a testi apocrifi, alla letteratura extracanonica della chiesa primitiva e alle antiche liturgie cristiane (illuminanti “testi paralleli”, che hanno funzione costruttiva). Infine, andando a fornire una datazione nuova degli scritti protocristiani, rispetto all’esegesi tradizionale, l’autore propone in realtà al lettore nuovi spunti di riflessione. Un’opera esegetica che, lontana da una rigidità freddamente tecnica, sarà apprezzata per la concretezza spirituale e la profondità dei riferimenti al vissuto.
Commentario al Nuovo Testamento. Volume Vol. 2
Klaus Berger
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Queriniana
anno edizione: 2015
pagine: 752
Un articolato commentario a tutti gli scritti del Nuovo Testamento ad opera di un solo autore, il biblista tedesco Klaus Berger, uno dei massimi specialisti in campo internazionale. Nell’avvicinare ciascuno scritto vengono brevemente affrontate e discusse le principali questioni introduttive: quando ha avuto origine, chi l’ha redatto, a quali destinatari è rivolto, a partire da quali contesti storici e sociali si è sviluppato, qual è il suo profilo teologico, in quale regione dell’impero romano si è diffuso inizialmente. Prende poi avvio il commento vero e proprio di ciascun brano: il lettore viene condotto a scoprire man mano le linee di pensiero e le affermazioni teologiche salienti del testo. Quando si incontrano punti difficili o particolarmente discussi, la spiegazione si fa più dettagliata, versetto per versetto. L’opera di Berger ha svariati tratti di originalità: l’esegeta si serve, oltre che dei ben noti metodi storico-critici, della cosiddetta “critica della composizione” (ossia, guardando alla specifica disposizione dei temi e dei materiali, si chiede: quale concezione teologica traspare?). Berger assume poi il giudaismo dell’epoca quale contesto per tutte le teologie neotestamentarie, come loro più vasto sfondo storico-religioso. Nell’interpretazione, fa altresì ricorso a scritti pagani, a testi apocrifi, alla letteratura extracanonica della chiesa primitiva e alle antiche liturgie cristiane (illuminanti “testi paralleli”, che hanno funzione costruttiva). Infine, andando a fornire una datazione nuova degli scritti protocristiani, rispetto all’esegesi tradizionale, l’autore propone in realtà al lettore nuovi spunti di riflessione. Un’opera esegetica che, lontana da una rigidità freddamente tecnica, sarà apprezzata per la concretezza spirituale e la profondità dei riferimenti al vissuto.
Septuaginta. La Bibbia di ebrei e cristiani
Natalio Fernández Marcos
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2025
pagine: 112
"Viene spontanea la domanda: perché mai dedicare energie allo studio di una traduzione della Bibbia, quella greca, se abbiamo l'originale ebraico? In effetti, la Bibbia dei Settanta, spesso oggi chiamata semplicemente la Settanta, non è che la Bibbia tradotta in greco a partire dal III sec. a.C. e in uso presso tutti quegli ebrei stabilitisi nel mondo occidentale che ormai non conoscevano più l'ebraico: sembra, dunque, una delle tante traduzioni, sia pure la più antica. In realtà, le cose non stanno proprio così: fra il testo ebraico trasmesso dalla tradizione manoscritta medievale e il testo greco ci sono differenze che hanno resistito a ogni sforzo di essere spiegate come derivanti da libertà o ignoranza dei traduttori. La Settanta è il testimone di un testo ebraico scomparso dalla tradizione e diverso da quello trasmesso come canonico. Così la Settanta ci porta dall'ambiente cristiano ed ebraico alessandrino dentro il cuore della cultura ebraica precristiana. Quale ambiente palestinese tramandava una Scrittura diversa da quella diventata canonica? Natalio Fernández Marcos con grande chiarezza traccia il quadro attuale della ricerca e apre lo sguardo su prospettive che toccano la nostra stessa cultura cristiana di oggi." (Paolo Sacchi)
Ricerche storico-bibliche (2016). Volume Vol. 1/2
Libro
editore: EDB
anno edizione: 2016
pagine: 480
Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico. Volume Vol. 5
John P. Meier
Libro: Libro in brossura
editore: Queriniana
anno edizione: 2017
pagine: 456
Facendo progredire il suo magistrale lavoro alla ricerca del Gesù storico, Meier affronta in questo attesissimo volume il tema controverso delle parabole. E lo fa con lo stesso rigore e la stessa penetrazione che hanno guadagnato ai suoi testi precedenti l’elogio della critica e il successo del pubblico. Dei quattro enigmi fondamentali che Meier ha individuato – l’atteggiamento di Gesù verso la Legge, il suo uso delle parabole, il modo in cui descriveva se stesso, i suoi ultimi giorni a Gerusalemme – questo volume affronta quindi di petto il secondo tema, ingaggiando un vero e proprio corpo a corpo. In genere gli esegeti operano in base al presupposto che le parabole narrate nei vangeli possano essere sostanzialmente attribuite al Gesù storico. Il volume di Meier mette in discussione questo consenso generalizzato. Sostiene infatti che nessun criterio di storicità può fornire ragioni convincenti per assicurare che una determinata parabola abbia avuto origine sulle labbra del Gesù storico. Noi non disponiamo cioè di argomenti fortemente positivi a favore della storicità delle parabole (il che non dimostra automaticamente che non siano autentiche!). Per Meier, alla fine, solo quattro parabole – quella del Granello di Senape, quella dei Vignaioli Malvagi, quella dei Talenti e quella del Grande Banchetto – possono rivendicare validamente la propria autenticità ed essere attribuite al Gesù storico con sufficiente certezza.
Un ebreo marginale. Ripensare il Gesù storico. Volume Vol. 4
John P. Meier
Libro: Libro in brossura
editore: Queriniana
anno edizione: 2018
pagine: 760
Un tema decisivo per ripensare il Gesù storico: i suoi insegnamenti sulla Legge di Mosè e sull'etica, e di conseguenza la sua presa di posizione su questioni fondamentali quali il divorzio, i giuramenti, il sabato, le regole di purità, e naturalmente sul comandamento dell'amore. Meier affronta la tematica da vero maestro, con lo stesso rigore dimostrato nei tre precedenti volumi.