Libri di Francesca Somenzari
Da «Der Ruf» al Gruppo 47. La politica americana di denazificazione e gli intellettuali tedeschi del dopoguerra
Francesca Somenzari
Libro: Libro in brossura
editore: Seb27
anno edizione: 2017
pagine: 76
Il Gruppo 47 è il più noto movimento culturale e letterario della Germania del secondo dopoguerra; intorno a esso gravitano, dal 1947 al 1967, i nomi più importanti dell’intellighenzia tedesca, tra cui Heinrich Böll, Martin Walser, Günter Grass, Marcel Reich-Ranicki, Paul Celan, Ingeborg Bachman, Ilse Aichinger, Günter Eich, Walter Jens, Peter Weiss, Nicolaus Sombart, Peter Handke, Peter Bichsel, Alfred Andersch, Hans Werner Richter… Nella Monaco occupata dal governo militare del generale Lucius Clay, questo gruppo di intellettuali e scrittori rivendica un percorso autonomo per il proprio paese e rigetta l’assunto della “colpa collettiva”, ritenendolo non adatto a classificare la popolazione tedesca nel suo complesso. Se su tale cenacolo molto è già stato scritto, sulla fase che ne precede la nascita lo stato dell’arte si presenta alquanto deficitario: alle origini di questo movimento, vi è da un lato il programma di 'reeducation' e 'democratization' che gli Americani hanno intrapreso nei confronti dei vinti – prima in Rhode Island e poi in Baviera –, dall’altro l’esperienza editoriale di “Der Ruf”, giornale pubblicato prima negli Stati Uniti e poi nella zona di occupazione americana.
8 settembre 1943. Gli Stati Uniti e i prigionieri italiani
Francesca Somenzari
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2013
pagine: 236
L'opera - che si è avvalsa della documentazione dello Stato Maggiore dell'Esercito, del Ministero Affari Esteri, dell'Archivio Segreto Vaticano e dei National Archives - ricostruisce la vicenda dei prigionieri italiani negli Stati Uniti, dopo l'8 settembre 1943, analizzando l'azione dell'Alto Commissario, Pietro Gazzera, e ripercorrendo le diverse tappe delle trattative italo-americane alla luce di una specifica prospettiva: i tentativi di ricostruzione del nostro esercito all'indomani dell'armistizio. Questo aspetto, mai preso in considerazione negli studi precedenti, è la "chiave di volta" che aiuta a comprendere alcune scelte controverse del governo Badoglio in materia di prigionieri.