Libri di Franco Giannantoni
«Gianna» e «Neri»: vita e morte di due partigiani comunisti. Storia di un «tradimento» tra la fucilazione di Mussolini e l'oro di Dongo
Franco Giannantoni
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2019
pagine: 692
Storia di un «tradimento» tra la fucilazione di Mussolini e l’oro di Dongo. L’omicidio di due partigiani comunisti, la morte di Mussolini, l’oro di Dongo: una delle pagine più oscure della storia della Resistenza. Fondatore della 52a Brigata partigiana «il capitano Neri» è un comunista da sempre sospetto alle gerarchie del Pci milanese e al Comando regionale delle Divisioni Garibaldi. Arrestato dalla Brigata Nera sul lago di Como nel gennaio del 1945 con Giuseppina Tuissi, la staffetta «Gianna», riesce a fuggire ma, accusato di tradimento, viene condannato a morte con la compagna di lotta da un tribunale partigiano. Reintegrato nella «sua» brigata, è fra i protagonisti della cattura e della morte di Mussolini, sventa il tentativo di consegnare il Duce agli Alleati, cura l’inventario del «tesoro» di Dongo, è testimone infine della decisione di Pietro Terzi «Francesco», commissario di guerra del Pci, di fucilare Mussolini e la Petacci. I due cadono a Giulino di Mezzegra per mano di Michele Moretti «Pietro Gatti», di Walter Audisio «colonnello Valerio» e di Luigi Canali che esploderà i due colpi di grazia. Il 7 maggio 1945 «il capitano Neri» scompare a Como: ucciso perché conosceva troppi fatti scomodi o perché in dissenso con i vertici del Pci? «Gianna» ne seguirà la sorte un mese dopo. (Con inserimento fotografico)
Il camoscio delle cinque valli. L'impresa di Pippo Platinetti, un partigiano «garibaldino»
Franco Giannantoni, Carlo Meazza
Libro: Copertina morbida
editore: Grossi
anno edizione: 2018
pagine: 60
La straordinaria impresa di Giuseppe (Pippo) Platinetti, che alla caduta nell'ottobre 1944 della Repubblica dell'Ossola non si rifugiò in Svizzera come migliaia di italiani, ma, con una marcia solitaria di oltre un mese, fra le montagne della Valdivedro, della Val Bognanco, della Val Antrona, della Valle Anzasca, raggiunse l'amata Valsesia per riprendere la lotta contro i nazifascisti.
Gli Ossola: Franco Luigi Aldo. Le storie, le fotografie, i documenti di tre fratelli che hanno onorato lo sport
Franco Giannantoni, Flavio Vanetti, Franco jr. Ossola
Libro: Libro in brossura
editore: Macchione Editore
anno edizione: 2016
pagine: 240
Il libro racconta la storia di tre atleti formidabili che hanno lasciato una traccia profonda nel costume dello sport nazionale. Il pallone è il protagonista assoluto. Adoperato con i piedi o con le mani, entrambi fatati, dalla genia degli Ossola, figli di orafi, nati a Varese. Palloni diversi in epoche fra loro lontane. Quello di cuoio robusto con valvola per l'aria e la cucitura a stringa aveva stregato fin da ragazzino Franco, il primogenito, classe 1921, attaccante biancorosso, ingaggiato sul finire degli anni '30dal Torino, lo squadrone granata dei sette scudetti, scomparso nel cielo di Superga il 4maggio 1949. A Luigi, "il Cicci", il secondogenito, classe 1938, toccarono in sorte ben due palloni nell'arco di una ventina d'anni in cui è racchiusa la sua carriera. Per primo, quello della pallacanestro, con la maglia della Robur et Fides e poi della Prealpi. Un decennio dopo quello del calcio, vestendo i colori della Vestes, del Varese, della Roma, del Mantova. Il pallone di Aldo "l'Aldino", il terzogenito (1945), era quello vellutato come una piuma del moderno basket di cui diventò, partendo dalla stessa Robur et Fides del "Cicci", un asso insuperabile.
La bicicletta nella resistenza. Storie partigiane
Franco Giannantoni, Ibio Paolucci
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2016
pagine: 190
La bicicletta nella Resistenza. Che significa proprio questo: il ruolo sovversivo che la bicicletta ha avuto dopo la guerra e prima della Liberazione. Gli autori prima raccontano dei vari tentativi della repressione di mettere al bando questo pericoloso strumento a cominciare da Bava Beccaris, lo seguono attraverso l'inizio del Novecento con la nascita dei Ciclisti rossi nella Imola anarco-socialista di Andrea Costa e all'associazionismo politico-sportivo fino ad arrivare ai seicento giorni della Resistenza quando diventava di volta in volta mezzo per colpire e fuggire, trasportare ordigni, documenti (come quelli nella canna della bici di Gino Bartali), stampa clandestina, rapporti e ordini tra le brigate partigiane, coordinare scioperi o agitazioni. Quindi raccolgono le testimonianze dei protagonisti tra i quali Gillo Pontecorvo, Bruno Trentin, Renato Morandi.
I giorni della speranza e del castigo. Varese 25 aprile 1945
Franco Giannantoni
Libro: Copertina rigida
editore: Emme effe
anno edizione: 2013
pagine: 664
La resistenza più lunga. Lotta partigiana e difesa degli impianti idroelettrici in Valtellina: 1943-1945
Marco Fini, Franco Giannantoni
Libro: Libro in brossura
editore: SugarCo
anno edizione: 2008
pagine: 562
La Resistenza in Valtellina ebbe due volti, espressione di quella contraddizione ideologica e militare che si manifestò spesso in Italia nel corso della lotta partigiana contro i nazifascisti. La Resistenza in bassa valle fu largamente egemonizzata dal Partito comunista, legata al modello sovietico e stalinista, votata ad una lotta aspra contro i nemici esterni (i nazifascisti) e interni (i dissidenti e i liberali), spavalda in battaglia quanto arretrata nella cultura politica e nella strategia generale. Un'esperienza importata in Valtellina da uomini ideologicamente estranei alle tradizioni politico-culturali locali. L'altra resistenza, quella dell'alta valle, fu, al contrario, articolata e contraddittoria nelle sue componenti.
Varese, i luoghi della memoria
Franco Giannantoni
Libro: Libro rilegato
editore: Arterigere-Chiarotto Editore
anno edizione: 2013
pagine: 64
La fine. Gli ultimi giorni di Benito Mussolini nei documenti dei servizi segreti americani (1945-1946)
Giorgio Cavalleri, Franco Giannantoni, Mario José Cereghino
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2009
pagine: 280
28 aprile 1945: Benito Mussolini e Claretta Petacci vengono fucilati a Giulino di Mezzegra. Il giorno dopo i loro corpi sono esposti a Milano, in piazzale Loreto. La morte di Mussolini chiude tragicamente il ventennio fascista e segna al tempo stesso la fine di una gigantesca caccia all'uomo. Sono in molti a voler catturare il duce, primi tra tutti gli americani. Bruciati dall'azione dei partigiani comunisti, i servizi segreti statunitensi vogliono capire perché il loro piano è fallito e affidano le indagini a uno dei loro più abili agenti. Questo saggio presenta il suo rapporto, a lungo sepolto negli archivi della CIA.