Libri di François Jullien
Quella strana idea di bello
François Jullien
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2012
pagine: 184
"Bello" è un termine che possiede un'ampia gamma di usi. Può esprimere ciò che riconosciamo piacevole ai sensi ("una bella canzone") o ciò che suscita ammirazione e soddisfazione ("una bella serata"). Come sostantivo, "il bello" designa invece il concetto astratto, la specificità stessa della bellezza. Se però andiamo oltre il senso comune occidentale, scopriamo che lo stesso non vale dappertutto. La cultura cinese, per esempio, non distingue fra l'attributo concreto e il valore astratto e, anzi, ha finito per importare la nostra idea di bello solo alla fine dell'Ottocento, proprio quando in Occidente se ne decretava la morte. Da questo decisivo scarto linguistico Jullien prende le mosse per condurre una raffinata riflessione sui limiti e sul valore relativo delle categorie di pensiero più radicate.
Risorse del cristianesimo. Ma senza passare per la via della fede
François Jullien
Libro: Copertina morbida
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2019
pagine: 128
Un filosofo ateo di fronte a una religione in crisi: che cosa ne rimane oggi? Il cristianesimo è finito? Oggi viene spesso usato per contrapporre identità culturali e nazionali più che vissuto come esperienza integrale. Ma di certo non è finita la sua eredità né, sostiene François Jullien - va sottolineato ateo - il contributo che ha dato e, soprattutto, può dare al pensiero e all'esistenza. In questo senso, il cristianesimo è una fonte viva di "risorse", di ricchezze da mettere a frutto, che l'autore individua mediante una lettura originale, affascinante, spregiudicata del Vangelo di Giovanni. In questo Vangelo, infatti, viene per la prima volta concepita la possibilità di un evento del tutto nuovo, inaudito, completamente privo di legami con quanto lo precede, che può cambiare l'esistenza e la storia in maniera radicale; e qui viene fatta una distinzione tra vita come mero processo biologico e vita autentica, vita zampillante e sovrabbondante, vita intesa come sviluppo ed espansione delle possibilità e delle consapevolezze: una distinzione che non cessa di risuonare ancora oggi (la "crescita personale" non ne è altro che l'estrema e degradata propaggine). Sulla base di queste e altre decisive osservazioni, Jullien compone un libro capace di rendere accessibile, sia ai credenti sia ai non credenti, un nuovo punto di vista sul cristianesimo; di restituire, a due millenni di distanza, la forza originaria di un testo che continua ad orientare le nostre vite.
L'apparizione dell'altro. Lo scarto e l'incontro
François Jullien
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2020
pagine: 176
Se c'è qualcosa che accomuna tutti i giorni di una vita è la ricerca di qualcosa che manca. Esiste un desiderio, un impulso che ci spinge a riempire una lacuna che fa parte di noi. Quello che la nostra natura ci invita a cercare imbattendoci nell'inquietudine e nell'insoddisfazione di mille vicoli ciechi è l'altro. Non dobbiamo però aspettarci di trovarlo laggiù da qualche parte, come se fosse un fantasma lontano: in questo modo il pensiero si attorciglia su se stesso e non trova nulla. Cade nell'inganno della lingua, che produce senso creando opposizioni. E l'opposto, spiega François Jullien, “non è più l'altro, in quanto non pone di fronte all'incognito”. L'altro non apparirà in ciò che vediamo come contrario, inerte e immobile davanti a noi. Serve tutta la forza di un pensiero dissidente per aprire un varco in ciò che consideriamo ovvio e familiare. Forse, per liberarci della pretesa ontologica del senso dobbiamo ritornare al vorticoso frammento di Eraclito, vero argine al nostro uso ordinario del linguaggio: “Il divino è giorno notte, inverno estate, sazietà fame”. Il fondamento degli opposti è la loro unità. Con una breccia nella continuità uniforme del giorno, proprio dai momenti più banali può emergere l'inaudito, che nella reciprocità dei contrari ristabilisce la coerenza della vita. Pensare l'altro: non è questo che può far rivivere la filosofia e, soprattutto, darci accesso all'esistenza?
Il gioco dell'esistenza. De-coincidenza e libertà
François Jullien
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 128
“Nel paradiso terrestre, Adamo ed Eva ‘coincidevano’: vivevano ‘felici’ (lo sapevano?) ma non esistevano. Vivevano in maniera adeguata (in accordo con l’ordine della Creazione) e non ne dubitavano. Neanche immaginavano di poterne dubitare. In questo mondo improntato al perfetto adattamento, senza nemmeno un abbozzo di disgiunzione o dissidenza, Adamo ed Eva non potevano immaginare un Fuori a cui aggrapparsi per tenersi fuori, ‘e-sistere’, avventurarsi. Mangiando la mela, però, hanno introdotto la fecondità di un’incrinatura in quell’ordine stabilito, hanno aperto uno scarto che li estraeva da quel mondo e dalla sua saturazione-soddisfazione.” Sarebbe rassicurante pensare che la felicità sia là dove le cose raggiungono un accordo, una coincidenza perfetta. Eppure, proprio quando le cose si sovrappongono completamente, il loro adeguamento diventa sterile. La coincidenza è la morte. La vita, invece, avviene nella de-coincidenza. Dio stesso, morendo sulla croce, promuove la vita. Solo nello scarto della de-coincidenza, nell’apertura allo sconosciuto e all’infinito, è possibile la libertà. François Jullien accoglie questa sfida e gioca con il concetto di “coincidenza” nella Bibbia, nella pittura, nella letteratura e nella filosofia, per mostrare qual è il gioco dell’esistenza.
Una seconda vita. Come cominciare a esistere davvero
François Jullien
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 123
Ciascuno di noi ha due vite, e la seconda comincia proprio nel momento in cui realizziamo di averne solo una. Dopo "Essere o vivere", François Jullien ritorna con un saggio che analizza quel fondamentale momento di rottura in cui, mentre esistiamo, all'improvviso diventiamo pienamente consci di essere vivi. È l'inizio di una nuova vita, che germoglia dentro la vita stessa. Ed è anche un grande colpo di fortuna. Jullien comincia questo percorso filosofico ed esistenziale a partire da una considerazione tanto semplice da sembrare ovvia: a mano a mano che il tempo passa e la vita avanza, perché scegliamo di continuare a vivere? Una domanda universale, valida per tutti. Eppure, una domanda dalle mille risposte, spaventosamente enigmatica. La saggezza cinese, capace di pensare l'immanenza e la trasformazione, ma anche i "Dialoghi" di Platone sono i punti cardinali di Jullien, che ci guida lungo un percorso di consapevolezza, senza accontentarsi mai di risposte banali, e cerca una comprensione più alta e più ambiziosa, in grado di conquistare il senso della nostra seconda vita. La seconda vita si trova proprio qui, nel mezzo del tempo quotidiano della vita ordinaria. Per conquistarla dobbiamo innanzitutto interrogarci sulle certezze che consideriamo verità. Non le verità della scienza, ma quelle della vita di tutti i giorni, che diamo per scontate. E magari metterle alla prova, rimetterle in discussione alla luce della nostra esperienza. Allora scopriremo che alcune certezze sono negative e ottenebranti, e che la vita è apertura, è infinita pienezza di possibilità. Uno sguardo a questo nuovo orizzonte e possiamo cominciare a vivere davvero.
Il tempo. Elementi di una filosofia del vivere
François Jullien
Libro: Copertina rigida
editore: Luca Sossella Editore
anno edizione: 2017
pagine: 144
Le trasformazioni silenziose
François Jullien
Libro: Libro in brossura
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 2009
pagine: 145
L'indifferenza che si accentua, giorno dopo giorno, tra gli amanti, senza che nemmeno se ne accorgano, e così pure le rivoluzioni che si rovesciano, senza clamore, in privilegi, o ancora il riscaldamento del pianeta: tutte modificazioni che si producono apertamente davanti a noi ma in maniera così continua che non le avvertiamo. Attraverso il pensiero cinese, François Jullien getta luce su quelle "trasformazioni silenziose" che, sotto la risonanza dell'evento, rendono conto della fluidità della vita.
Pensare l'efficacia in Cina e in Occidente
François Jullien
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2008
pagine: 90
Per un occidentale l'efficacia è la capacità di ottenere i risultati previsti seguendo la via più breve. Figlia del razionalismo greco e della scienza moderna, la cultura occidentale lega il concetto di efficacia all'azione decisa, frutto di un'attenta pianificazione che prima appronta un buon modello teorico, e quindi lo applica con lineare determinazione. I cinesi, al contrario, definiscono efficace un'azione indiretta, lenta, che attende gli sviluppi della situazione e si limita a esaminare lo stato dei fatti per comprendere quale sia la loro propensione. L'efficacia di un'azione deriva dunque dalla capacità discreta di far leva sulle cose per consentirne una spontanea maturazione. Questa concezione dell'agire, tanto diversa da quella occidentale, si esprime anche nel modo con cui i cinesi affrontano gli affari, danno seguito ai contratti, rispettano gli impegni: un divario enorme che interviene nelle relazioni economiche tra Oriente e Occidente, complicandole e inducendo reciproci malintesi. In queste pagine François Jullien sviluppa una riflessione sulle profonde differenze che separano e attraggono Oriente e Occidente, ricorrendo a una esemplificazione che attinge alle sorgenti dell'immaginario delle due culture, fino ad abbracciare la storia più recente.
Pensare con la Cina
François Jullien
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2007
pagine: 118
François Jullien, inizialmente grecista per vocazione, poi sinologo di formazione, ha scelto di compiere una lunga 'deviazione" rispetto alla lingua e alle tematiche del pensiero per esporre le categorie e le strutture del pensiero occidentale all'esteriorità rappresentata dal pensiero cinese, e mettere in questione l'impensato della filosofia europea. Negli scritti qui presentati - saggi brevi, interviste, dialoghi - emerge in modo chiaro e conciso l'intenzione di fondo della sua proposta teorica, offrendo sia al lettore già avvezzo al suo lavoro, sia a chi vuole accostarlo qui per la prima volta, la possibilità di ricapitolare le sue linee essenziali.
L'ombra del male. Il negativo e la ricerca di senso nella filosofia europea e nel mondo cinese
François Jullien
Libro: Libro in brossura
editore: Angelo Colla Editore
anno edizione: 2005
pagine: 152
L'Ansa e l'accesso. Strategie del senso in Cina, Grecia
François Jullien
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2011
pagine: 348
I cinesi, in politica e in poesia, privilegiano l'espressione allusiva, la formulazione involuta; al confronto diretto preferiscono la sottigliezza di un approccio obliquo. Piuttosto che considerare questa differenza in termini naturalistici o psicologici, Jullien ci mostra la logica di tale strategia del senso. Ma ci porta anche a riflettere su alcuni dei nostri "partiti presi" teorici: soprattutto su quello che pretende di considerare l'oggetto del discorso come il solo in grado di interpretare lo sdoppiamento della parola nella cosa e nell'idea. Nei testi della tradizione cinese scopriamo quindi un discorso dell'"indizio" che non punta alla generalità delle essenze, ma integra le prospettive semiotiche con continue variazioni di senso.
Il saggio è senza idee o l'altro della filosofia
François Jullien
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2002
pagine: 216
Jullien rivisita Confucio e gli altri grandi pensatori taoisti: il saggio è senza idee perché non ne ha di preconcette, è aperto a ogni possibilità. Nella sua ricerca Jullien s'inoltra su sentieri cinesi a braccetto con Eraclito, Montaigne e Heidegger, dando al lettore l'idea che la saggezza permetta a un filosofo europeo di andare un po' più in là rispetto a dove arrivano tutti gli altri.

