Libri di Friedrich Schiller
Poesie filosofiche. Testo tedesco a fronte
Friedrich Schiller
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 176
"Alla poesia portano tutte le strade dello spirito umano e tanto peggio per esso se non ha il coraggio di condurle semplicemente a questa meta. La filosofia più alta culmina in un'idea poetica, e così la moralità e la politica più elevate. È lo spirito poetico che indica a tutte e tre l'ideale." In queste parole di Schiller vi è intero il suo programma poetico, l'idea di una poesia dominata dal pathos della conoscenza, dove il pensiero è veicolato dalle immagini sensibili. "Le Poesie filosofiche" sono state scritte in gran parte tra il 1795 e il 1799, esprimono il momento dell'incontro felice e precario tra lo spirito e la materia che chiamiamo bellezza. Tra i testi qui presentati: "Gli dei della Grecia", il poemetto illuministico "Gli artisti, Gli ideali, L'ideale e la vita" (di ispirazione kantiana, autentico compendio delle idee estetiche e morali di Schiller), l'elegia "La passeggiata". Infine, in appendice, il celeberrimo "Inno alla gioia", testo musicato da Beethoven nella Nona sinfonia e ora inno europeo.
I masnadieri-Don Carlos-Maria Stuarda
Friedrich Schiller
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2008
pagine: 544
I capolavori teatrali qui raccolti delineano la traiettoria artistica dello Schiller drammaturgo dal giovanile Sturm und Drang al classicismo della maturità. I masnadieri (1781), opera violentemente eversiva per l'impeto di ribellione che la pervade, mettono in scena il confitto tra due fratelli nemici, il perfido Franz e l'impetuoso Karl, che incarnano lo stesso personaggio: un eroe bifronte teso ad affermare contro convenzioni sociali e norme ipocrite un vitalismo panico e una volontà di potenza assunti a dimensione etica e a cifra della natura libertaria dell'uomo. Nel "Don Carlos" (1787) il tema della libertà politica al centro della rivolta dei Paesi Bassi contro la dominazione spagnola si intreccia alla rivendicazione della libertà di coscienza di ogni individuo contro il fanatismo e l'intolleranza. Maria Stuarda (1800) rende omaggio alla indomita regina scozzese che accettando la prigionia e il supplizio trionfa moralmente su Elisabetta, sua irriducibile antagonista politica.
L'educazione estetica dell'uomo. Testo tedesco a fronte
Friedrich Schiller
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2007
pagine: 288
Schiller scrisse nel 1793 una serie di lettere (andate perdute) al principe Friedrich Christian von Schleswig-Holstein-Augustenburg, il cui contenuto riguardava la riflessione filosofica e letteraria tedesca immediatamente successiva alla Rivoluzione francese. Due anni dopo le riscrisse e le pubblicò sulla propria rivista "Die Horen" con il titolo "L'educazione estetica dell'uomo", che oggi si può leggere come uno dei massimi capolavori dell'estetica di fine Settecento, al pari dell'altro grande saggio schilleriano "Sulla poesia ingenua e sentimentale" pubblicato nel medesimo anno (1795). Tali lettere profilano il disegno utopico di una rigenerazione dell'umanità, da determinare mediante un'"educazione" della sfera sentimentale tramite l'arte. I prodotti artistici sono "forme viventi" in cui la bellezza svela l'armoniosa realizzazione della libertà etica.
Intrigo e amore. Un dramma in cinque atti di nobiltà e borghesia. Testo inglese a fronte
Friedrich Schiller
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1994
pagine: 192
Nel 1783 Schiller scriveva che Intrigo e amore presentava un vizio di forma: nella disperata storia sentimentale tra la giovane borghese Luisa Miller e l'aristocratico Ferdinando, "il comico avvicenda il tragico, il capriccio l'orrore e, malgrado gli sviluppi procedano abbastanza tragicamente, ci sono alcuni personaggi e situazioni esilaranti che irrompono a rallentarne il dénouement". Questo difetto rappresentava in realtà la sua forza rivoluzionaria. Per la prima volta nel teatro tedesco tragedia e commedia si mescolano, dando vita a personaggi in continuo mutamento. Come Aldo Busi ci rivela in questa originale traduzione, all'altalena delle passioni Schiller fa corrispondere un uso forte della lingua parlata in tutti i suoi registri e riesce a trasformare la cronaca in storia e l'effimero in durata.
Kallias, o della bellezza, e altri scritti di estetica
Friedrich Schiller
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 128
I tre testi (Kallias, o della bellezza, Pensieri sull'uso del volgare e del basso nell'arte e Lezioni di estetica. Frammenti da una trascrizione) di Schiller qui presentati, contengono il nucleo del pensiero estetico del grande autore classico tedesco; essi affrontano in modo rigorosamente teorico il problema di una definizione del bello d'arte. Si avverte lo scrittore che studia sé e la propria attività, e il cui sforzo risulta originalissimo anche per un secolo come il XVII, che tanto ha contribuito a gettare le basi dell'estetica moderna.
I masnadieri
Friedrich Schiller
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2025
Il dramma, che costituisce l'esordio letterario del giovanissimo Schiller, riscosse alla sua prima rappresentazione uno strepitoso successo. Una violenta denuncia delle istituzioni politiche e sociali del tempo, attraverso la parabola del suo eroe che, dall'irrazionale ribellione iniziale, raggiunge alla fine lucida coscienza della propria colpa.
Del sublime
Friedrich Schiller
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2021
pagine: 142
«L'angoscia della caducità è il vero punto di partenza di Schiller. Nulla è più terribile della rappresentazione della morte, dell'impossibilità di fissare per sempre la pienezza dell'essere. «Anche il bello deve morire!» è la solenne esclamazione iniziale di una delle sue più compiute composizioni liriche, la «Nänie». E la morte è anche il tema ricorrente di questi tre saggi sul sublime e sul patetico. Privata di questa sua tragica dimensione, la cultura estetica rischia di diventare una cultura della menzogna, un occultamento della caducità dell'esistenza e delle sue forme. Il sublime deve quindi «accompagnarsi al bello», nel senso di esprimere la sua più profonda e tragica dimensione, rivelando il caos che si cela dietro l'armonia e la razionalità delle forme, l'orrore della caducità; mentre la cultura della mera bellezza è denunciata come mistificazione, come cultura della décadence. Il sentimento del sublime è dunque un gesto di rinuncia: di riconoscimento dei limiti della soggettività; ma è anche un gesto di utopia: di fondazione del proprio essere nel mondo. La tragicità dell'esistente, i limiti del sensibile (dell'intelletto) si rovesciano continuamente nel sentimento del sublime in valore, nella percezione dell'infinità della natura razionale dell'uomo.» (Dallo scritto di Luigi Reitani)
Geni del Romanticismo. Il carteggio su poesia, arte e cultura
Friedrich Schiller, Johann Wolfgang Goethe
Libro: Copertina morbida
editore: Ghibli
anno edizione: 2017
pagine: 333
Il carteggio fra Goethe e Schiller è uno degli epistolari più rappresentativi della letteratura mondiale. In esso i due giganti della letteratura tedesca si confrontano sui temi letterari ed estetici dell'epoca romantica e del nascente classicismo. Nel decennio in cui si svolge questo intenso rapporto epistolare (1794-1805) i due scrittori affrontano e discutono sul processo creativo delle loro opere più importanti, dal "Wilhelm Meister" al "Faust" per Goethe, dal "Wallenstein" alle poesie filosofiche per Schiller. L'amicizia intellettuale che nasce e viene qui riflessa finirà solo con la morte di Schiller, nel 1805. Introduzione di György Lukács.
Il visionario
Friedrich Schiller
Libro: Libro in brossura
editore: Nova Delphi Libri
anno edizione: 2017
pagine: 220
Pubblicato nel 1789, in un’Europa sul punto di cambiare per sempre, "Il visionario" è molte cose insieme. È il primo capolavoro del gotico tedesco, ispiratore di imitazioni e seguiti non autorizzati. Fonda il genere del romanzo complottistico, incentrato sulle trame di società invisibili. È un libro politico, che indaga come la manipolazione di un solo uomo possa destabilizzare un paese intero. È un trattato filosofico, che sostiene come il potere agisca non sull’intelletto razionale ma sull’immaginario. Ed è, infine, un romanzo illusionistico, popolato di ciarlatani e prestigiatori, in cui la verità non è mai quella che sembra. Fabio Camilletti, esperto di letteratura gotica, e Mariano Tomatis – Wonder Injector – restituiscono questi aspetti dimenticati del romanzo di Schiller dando vita a un’inedita sinergia tra storia dell’illusionismo e storia della cultura. In appendice: dieci percorsi illusionistici.
L'educazione estetica. L'arte, il bello, la forma, la creatività, l'imitazione, l'esperienza estetica
Friedrich Schiller
Libro
editore: Aesthetica
anno edizione: 2019
pagine: 144
Le celebri "Lettere sull'educazione estetica dell'uomo" (1795) - qui accompagnate dal saggio "I limiti necessari nell'uso di forme belle" - del grande poeta e filosofo Friedrich Schiller costituiscono una delle pietre miliari della riflessione sulla modernità. Mentre la Rivoluzione francese scuote l'Europa e divide le coscienze, Schiller s'interroga sul rapporto fra l'uomo, inteso come unità problematica di sensibilità e ragione, e la sua evoluzione storica e antropologica, dallo stato di natura all'affermazione della razionalità e dei diritti. Lo scopo è quello di dimostrare che la bellezza sta a fondamento della libertà dell'essere umano e ne rappresenta al tempo stesso la prova. Al contrario di quanto affermato da Rousseau, è la cultura - e in primis la bellezza - a costituire l'umanità dell'uomo e a rendergli il pieno possesso della propria ragione. Così, dialogando con Kant e Fichte, Schiller sviluppa un'originale teorizzazione nella quale, attraverso i concetti di "gioco" e di "apparenza", definisce lo spazio dell'esperienza estetica, inaugurando motivi che perdureranno nella riflessione successiva, attraverso Hegel e l'Ottocento, fino ad arrivare a Adorno, Marcuse, Langer, Gadamer e oltre.