Libri di Fulvio Delle Donne
Tredici contro tredici. La disfida di Barletta tra storia e mito nazionale
Fulvio Delle Donne
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 160
13 febbraio 1503: tredici italiani provenienti da ogni parte della nostra penisola, tutti esperti soldati di ventura al servizio degli spagnoli, sotto la guida del valoroso Ettore Fieramosca si scontrarono con altrettanti francesi. Mentre infuriavano i combattimenti delle sanguinose guerre d’Italia, la Disfida di Barletta fu un duello cavalleresco e un’ordalia. In gioco non c’erano solo la vita o la morte, la vittoria o la sconfitta: la posta più alta era l’onore di un intero popolo, di una nazione ancora inesistente. Con grande acclamazione della popolazione vinsero gli italiani e la notizia rimbalzò per ogni dove, arricchendosi ogni volta di dettagli più o meno veri, più o meno verosimili, più o meno fantasiosi. Già a distanza di pochi giorni, il mito aveva preso il posto dell’evento, contribuendo a definire fino al Novecento un concetto di patria italiana, fino ad allora ancora incerto. Amplificata dalla letteratura, dal cinema e persino dai fumetti (memorabile la Disfida di Paperetta per gli albi di «Topolino»), la Disfida è un inestimabile patrimonio della memoria collettiva.
Principi e corti nel Rinascimento meridionale. I Caetani e le altre signorie nel Regno di Napoli
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2020
pagine: 368
Tra la fine del XIV e l’inizio del XVI secolo in diversi centri dell’Italia meridionale si sviluppò una vita letteraria e artistica di grande rilievo. Oltre alla corte regia della capitale, ineludibile modello di riferimento e centro di attrazione, ne esistevano numerose altre, che costituivano altrettanti poli culturali, disseminati anche nelle province più remote. Poli rappresentati non solo da luoghi fisici di residenza, ovvero da palazzi o castelli, ma anche da fitte e straordinariamente ampie reti di relazioni, committenze, movimenti di persone e oggetti. Un particolare rilievo viene qui riservato ai Caetani, che fissarono la sede del loro potere tra Fondi e Sermoneta; ma trovano spazio per analisi approfondite anche altre corti, che ebbero radicamento cittadino, regionale o sovraregionale.
L'immagine di Alfonso il Magnanimo-La imatge d'Alfons el Magnànim
Libro: Libro in brossura
editore: Sismel
anno edizione: 2016
Politica e letteratura nel Mezzogiorno medievale
Fulvio Delle Donne
Libro
editore: Carlone
anno edizione: 2001
pagine: 191
Il potere e la sua legittimazione. Letteratura encomiastica in onore di federico II di svevia
Fulvio Delle Donne
Libro: Copertina morbida
editore: Nuovi Segnali
anno edizione: 2005
pagine: 224
Ianua regni. Il ruolo di Arce e del Castello di Rocca d'Arce nella conquista di Enrico VI di Svevia
Fulvio Delle Donne, Carlo Ebanista, Donatello Ciao
Libro: Copertina morbida
editore: Nuovi Segnali
anno edizione: 2006
pagine: 127
Una silloge epistolare della seconda metà del XIII secolo. I «Dictamina» provenienti dall'Italia meridionale. Ediz. latina
Fulvio Delle Donne
Libro: Libro rilegato
editore: Sismel
anno edizione: 2007
pagine: CIII-321
Angioini, Svevi e Aragonesi in Sicilia e nel sud dell'Italia
Fulvio Delle Donne, Luigi Russo, Mirko Vagnoni
Libro
editore: Magnus
anno edizione: 2008
pagine: 300
Per scientiarum haustum et seminarium doctrinarum. Storia dello studium di Napoli in era Sveva
Fulvio Delle Donne
Libro
editore: Adda
anno edizione: 2009
pagine: 170
L'eredità di Federico II. Dalla storia al mito, dalla Puglia al Tirolo. Ediz. italiana e tedesca
Fulvio Delle Donne
Libro
editore: Adda
anno edizione: 2010
pagine: 340
Federico II: la condanna della memoria. Metamorfosi di un mito
Fulvio Delle Donne
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2012
pagine: 206
Federico II di Svevia (1194-1250) è un personaggio dotato di un fascino imperituro, che lo ha portato a godere di una doppia vita: una nel mondo, contingente, l'altra nel mito, immortale. Essere ricordati è il desiderio di tutti i grandi, ma per Federico II - l'eccelso imperatore, l'unico degno di quel nome vissuto nel XIII secolo - è quasi una damnatio, una condanna, ancora maggiore dell'oblio, perché la sua esistenza reale ha finito con l'essere sepolta sotto le concrezioni della memoria trasfigurata. Nel libro si segue il percorso che ha portato Federico II dalla storia al mito, e che, viceversa, ha ricondotto nella storia il protagonista dell'anonimo Itinerarium, il poeta-imperatore capace di improvvisare i motti in versi che ancora oggi identificano molte città pugliesi. Se la figura storica è ricostruibile con l'attenta lettura delle fonti, accanto ad essa si è venuta costantemente a collocare quella mitizzata, che lo stesso Svevo ha ampiamente contribuito a creare, ma che l'ha spesso reso indistinguibile nei tratti autentici. Affrontare l'immagine di Federico II attraverso le attestazioni del suo mito serve a definirne i contorni, ma impone, al tempo stesso, un termine perentorio alle invenzioni fantastiche che l'hanno immersa in una strumentale dimensione atemporale, trasformando tutto ciò che le è correlato - e innanzitutto Castel del Monte - in oscuri e irrazionali simboli esoterici.

