Libri di G. Caselli
Atlante leggendario delle foreste casentinesi. Il favoloso viaggio di Grunno
Marco Roselli, Giovanni Brami
Libro: Copertina morbida
editore: Fruska (Soci)
anno edizione: 2019
pagine: 128
Attraverso il Casentino. In Toscana con il «cavallo di San Francesco»
Lina Eckenstein
Libro: Copertina morbida
editore: Andrea Pacilli Editore
anno edizione: 2018
pagine: 140
Lina Eckenstein (1857-1931), canadese, ricercatrice a Cambridge, femminista. Nella primavera del 1899 visitò rigorosamente a piedi la valle toscana del Casentino, dove nasce l'Arno. Il notevole talento letterario e la profonda conoscenza della storia medievale fanno del suo racconto (qui nella prima e unica traduzione, dell'antropologo Giovanni Caselli) un vero gioiello, una delle fonti più sintetiche e attendibili per la conoscenza del Casentino ma, soprattutto, un esempio emblematico e prezioso di "viaggio lento" ante litteram.
Dalla parte di Pollicino. Vecchie fiabe e nuovi fantasmi
Umberto Santino
Libro
editore: Di Girolamo
anno edizione: 2015
pagine: 144
Pollicino, Cenerentola, Biancaneve, Cappuccetto rosso, la Bella addormentata nel bosco sono tra le fiabe più note, un tempo lette in bei libri illustrati o ascoltate dalla voce dei nonni e dei genitori, poi ricreate per il grande schermo con i cartoni animati; da tempo sono soggette a letture dissacranti e impietose che ne spengono l'ingenuità e disvelano significati più o meno morbosi ma certamente inquietanti. Al di là di queste letture, cosa sono le fiabe? Quale funzione svolgevano, e svolgono, nell'educazione dell'infanzia? Esse sono una "spiegazione generale della vita", un "catalogo dei destini" e prefigurano uno sforzo per liberarsi da "forze complesse e sconosciute", come scriveva Italo Calvino, o sono una pedagogia della paura, un campionario di orrori, difficili da smaltire anche con il più radioso dei lieti fini?
Analisi demografica. Nuovi approcci: dall'omogeneità all'eterogeneità delle popolazioni
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 172
Per mettere in evidenza i meccanismi fondamentali della dinamica delle popolazioni, la demografia semplifica all'estremo la realtà, formulando due ipotesi fondamentali: la prima, che gli individui che compongono una popolazione sono, se non omogenei al loro interno, almeno esposti agli stessi rischi di morire, di procreare e di migrare; la seconda, che c 'è totale indipendenza tra questi rischi. Ovviamente queste ipotesi non sono vere, ed è necessario che l'analisi demografica precisi in quale misura l'eterogeneità di una popolazione può falsare le misure del suo movimento naturale e migratorio e come superare l'ipotesi d'indipendenza tra fenomeni. Dopo aver trattato a lungo nel primo volume (Demografia. La dinamica delle popolazioni) dell'analisi delle variabili del movimento della popolazione, con questo volume si presenta dapprima l'insieme dei metodi necessari per operare una sintesi tra movimento e struttura, quindi si propongono nuovi approcci per superare le due ipotesi di omogeneità e indipendenza, con la finalità di far fronte alle difficoltà dell'analisi classica e facilitare il passaggio dalla fase della descrizione dei fenomeni a quella della spiegazione delle loro determinanti.