Libri di G. Paduano
Tutte le opere: Bucoliche-Georgiche-Eneide-Appendix. Testo latino a fronte
Publio Virgilio Marone
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2016
pagine: 1248
Virgilio, per la raffinatezza della sua tecnica e per la sua originalità rispetto ai modelli precedenti, veniva considerato già dai suoi contemporanei come il più grande autore latino. Le successive epoche del mondo antico, il Medioevo, la modernità hanno definitivamente consacrato il suo ruolo di poeta per eccellenza e di maestro spirituale dell'umanità: ruolo fondato da un lato sul "bello stile" che Dante si vanta di aver appreso da lui, dall'altro sulla concezione dell'eroismo, e della vita umana in generale, come limpida e sofferente acquiescenza alla volontà immotivata del fato. Questo volume - a cura di Guido Paduano, uno dei più profondi studiosi del mondo classico offre tutte le opere di Virgilio (i tre capolavori e le composizioni per lo più apocrife raccolte nella cosiddetta Appendix Vergiliana) con una nuova e raffinata traduzione, con uno straordinario apparato critico (un ricco commento, preceduto da una chiara introduzione) e con un rigoroso testo latino a fronte: l'edizione delle Georgiche e dell'Eneide è quella stabilita per la "Bibliotheca Teubneriana" da Gian Biagio Conte, mentre le edizioni delle Bucoliche e dell'Appendix sono quelle degli "Oxford Classical Texts", curate rispettivamente da H.A.B. Mynors e da un'équipe di specialisti. Un'occasione per rileggere integralmente un grande classico che suscita ancora oggi intense emozioni.
Il conte di Montecristo
Alexandre Dumas
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 1249
Nel febbraio del 1815, a Marsiglia, il marinaio Edmond Dantès viene falsamente accusato di bonapartismo e arrestato nel giorno delle nozze, alle soglie di una brillante carriera navale. Durante la prigionia nel castello d'If, uno scoglio in mezzo al mare, affina un odio feroce per gli autori della sua rovina e, quando l'amicizia con un altro prigioniero gli procura l'evasione nonché un favoloso tesoro, ne farà lo strumento di una vendetta grandiosa e spietata. Le mille identità che il conte assume per preparare la trappola ai suoi nemici, i suoi viaggi, gli avvelenamenti, gli intrighi, le scomparse, i ritorni: questo grande fiume creato dalla penna infaticabile di Dumas sa far voltare pagina come pochi altri, con la stessa urgenza con cui i lettori di due secoli fa aspettavano l'uscita della puntata successiva.
La pace. Testo greco a fronte
Aristofane
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2002
pagine: 172
Rappresentata ad Atene nel 421, quando stava per concludersi la prima fase della guerra del Peloponneso, "La pace" è una delle più graffianti, poetiche e amare commedie di Aristofane. C'è il contadino attico Trigeo che ascende all'Olimpo in groppa a un gigantesco scarafaggio per trovare la pace ma lo trova vuoto, perché gli dei lo hanno abbandonato; c'è Polemos (la guerra) che tiene in schiavitù Irene (la pace) e medita di distruggere tutte le città greche. Trigeo, con l'aiuto del coro, formato di contadini, cercherà di porre fine al conflitto.
Alcesti
Euripide
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1993
pagine: 160
Rappresentata nel 438 a.C., Alcesti è la più antica fra le tragedie di Euripide a noi pervenute. Ispirata a un mito di cui si narra anche nel Simposio di Platone, essa mette in scena una storia d'amore, che ha per protagonisti il re di Tessaglia Admeto e la sua sposa Alcesti. Admeto ottiene da Apollo la possibilità di sfuggire alla morte, a patto che un altro si sacrifichi in sua vece. E a dare la vita per lui non sono i vecchi genitori, né gli amici fidati, ma la giovane moglie. La tragedia, poi conclusa dall'intervento benefico di Eracle che strappa la donna alle divinità infernali, dà la misura del talento creativo di Euripide, capace di penetrare zone inesplorate dell'emotività umana.
Odissea. Testo greco a fronte
Omero
Libro: Libro rilegato
editore: Einaudi
anno edizione: 2010
pagine: LII-810
Una nuova traduzione di Omero non è mai un evento neutrale nella cultura di un'epoca. Le traduzioni dell'Iliade e dell'Odissea sono sempre state cartine di tornasole riguardo a tendenze e atmosfere letterarie. E in effetti questa edizione a cura di Guido Paduano è figlia degli studi di un grande grecista, ma non potrebbe essere pensata fuori dal nostro tempo, dominato dalle narrazioni, dalla sempre più profonda attenzione ai loro meccanismi e alle dinamiche autoriali (filologia d'autore, intertestualità, ecc.). La traduzione di Paduano, ma anche la sua densa introduzione e l'apparato di note, mettono in rilievo come mai prima la figura di Omero autore, lo stretto rapporto fra i suoi due poemi al di là di tutte le questioni omeriche discusse in passato, lo straordinario e organico controllo narrativo che si manifesta in tutti gli episodi dell'Odissea, anche nei minimi atteggiamenti psicologici e comportamentali dei vari personaggi. Dunque, si riparte da Omero. Che non può essere un semplice collettore di tradizioni orali e che neppure potrà essere il prestanome di un lavoro collettivo. È l'autore alla base della letteratura occidentale, il grande archetipo di tutte le nostre narrazioni.
Maia. Rivista di letterature classiche. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Cappelli
anno edizione: 2012
pagine: 224
Maia. Rivista di letterature classiche. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola SEI
anno edizione: 2011
pagine: 200
Le supplici. Testo greco a fronte
Eschilo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2016
pagine: 112
Il rifiuto della violenza maschile, e in particolare il terrore dello stupro, costituisce il cuore pulsante delle Supplici di Eschilo: per questo le Danaidi fuggono dai cugini che vorrebbero imporre loro il matrimonio, trovando rifugio nell'antica madrepatria Argo. La volontà delle donne, che per la prima volta si afferma nella storia dell'Occidente, costruisce con disperata lucidità e tenacia un progetto di salvezza che si fonda sulla funzione rituale della supplica, ma ha per contenuto il linguaggio universale dei valori etici. Il fatto che al centro dell'azione sia non un individuo ma una collettività cambia lo statuto dell'espressione corale, che a differenza delle altre tragedie non ha carattere sapienziale, ma di viva e bruciante esperienza.

