Libri di Gabriele Pulli
L'inconscio e l'aporia del nulla
Gabriele Pulli
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2018
pagine: 108
Se il non essere - per definizione - non è, esso è impensabile, oppure è pensabile come inesistente. Anche l'inconscio è di per sé la sfera dell'impensabile, anche se le teorie dell'inconscio, in quanto tali, mirano a pensarla in qualche modo. Il tema dell'impensabilità o pensabilità del nulla e il tema dell'impensabilità o pensabilità dell'inconscio sono strettamente connessi, al punto da essere forse lo stesso tema: un tema apparentemente astratto che corrisponde invece al senso del dolore, del desiderio, della nostalgia, della solidarietà e di tutto ciò che più intimamente ci riguarda.
Severino e Matte Blanco
Gabriele Pulli
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2018
pagine: 92
"Pagine, queste di Gabriele Pulli, di grande spessore filosofico-culturale. E sostanziosamente originali. Intendono approfondire la relazione tra la psicoanalisi e il pensiero di Parmenide attraverso la comprensione del rapporto tra i miei scritti e quelli di Ignacio Matte Blanco. Il più celebre dei quali, "L'inconscio come insiemi infiniti. Saggio sulla bi-logica" (1975; trad. it. Einaudi, 1981), è anche il primo dove nel modo più consapevole egli mette a tema il rapporto tra la psicoanalisi e Parmenide. «È singolare - scrive - che sia stata proprio la psicoanalisi ad aver contribuito a una rivalutazione delle concezioni apparentemente fantastiche ed altamente metafisiche di Parmenide». Il tratto che rende possibile questa "rivalutazione" è la tesi di Freud dell'"atemporalità" dell'inconscio: stando al di fuori del tempo, l'inconscio è eterno, come l'Essere di Parmenide. E se Matte Blanco trova nella matematica di Cantor un alleato, va aggiunto che nella fisica moderna (Einstein in testa) egli avrebbe potuto trovare altri grandi "alleati". Ma il problema decisivo è il senso e la consistenza della "rivalutazione". Problema che Pulli ha ben presente anche in questo suo libro, dove egli intende approfondire l'indagine da lui avviata nello scritto "Freud e Severino" (Moretti&Vitali, 2009)." (Dalla Prefazione di Emanuele Severino)
Non è mia madre. Freud, Severino e la negazione che afferma
Gabriele Pulli
Libro: Copertina morbida
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2020
pagine: 78
«Quando Freud intende l'espressione di un suo paziente, «non è mia madre», come «è la madre» non compie un atto arbitrario, e neanche un atto inconfutabile nel senso debole e negativo della parola, nel senso di un'affermazione che presuppone l'inconfutabilità invece che fondarla. Il paziente si riferiva alla figura di un sogno e non aveva detto per esempio "non è mia madre, perché è mia sorella" o qualsiasi altra persona. Si trattava cioè di una figura di non facile decifrazione, come spesso avviene nei sogni, e non di una figura più determinata, come pure avviene nei sogni, sicché talvolta si dice a qualcuno: "stanotte ti ho sognato". In quel caso, allora, il problema non era che cosa fosse la figura del sogno, ma a cosa facesse pensare. L'espressione «non è mia madre», in assenza dell'aggiunta "è mia sorella" o un'altra qualsiasi persona, va intesa come "non mi fa pensare a mia madre". Ma non si può dire di non pensare alla propria madre, o a qualsiasi altra persona o cosa, senza pensarci: l'atto del dire di non pensarci implica necessariamente il pensarci. Ciò vuol dire che la negazione freudiana è una negazione che afferma nello stesso modo in cui nell'opera di Severino la negazione dell'esser sé e non poter diventare altro da sé di tutto ciò che è una negazione che afferma [...]. Se la verità che Severino indica è una verità incontrovertibile in quanto è affermata anche dalla propria negazione, ciò risulta valere anche per la negazione freudiana...» (Dalla Conclusione)
La fantasia d’amore
Gabriele Pulli
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2025
pagine: 88
L’episodio delle "Metamorfosi" di Ovidio dedicato alla storia di Eco e Narciso e il sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare presentano ciascuno un problema interpretativo rimasto irrisolto. Nella trama di entrambe le opere, l’immaginazione s’insinua nelle vicende d’amore determinandone il destino: infelice nel primo caso, felice nel secondo. Ma da cosa dipende l’una o l’altra possibilità? Se si risolvono i problemi interpretativi prima dell’una, poi dell’altra opera emerge una specifica, singolare risposta a questa domanda.
Il desiderio possibile
Gabriele Pulli
Libro: Libro in brossura
editore: Alpes Italia
anno edizione: 2013
pagine: 56
Il desiderio è costituito da due tendenze che possono contrapporsi antinomicamente o comporsi armonicamente: la tendenza ad appagarsi e la tendenza a perpetuarsi. Il desiderio è desiderio di qualcosa, di ciò che lo appaga - dunque tendenza ad appagarsi -, e insieme desiderio di desiderare, di sussistere come desiderio, dunque tendenza a perpetuarsi. Queste due tendenze si contrappongono antinomicamente se il desiderio si estingue con l'appagamento. Estinguendosi, con l'appagamento, il desiderio di qualcosa, resta insoddisfatto il desiderio di desiderare. E, viceversa, il soddisfacimento del desiderio di desiderare implica il restare inappagato del desiderio di qualcosa. Ma, se il desiderio coesiste con l'atto dell'appagamento, tali tendenze possono comporsi armonicamente: il desiderio può appagarsi in virtù della propria tendenza a persistere, non a suo discapito. È quanto emerge da questo saggio, attraverso un'analisi critica del tema del desiderio nella nostra tradizione culturale, con particolare riferimento all'opera di Sartre, ma anche a quella di Freud, Lacan, Bion, Platone.
Il mondo della caducità. Il desiderio come linguaggio del tempo in Freud
Gabriele Pulli
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1982
pagine: 136
L'enigma della simmetria. Freud, Ovidio e Matte Blanco
Gabriele Pulli
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1999
pagine: 144
Il pensiero emozionale. Un percorso fra teorie cognitive e psicologia del profondo
Gabriele Pulli
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 2000
pagine: 112
Sul desiderio
Gabriele Pulli
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2003
pagine: 60
Il desiderio è costituito da una serie di tendenze opposte ciascuna delle quali può soddisfarsi solo a discapito dell'altra. E insieme desiderio di qualcosa e desiderio di desiderare, sicché tende contemporaneamente ad appagarsi e a restare inappagato. Analogamente, mira insieme a qualcosa di determinato e indeterminato, di reale e irreale, di posto nel passato più remoto e nel futuro più assoluto. Il desiderio appare cioè qualcosa di intimamente contraddittorio e - a questo titolo - qualcosa che costituisce nella vita psichica un problema insostituibile. Ma non resta che prenderne atto? L'unico rapporto autentico con il desiderio è la considerazione della sua impossibilità?
L'inconscio, le immagini, le parole
Gabriele Pulli
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2007
pagine: 84
L'inconscio, le immagini e le parole sono i termini-chiave della psicoanalisi. Sviluppare tale disciplina significa definire e ridefinire questi termini: continuare a interrogarsi sulla natura del sistema inconscio, sulla natura delle immagini, sul rapporto fra le immagini e le parole. È quanto si propone questo saggio, in un percorso fra testi di Freud, Sartre, Cassirer, Kandinsky.
Freud e Minkowski. L'inconscio e il tempo
Gabriele Pulli
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2008
pagine: 80
Nel 1932, ormai prossimo al termine della propria ricerca, Freud ha osservato: "Ho costantemente l'impressione che da questo fatto accertato al di là di ogni dubbio dell'inalterabilità del rimosso ad opera del tempo, noi abbiamo tratto troppo poco profitto per la nostra teoria. Eppure qui sembra aprirsi un varco capace di farci accedere alle massime profondità". Questo libro mira ad ampliare questo varco, a individuare qualcosa di ciò che questo lascia intravedere, attraverso il confronto dei testi freudiani con il tempo vissuto di Eugene Minkowski, l'opera di psichiatria fenomenologica che ha posto al centro della propria attenzione il legame fra la psiche e il tempo.
Freud e Severino
Gabriele Pulli
Libro: Libro in brossura
editore: Moretti & Vitali
anno edizione: 2009
pagine: 100
Per Freud l'inconscio è "soprattutto fuori del tempo". Emanuele Severino definisce la propria filosofia come "la ricerca di quell'essere che è fuori del tempo". Freud ritiene che una riflessione sulla a-temporalità dell'inconscio, una sua "esatta valutazione filosofica", possa "aprire il varco verso le massime profondità", ed è questa la sua ultima parola sul tempo e sull'inconscio, il suo testamento spirituale. La filosofia di Severino sembra prestarsi proprio a questo scopo. Ma le due concezioni non sono affatto sovrapponibili. Né sarebbe sufficiente integrarle fra loro intendendo l'una come il complemento dell'altra. La possibilità più feconda è quella di confrontarle non solo per rilevarne identità e differenze ma per produrre fra loro una "reazione chimica", dalla quale scaturisca qualcosa di nuovo: di non riconducibile a nessuna di esse ma a una sintesi più ampia, in grado di comprenderle entrambe. Tali concezioni cioè possono illuminarsi a vicenda in quanto ciascuna illumina qualcosa di esclusivo dell'oggetto a cui si riferisce, che in entrambi i casi è la radice più profonda della vita. Ne risulta un saggio che si addentra effettivamente nel varco verso le massime profondità indicato da Freud che, oltre agli addetti ai lavori della psicoanalisi e della filosofia, "dice" qualcosa a chiunque sia sensibile alle tematiche culturali.