Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Moretti & Vitali

Emozioni, ricordi e riflessioni. Il vissuto umano di uno psichiatra

Antonino Buono

Libro: Libro in brossura

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2020

pagine: 290

Una sequenza di ricordi che si dipanano nell'arco di una vita, dall'infanzia vissuta in un piccolo paese del messinese all'attività professionale ospedaliera e privata svolta da psichiatra e psicoanalista, a Roma. Una narrazione di personaggi che hanno colpito l'immaginario del bambino di allora, la cui esistenza si è svolta entro gli ambiti geografici e socioculturali del piccolo borgo nell'immediato dopoguerra e di pazienti incontrati a Roma, che hanno lasciato il segno per le ripercussioni emozionali e le inevitabili riflessioni sui destini individuali. La rivisitazione dell'antico passato e delle esperienze professionali da adulto individuando il comune substrato del vissuto umano che, al di là di aspetti sociali e culturali diversi, tutti ci accomuna e riguarda ansie, aspettative, dolore e ostinata ricerca di senso.
25,00 23,75

Jung e la metafora viva dell'alchimia. Immagini della trasformazione psichica

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2020

pagine: 265

Jung considera l'opus alchemico una metafora del processo d'individuazione, di quel dinamismo vitale che è presente in ogni essere umano e che tende al suo più completo e compiuto sviluppo psicofisico. Sebbene per gli psicologi analisti junghiani la metafora alchemica sia un riferimento teorico-clinico essenziale per comprendere le dinamiche emotive dei pazienti in analisi e uno strumento pratico per orientarsi nei diversi snodi del processo d'individuazione, ai non addetti ai lavori il rimando a un sapere così lontano e desueto può risultare di difficile comprensione e di scarsa utilità clinica. Jung e la metafora viva dell'alchimia si propone di illustrare l'attualità della metafora alchemica e delle sue immagini di trasformazione, descrivendo come essa rappresenti anche oggi una guida preziosa per orientarsi nelle oscurità psichiche, verso la presa di coscienza dell'energetica profonda, fino all'integrazione di quei vissuti di rigenerazione del corpo-mente, che provengono dal Sé e dallo "spirito di vita" che ci abita. Quando impariamo a "guardare in trasparenza" la metafora alchemica, comprendendone le indicazioni prospettiche, l'opera al nero, l'opera al bianco e l'opera al rosso diventano esperienza viva che riguarda personalmente ognuno di noi: scopriamo infatti che la "prima materia" da trasformare in "oro filosofico" siamo noi stessi, verso il pieno compimento della nostra esistenza. Il libro ? un affresco, scritto a p?? mani, che guida il lettore in questo percorso di conoscenza, di trasformazione e di rinnovamento vitale, che da sempre ha affascinato le migliori menti in tutti i tempi e in tutte le culture.
20,00 19,00

Non è mia madre. Freud, Severino e la negazione che afferma

Gabriele Pulli

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2020

pagine: 78

«Quando Freud intende l'espressione di un suo paziente, «non è mia madre», come «è la madre» non compie un atto arbitrario, e neanche un atto inconfutabile nel senso debole e negativo della parola, nel senso di un'affermazione che presuppone l'inconfutabilità invece che fondarla. Il paziente si riferiva alla figura di un sogno e non aveva detto per esempio "non è mia madre, perché è mia sorella" o qualsiasi altra persona. Si trattava cioè di una figura di non facile decifrazione, come spesso avviene nei sogni, e non di una figura più determinata, come pure avviene nei sogni, sicché talvolta si dice a qualcuno: "stanotte ti ho sognato". In quel caso, allora, il problema non era che cosa fosse la figura del sogno, ma a cosa facesse pensare. L'espressione «non è mia madre», in assenza dell'aggiunta "è mia sorella" o un'altra qualsiasi persona, va intesa come "non mi fa pensare a mia madre". Ma non si può dire di non pensare alla propria madre, o a qualsiasi altra persona o cosa, senza pensarci: l'atto del dire di non pensarci implica necessariamente il pensarci. Ciò vuol dire che la negazione freudiana è una negazione che afferma nello stesso modo in cui nell'opera di Severino la negazione dell'esser sé e non poter diventare altro da sé di tutto ciò che è una negazione che afferma [...]. Se la verità che Severino indica è una verità incontrovertibile in quanto è affermata anche dalla propria negazione, ciò risulta valere anche per la negazione freudiana...» (Dalla Conclusione)
10,00 9,50

Sospeso respiro. Poesia di pandemia

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2020

pagine: 280

Il titolo "Sospeso respiro" vuole indicare quella condizione soffocante di apnea e di ansia che tutti abbiamo vissuto fisicamente e psicologicamente durante la pandemia del virus Covid19, che ha ammorbato le nostre esistenze nella lunga primavera di questo terribile anno 2020. Una sensazione di soffocamento che, tragica per chi si è ammalato e letale per chi se n'è andato, ha comunque inciso in profondità sui tempi, gli spazi, i movimenti e le relazioni del quotidiano di tutti, imprigionandolo in una condizione drammatica di sospensione e di tensione che non avevamo mai sperimentato prima. Di come tale condizione si sia tradotta nel respiro, nel battito e nella lingua dei loro versi, danno qui testimonianza quattro tra i più qualificati e conosciuti poeti italiani di oggi, Alberto Bertoni, Paolo Fabrizio Iacuzzi, Giancarlo Sissa E Giacomo Trinci, proponendo ciascuno una silloge inedita di scritture o riscritture poetiche, composte in tempo di pandemia. A queste quattro raccolte di versi, fa seguito una riflessione di taglio antropologico di Mauro Ceruti, docente di Logica e Filosofia della Scienza presso lo IULM di Milano. Un percorso iconografico di riproduzioni pittoriche, raccontato e commentato da M. Cristina Rodeschini, direttrice dell'Accademia Carrara di Bergamo, impreziosisce di un contrappunto di immagini i diari dei quattro poeti. L'introduzione e i saggi di postfazione alle quattro sillogi, predisposti dal curatore, costruiscono la cornice narrativa e critica che unifica e dà coerenza all'intero racconto del libro. Il libro è dedicato dagli editori a Bergamo, la città ferita. All'interno Sillogi poetiche di: Alberto Bertoni "Un Diario Poetico e Impoetico del 2020", Paolo Fabrizio Iacuzzi "Fiabucce per una Madre", Giancarlo Sissa "Senza Titolo Alcuno", Giacomo Trinci "Presa di Fiato". Percorso iconografico di: M. Cristina Rodeschini. A Museo Vuoto Con dieci riproduzioni dall'accademia Carrara di Bergamo. Riflessione antropologica di: Mauro Ceruti. Un Groviglio Inestricabile.
25,00 23,75

Filosofia prima. Introduzione a una filosofia del «quasi»

Vladimir Jankélévitch

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2020

pagine: 312

"Pubblicato nel 1954, Philosophie première viene qui tradotto per la prima volta in italiano. È l'opera più complessa, di maggiore intensità speculativa, attraversata da una tensione teoretica decisiva all'interno del percorso filosofico di Vladimir Jankélévitch. "La mia metafisica", come lo stesso Jankélévitch ebbe a definirla. Nel peculiare stile di "scrittura filosofica" - contaminazioni, annunci sospesi e accostamenti spiazzanti, veloci incursioni e ricorrenti riprese, neologismi, associazioni improvvise, sorprendenti arcaismi - Jankélévitch ci rimanda al VII libro della Repubblica, in cui la conversione, più che mutamento di posizione, appare come radicale cambiamento di condizione. Un camminare in senso inverso rispetto ai "falsi metafisici", che parlano del fondo dell'essere come se facesse parte del nostro mondo, facendone cioè una sostanza: è il percorso che attraversa da parte a parte Filosofia prima. Pensare l'incomparabile mantenendolo impensabile, ossia senza renderlo sostanza. Il compito della "metafisica seria" è pensare il mistero, ovvero l'incommensurabile. Senza camuffare il mistero, il filodosso convertito alla filosofia deve esercitarsi a mantenersi nell'incertezza. Deve sapere di non sapere (nescio quid)." (dal saggio introduttivo di Lucio Saviani)
25,00 23,75

Chi si umilia s'innalza. Violenza di genere, trauma e affettività in un'analisi DOC

Raffaele Floro

Libro: Libro in brossura

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2020

pagine: 256

Che cosa può fare la psicoanalisi in generale e quella junghiana in particolare nell’arginare il dramma sempre più diffuso della violenza di genere? La vita è intrecciata strettamente con la narrazione ed è attraverso il racconto della sofferenza, rimessa nelle mani di qualcun altro che ne sappia avere rispetto e responsabilità, che l’essere umano può trovare il senso della propria storia e dell’identità personale. Nello specifico la bussola dell’individuazione, come cardine della psicologia analitica, consente una ri-narrazione che modifica l’impatto del vissuto sulla persona, attraverso la creazione di una trama soggettiva che si dispiega nella relazione con l’analista. Così il paziente viene aiutato a riconoscere gli effetti del trauma cumulativo e della trascuratezza affettiva nelle relazioni passate e presenti. Il trauma e l’affettività sono infatti embricati pervicacemente in un doppio legame stridente e difficilmente dipanabile, ma in prospettiva costituiscono il punto di snodo della sofferenza patologica. La storia di violenza psicologica e morale qui descritta fa entrare il lettore nella stanza d’analisi facendogli scoprire non solo l’importanza del trauma e dell’affettività ma soprattutto come questi non possano essere compresi senza riconoscere quanto la relazionalità umana, di qualunque tipo essa sia, analitica, famigliare o di coppia, sia essenziale per lo sviluppo di un sano senso di sé. La speranza, animata dal fine dell’opera, è che possa essere di aiuto a quanti, in primis le vittime della prevaricazione e poi coloro che si occupano a vario titolo della violenza di genere, necessitano di una prospettiva esistenziale che non si regga solamente sugli interventi sociali, pure indispensabili, e sul controllo giuridico.
22,00 20,90

Gli spostati. Vivere senza amore

Carla Stroppa

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2020

pagine: 211

"Dedicato a tutti coloro che non hanno potuto individuare il loro centro di energia e di autenticità, quel senso di sé senza il quale non si trova il proprio posto nel mondo e si finisce per inseguire mete che prima o poi rivelano il loro punto di collasso e la loro irrilevanza ai fini di una esistenza che si possa dire veramente umana e piena. Dedicato a coloro che disillusi sino al midollo e senza speranza di riscatto si ritirano dal mondo e approdano al cinismo che li trasforma via via in malinconici e non di rado supponenti affossatori della bellezza e dell'amore. Dedicato a coloro che si sentono asini senza sapere che la loro asinità può preludere a un percorso di conoscenza spirituale e iniziatica. Non è facile rivolgersi al nucleo ancora innocente dei lettori. Rivolgersi al fanciullo segretamente rintanato nell'anima, al fanciullo che ha bisogno d'amore, che non parla e non comprende il discorso dell'adulto che lui stesso è diventato, esattamente come l'adulto non comprende quello del bambino, ancora traboccante di sogno e meraviglia, sebbene lui parli anche troppo e troppo spesso di vane cose, vuote di sentimento. Smontare la facciata fasulla dei discorsi senza costruirne un'altra altrettanto barcollante e fasulla, è impresa utopica e ardua, a rischio di fraintendimento e di sdrucciolevoli confini. Tant'è, questa è la tensione che mi motiva a scrivere e a svolgere il mio lavoro clinico. Nel solco conoscitivo della psicologia analitica di C.G. Jung, ma in modo sostanzialmente indipendente dalle astrazioni teoriche, che rimangono implicite beninteso, senza per questo determinare la rotta del mio argomentare, desidero piuttosto raccontare, un po' favoleggiando, un po' parodiando, molto disquisendo su seri argomenti. Lo faccio in costante ascolto delle voci plurime che mi raggiungono uscendo dalle pagine dei numerosi libri che leggo e che mi stupiscono ogni volta per come le medesime cose possono venire dette con linguaggi e narrazioni differenti... Dedicato a tutti coloro che ce l'hanno fatta a dare un senso alla loro vita proprio a partire dallo squarcio che il dolore e lo smarrimento ha aperto nel loro cuore e nella loro mente. Dedicato a coloro che hanno il coraggio di un pensiero libero. A tutti coloro che, come l'Odisseo, conoscono la tensione all'oltre ma in essa non si perdono e comprendono che l'orizzonte dell'avventura è la vita in quanto tale."
20,00 19,00

Il passo dell'obbedienza

Laura Corraducci

Libro: Libro in brossura

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2020

pagine: 96

Il passo dell'obbedienza è il libro della maturità di una delle poetesse più significative e persuasive di questi ultimi anni. La scrittura trova qui una sua leggerezza speciale, malinconica e bruciante, in cui si percepisce la dimensione del destino, di qualcosa che ci tocca nell'intimo, e che viene reso in una lingua essenziale, scavata, sempre coerente. Ad esempio nella sezione intitolata Le vele, l'autrice sa sviluppare il tema della libertà, o meglio di quel sogno di libertà di cui si nutre da sempre la nostra anima, attraverso le immagini potenti del mare, delle barche che lo solcano, degli uccelli di mare, delle vele che sanno tagliare il vento della vita, e addirittura traversare «la porta della morte», gonfiarsi fra le lenzuola di un letto. Ma non c'è solo la dimensione privata, perché questo è anche un libro ispirato da una sensibilità e da un'umanità che è innanzi tutto un gesto di amore, di apertura alla vita in tutti i suoi aspetti, anche quelli più dolorosi. La sezione centrale dedicata alla storia, e intitolata Il rovescio della luce, si apre infatti con un testo ispirato al farmacista polacco Tadeusz Pankiewicz e porta, nei versi, frammenti importanti della storia del Novecento che domandano alla poesia un passo su un cammino preciso, quello di una memoria che non conosca fine per chi è e per chi verrà. Il passo dell'obbedienza, l'ultima sezione che dà il titolo al libro, è articolata in tre sequenze poetiche distinte, nelle quali vengono tratteggiate le vicende umane e storiche di tre figure femminili: la regina spagnola Juana la Loca, la danzatrice senza braccia Simona Atzori e Maria di Nazaret. Il passo, per le tre donne, è un passo che obbedisce all'urgenza di una vita che deve compiersi in loro e con loro e, alla quale sentono di aderire totalmente — talvolta nella tragedia e nello strappo della morte — senza finzioni o cedimenti.
12,00 11,40

La dimora insonne

Daniela Pericone

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2020

pagine: 94

«"Nel tuffo conta lo stile / la cima è l'ardore": giunta al suo sesto libro, Daniela Pericone continua a serbarsi fedele all'idea di una poesia baluginante, preziosa, a volte oscura e impervia, fatta di metafore ventose e severe, di immagini misteriose, di barocche accensioni, di grumi di suoni che si caricano di un senso remoto e dimenticato, di slanci improvvisi che sembrano spezzare la trama ordinata dei giorni e immettere in un mondo di visioni pure, protette dalla scorza, forte e intensa, delle parole. Una poesia fitta di corrispondenze e di trame epifaniche, e che pure affonda nella concretezza dello sguardo e del sentire, ricca com'è di vita quotidiana, di piccoli eventi naturali e umani, che devono però essere interpretati, ricondotti a un loro segreto originario, svelare un destino. Per questo La dimora insonne è un libro in cui le apparizioni si alternano alle sconfitte, le visioni ai naufragi: quel che si impone è il movimento della parola che sollecita forme più alte di verità, proprio come la terra, nella stagione invernale, "impetuosa reclama / il crepitare della brace / ancora viva, arroventata", covando le sue radici e sovvertendo il potere del gelo. Una poesia di grazia e ardore, povertà e magnificenza, che richiede lettori pazienti, capaci di mettersi in ascolto, e che per questo non delude: il lettore di questa Dimora insonne è posto infatti all'altezza dell'autore stesso, di una parola che lo guida poesia dopo poesia, e si fa soffio, vento, pioggia, "scorta d'oro" verso le regioni della notte e della vita.» (Giancarlo Pontiggia)
10,00 9,50

Il filosofo e l'analista. Diagnosi e critica dell'umano. Da Severino a Galimberti

Il filosofo e l'analista. Diagnosi e critica dell'umano. Da Severino a Galimberti

Davide D'Alessandro

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2020

pagine: 264

Il volume presenta 35 interviste con i massimi filosofi e psicoanalisti italiani. A impreziosire l'opera, tra l'altro, è l'ultimo colloquio di Emanuele Severino, prima della scomparsa del filosofo. Filosofi e psicoanalisti lavorano, pensano, leggono e scrivono, ma riescono, se intervistati con passione, ad andare oltre lo schema talvolta banale di un compitino accademico. Se questi dialoghi hanno la forza di restituire parte del senso perduto, in un'epoca complessa dove la quantità trionfa sulla qualità, il merito è della filosofia e della psicoanalisi, discipline mai separate, ma che anzi s'incrociano, interrogano e s'interrogano sulla vita e spesso si soffermano su brandelli di vita, appesi come scarti a strutture fragili, sofferenti, depotenziate, rimaste al buio, prive di luce. Alla filosofia e alla psicoanalisi, a chi le onora con il proprio impegno quotidiano, è affidata la speranza di una rinnovata visione del mondo, fatta da tanti piccoli singoli che si rimettono in cammino poiché tutti, davvero tutti, siamo fatti per ricominciare.
22,00

L'altra parte. I fantasmi della psiche al cinema

Angelo Moscariello

Libro: Libro in brossura

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2020

pagine: 117

La rappresentazione dei fantasmi della psiche al cinema è vista in questo saggio alla luce della nozione di "altra parte" — presente nell'omonimo romanzo di Alfred Kubin — e dei principi della psicologia analitica di Carl Gustav Jung, ed è analizzata in alcuni capolavori classici e recenti del genere fantastico, da Gli invasati a Mulholland Drive, passando attraverso L'ora del lupo, Suspense e Shining nei quali la dimensione visiva onirica e perturbante funge da porta dell'inconscio. L'autore presenta un'analisi di sette film di registi famosi — tra i quali Bergman, Polanski, Lynch e Kubrick — aderente alla natura simbolica di un'arte polivoca non-concettuale, spesso vittima del riduzionismo semiotico e delle forzature ermeneutiche, estendendo lo studio alle patologie e alle ambivalenze affettive generatrici di fantasmi mentali in film come El, Femmina folle, L'inferno e Joker dove, tra sintomi freudiani e simboli junghiani, il cinema conferma di possedere una natura alchemica in grado di condurre all'inconscio.
12,00 11,40

L'ombra che uccide. Romanzo psicologico analitico

Franco Livorsi

Libro: Copertina morbida

editore: Moretti & Vitali

anno edizione: 2020

pagine: 104

Il romanzo è ambientato nella Torino dei nostri giorni. L'anima tormentata di un graduato, Gaetano Romeo, sente il bisogno di confrontarsi con lo psicologo analitico Orfeo Manin. Dal racconto della sua vita, e soprattutto dei suoi sogni, e dalle associazioni mentali che suscitano in lui, emergono storie ben note, eppure sempre diverse: la sempre complicata relazione con i genitori; il rapporto conflittuale con il padre; i grandi amori mancati, adolescenziali o della prima gioventù; le aspirazioni più profonde e segrete fallite; le grandi relazioni erotiche risultate effimere, ma anche l'oscura volontà dell'anima in pena di farla pagare a chi, secondo il Romeo, ha provocato il suo male di vivere. Emerge per ciò, in quest'analisi, anche una dimensione criminale, latente nel disagio esistenziale di Gaetano Romeo. Pulsioni sin troppo concrete di morte lottano con pulsioni di rinascita. La tragedia risulterà più forte?
12,00 11,40

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.