Libri di George Berkeley
Lecce Taranto Matera. Appunti di viaggio, 1717
George Berkeley
Libro: Libro in brossura
editore: Kurumuny
anno edizione: 2017
pagine: 46
Dotato di forte indipendenza di giudizio, non meno che di competenze scientifiche, Berkeley osserva città e campagne di Puglia in prospettiva: annota con precisione i tumuli di terra coltivata, saggia la natura dei terreni e della pietra; enumera i conventi e monasteri e gli abitanti di ciascun centro attraversato; s’immerge nella Taranto dei pescatori, ancora ricca di vocabolario greco con la stessa disinvoltura con cui si accosta ai braccianti di Matera o ai d otti canonici di Lecce; partecipa incuriosito alle pizziche popolari e vuol dire la sua sulle opposte scuole di pensiero che si fronteggiavano sulla sindrome dell’aracnidismo, sempre attento a raccogliere tutte le informazioni disponibili tra i soggetti che animavano la scena dei tarantolati.
A defence of free-thinking in mathematics
George Berkeley
Libro: Libro in brossura
editore: Aurora Boreale
anno edizione: 2023
pagine: 68
George Berkeley (1685-1753) was an Irish philosopher, an anglican bishop and one of the three great British empiricists along with John Locke and David Hume. Ignored and derided in life, he is now widely re-evaluated and considered as a sort of indirect precursor of Ernst Mach, Albert Einstein and Niels Bohr for his thesis on the non-existence of matter and the impossibility of an objectively absolute time and space. His critiques of mathematics and science are among the most controversial, brilliant and revolutionary in the history of philosophy. The Berkley's essay A Defence of Free-Thinking in Mathematics was written and published in 1735 in response to criticisms ofThe Analyst in Geometry no Friend to Infidelity; or a Defence of Sir Isaac Newton and the British Mathematicians, by “Philalethes Cantabrigiensis” (Dr. James Jurin, a noted Cambridge scientist and physician), andVindication of Sir Isaac Newton's Principles of Fluxions, by Jacob Walton. Berkeley responded to a subsequent pamphlet of Walton withReasons for not replying to Mr. Walton's Full Answer.
A treatise concerning the principles of human knowledge
George Berkeley
Libro: Libro in brossura
editore: Aurora Boreale
anno edizione: 2022
pagine: 136
Saggio su una nuova teoria della visione-Trattato sui principi della conoscenza umana. Testo inglese a fronte
George Berkeley
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2004
pagine: 516
Un'esatta comprensione del pensiero post-cartesiano non può fare a meno di confrontarsi con Berkeley e le opere raccolte in questo volume, fra le più discusse dalla letteratura specialistica berkeleiana e da quella epistemologica in genere. Il "Saggio sulla visione" contiene la formulazione compiuta della più influente teoria della percezione visiva sino alla metà dell'Ottocento, teoria che raccoglie ancora oggi il consenso di un gruppo consistente di psicologi. Il "Trattato sui principi della conoscenza umana" elabora invece quegli argomenti dell'idealismo che saranno discussi da tutti i maggiori filosofi occidentali.
Alcifrone. Ossia il filosofo minuzioso. Testo inglese a fronte
George Berkeley
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2005
pagine: 1024
Nella dimora bucolica di Critone si incontrano due liberi pensatori, due semplici uomini di campagna, e uno spettatore silenzioso. Lungo una settimana di appassionate discussioni, polemiche, argomentazioni, due massimi sistemi vengono contrapposti l'uno all'altro: il razionalismo critico del libero pensiero e la difesa cristiana di una concezione religiosa della vita.
Saggio di una nuova teoria della visione
George Berkeley
Libro: Libro in brossura
editore: Carabba
anno edizione: 2010
pagine: 144
Teoria della visione
George Berkeley
Libro
editore: Guerini Scientifica
anno edizione: 2020
pagine: 160
Un saggio per una nuova teoria della visione - con questo titolo così dimesso Berkeley, all'età di ventiquattro anni, pubblicava a Dublino la sua prima opera: un libro sulla percezione e sulle componenti sensibili della nostra esperienza della spazialità che avrà una grossa risonanza e che sarà una delle pietre miliari della riflessione psicologica e filosofica sulla visione.
De Motu
George Berkeley
Libro: Copertina morbida
editore: Book Time
anno edizione: 2021
pagine: 80
"De Motu"; sive, de motus principio & natura, et de causa communicationis motuum, o semplicemente "De Motu", è un saggio scritto da George Berkeley e pubblicato come volantino a Londra nel 1721. Fu poi presentato senza successo per un premio che era stato offerto dalla Royal Academy of Sciences di Parigi. Considerato il precursore di Mach ed Einstein, Berkeley si occupa del principio del movimento, della sua natura e della causa della comunicazione dei moti. Tuttavia, come ben riassunto nella sua celebre formula Esse est percipi, sostiene che la fisica non può fornire spiegazioni causali. Tali cause sono incorporee, divine, e spetta alla "filosofia prima", o metafisica, occuparsene. Per questo i fisici devono evitare di usare termini astratti che non fanno altro che oscurare la chiarezza dell'esperienza empirica e nulla ci possono dire al di là della percezione.
Dialogues between Hylas and Philonous in opposition to sceptics and atheists
George Berkeley
Libro: Libro in brossura
editore: Aurora Boreale
anno edizione: 2022
pagine: 160
George Berkeley (1685-1753) was an Irish philosopher, an anglican bishop and one of the three great British empiricists along with John Locke and David Hume. Ignored and derided in life, he is now widely re-evaluated and considered as a sort of indirect precursor of Ernst Mach, Albert Einstein and Niels Bohr for his thesis on the non-existence of matter and the impossibility of an objectively absolute time and space. His critiques of mathematics and science are among the most controversial, brilliant and revolutionary in the history of philosophy. «I have been a long time distrusting my senses: methought I saw things by a dim light and through false glasses. Now the glasses are removed and a new light breaks in upon my under standing. I am clearly convinced that I see things in their native forms, and am no longer in pain about their unknown nature or absolute existence. This is the state I find myself in at present; though, indeed, the course that brought me to it I do not yet thoroughly comprehend. You set out upon the same principles that Academics, Cartesians, and the like sects usually do; and for a long time it looked as if you were advancing their philosophical Scepticism: but, in the end, your conclusions are directly opposite to theirs».