Libri di Giancarlo Tettamanti
L'avventura educativa. Educazione, genitori, scuola, parità
Giancarlo Tettamanti
Libro
editore: Itaca (Castel Bolognese)
anno edizione: 2004
pagine: 200
Lodovico Morell SJ. Una vita per e con i giovani
Giancarlo Tettamanti
Libro
editore: Ancora
anno edizione: 2012
pagine: 144
Le nostre società sportive devono essere un'alternativa ad altre società sportive laiche. Forse qualcuno può pensare di fare a meno della 'qualifica' cristiana illudendosi che il 'pane' sia già pronto, che il momento del lievito sia superato, che non vi sia più bisogno di una propria identità. Ma è proprio vero che il mondo degli sportivi sia già a tal punto perfetto da non aver più bisogno di 'valori cristiani'?" (Padre Lodovico Morell SJ).
Cultura e società. Scritti in libertà
Giancarlo Tettamanti
Libro
editore: VivereIn
anno edizione: 2008
pagine: 124
La cultura trova la propria dimensione nella "libertà": essa è l'espressione della personalità umana nel suo aspetto più profondo e radicale. Solo se l'uomo è libero, la cultura - che esprime in modo significativo la sua personalità - è libera e la sua libertà va difesa. Va "decodificato" il rapporto "Stato-cultura" e attivato il rapporto "cultura-società": il sistema di promozione culturale (educativo-formativo) non va costruito a partire dagli interessi e dagli assetti istituzionali e organizzativi dello Stato e della pubblica Amministrazione, bensì a partire dai diritti dei cittadini singoli e associati. Nella loro semplicità, i testi inseriti nella pubblicazione sono tesi ad alimentare e motivare analisi e riflessioni.
Libertà e coralità educativa
Giancarlo Tettamanti
Libro
editore: Fede & Cultura
anno edizione: 2009
La bontà dell'educazione la si misura dal fatto di essere in grado di proporre, di partecipare, di contagiare ai propri figli e ai propri alunni il senso della vita: cosa significa nascere; cosa significa credere, amare e soffrire; cosa significa vedere ingiustizie; cosa significa incontrarsi con tante situazioni contraddittorie; cosa significa morire. E ciò riguarda, in primis, la famiglia e, sussidiariamente, la scuola. Ma educare è possibile? Si! Ma guardando in faccia il tempo in cui viviamo, perché se da una parte abbiamo quest'ansia sul come, questa incertezza sul dove, questo silenzio sul perché, è anche vero - e questo è il positivo del nostro tempo - che le scelte sul senso della nostra vita interpellano la nostra e l'altrui libertà, richiamano la nostra e l'altrui responsabilità, radicano più in profondità la dimensione che orienta la vita. Questo vuol dire educare: cioè anticipare ai nostri figli e ai nostri alunni - con un'azione corale famiglia-scuola - il senso promettente della vita.