Libri di Gianfranco Petrillo
Levante. Smirne, Alessandria, Beirut: splendore e catastrofe nel Mediterraneo
Philip Mansel
Libro: Libro rilegato
editore: Mondadori
anno edizione: 2016
pagine: 470
Che cosa hanno in comune lo storico marxista Eric Hobsbawm, il poeta Konstantinos Kavafis, il vice Führer Rudolf Hess e il futurista Filippo Tommaso Marinetti? Nulla, se non il fatto di essere nati ad Alessandria, la città più cosmopolita dell'Egitto. Un mondo a parte, un crogiolo di lingue, etnie e culture, dov'era possibile leggere gli ultimi romanzi pubblicati a Londra e Parigi, organizzare mostre di artisti di fama internazionale o mettere insieme collezioni archeologiche dal valore inestimabile. E, soprattutto, passare da un'identità a un'altra, da una lingua all'altra, liberandosi dai vincoli delle nazionalità e delle confessioni. Alessandria, la regina del Mediterraneo, ma non solo. Smirne, Salonicco, Beirut, città globali prima della globalizzazione, esempi aurorali delle città miste che caratterizzano il mondo contemporaneo. In una parola, il Levante: luogo d'incontro tra Oriente e Occidente, di dialogo e di confronto tra cristianesimo e Islam, ma anche di violenze laceranti, di genocidi e pogrom perpetrati in nome del nazionalismo o del fanatismo religioso. Se "multiculturalismo", "assimilazione" e "integrazione" sono parole che spesso in modo astratto scandiscono da anni l'agenda del dibattito politico, c'è stato un tempo in cui esse testimoniavano di realtà concrete, tangibili, fatte di scambi e compromessi, di convivenza e di tolleranza, per quanto fragili e difficili da conservare.
Tra patria reale e patria ideale nel decennio delle traduzioni
Gianfranco Petrillo
Libro
editore: Nuova Trauben
anno edizione: 2023
pagine: 204
La capitale del miracolo. Sviluppo, lavoro, potere a Milano (1953-1962)
Gianfranco Petrillo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 516
Tra gli anni Cinquanta e Sessanta l’Italia subì la “grande trasformazione” verso la modernità di modello americano, da paese prevalentemente agricolo a industrial-terziario. Quel momento tumultuoso fu chiamato “miracolo economico”, ma fu anche quello in cui giunse a maturità la fresca e gracile democrazia italiana. Questo libro cerca di spiegare come e perché al centro di questo processo vi fu Milano, che era allora la città più industrializzata d’Italia. Diversamente da Torino, dove giganteggiava la Fiat col suo indotto, e da Genova, dominata dall’Ansaldo, Milano, che era anche sede delle principali banche italiane, aveva una miriade di fabbriche in ogni settore merceologico avanzato. Più di un quarto della sua popolazione era costituito da operaie e operai, alimentato in modo crescente dai flussi migratori dei tantissimi che abbandonavano la poco redditizia lavorazione dei campi. Fu l’aspirazione di costoro a migliori condizioni di vita e di lavoro e alla piena dignità di cittadini, faticosamente interpretata dai sindacati, a mettere in moto la trasformazione sociale ed economica del paese, provocando un vero terremoto culturale e politico anche all’interno della borghesia cittadina, che era alla guida di quella nazionale. Questo libro uscì in prima edizione nel 1992 e viene ora riproposto senza modifiche significative come un documento di un’epoca in cui a dominare il dibattito culturale erano i problemi dei lavoratori e il consolidamento della democrazia, alla luce dei quali si leggeva anche la storia nazionale.
Traduttori e sviluppo della cultura. Sette figure della casa editrice Einaudi 1936-1970
Aurelia Martelli, Gianfranco Petrillo, Michela Landi Frédéric Ieva
Libro: Libro rilegato
editore: Nuova Trauben
anno edizione: 2022
pagine: 224
I protagonisti di questo volume (Ludovico Geymonat, Arrigo Vita, Paolo Serini, Bruno Fonzi, Mario Bonfantini, Renato Solmi, Giuseppina Saija Panzieri) sono nomi non necessariamente associati al mestiere del tradurre, e spesso trascurati dagli studi 'traduttologici' in senso stretto, ma il cui ingegno, visione dell'attività traduttiva e conoscenza delle culture altre hanno portato linfa e innovazione alla costruzione della cultura nell'Italia del dopoguerra. Tutti e sette hanno contribuito alla così detta 'sprovincializzazione culturale' dell'Italia e hanno affrontato il lavoro di traduzione (spesso di autori stranieri poco noti, poco studiati, almeno in quel momento) con apertura, curiosità, ricettività e capacità di essere influenzati, interpretando la traduzione come parte vitale di una ampia partecipazione alla vita politico-culturale del paese. Il presente volume vuole dunque disvelare questo aspetto meno noto per restituire una rappresentazione più rotonda e completa delle loro molte qualità umane e intellettuali.
Tradurre. Pratiche, teorie, strumenti. Un'antologia dalla rivista, 2011-2014
Libro
editore: Zanichelli
anno edizione: 2016
pagine: 384
Everest 1953. L'epica storia della prima salita
Mick Conefrey
Libro: Libro rilegato
editore: Corbaccio
anno edizione: 2013
pagine: 342
2 giugno 1953: mentre la Gran Bretagna festeggia l'incoronazione di Elisabetta II, i media diffondono le prime notizie su un altro avvenimento epocale: la conquista dell'Everest, la montagna più alta della Terra. Il neozelandese Edmund Hillary e lo Sherpa Tenzing Norgay sono i primi uomini a salire sul tetto del mondo, grazie a una spedizione perfettamente riuscita sotto la guida del colonnello John Hunt. A sessant'anni da questa straordinaria impresa, Mick Conefrey ricostruisce, attraverso documenti inediti e interviste di prima mano con i protagonisti, le vicende che portarono al successo inglese. E rivela tutti i retroscena, le crisi e le polemiche - sia in parete che in patria che nessuno ha mai raccontato: dalla ricerca rocambolesca dei finanziamenti alla ribellione degli Sherpa, dalle condizioni meteo avverse all'ostilità della stampa nazionale. E Conefrey rimette nella giusta prospettiva, oltre alle grandi capacità organizzative unite a un carattere accomodante e a un sano spirito patriottico del colonnello Hunt, anche le personalità rimaste più in ombra nei resoconti ufficiali, come Eric Shipton, l'enigmatico "Mr Everest" a cui fu negata la guida della spedizione, o Tom Bourdillon e Charles Evans, che dovettero rinunciare a cento metri dalla vetta. Grazie alla sua appassionata ricerca tra le lettere, i diari e i ricordi dei protagonisti di allora, Conefrey ha scritto un libro su una delle pagine più epiche dell'alpinismo di tutti i tempi.
Figli e padri. Dodici figure del Novecento
Gianfranco Petrillo
Libro: Copertina morbida
editore: Il Mulino
anno edizione: 2006
pagine: 175
L'Italia ha alle spalle un secolo di grandi mutamenti, che si rispecchiano anche nel succedersi delle generazioni, nei modi in cui i figli hanno o non hanno raccolto il testimone dei padri, si sono inseriti o meno in una continuità di valori e di attività; e ciò è tanto più visibile nelle classi dirigenti. L'autore di questo libro ha così scelto dodici figli di padri affermati - industriali, docenti universitari, diplomatici, giornalisti, finanzieri, politici - e ne ha ricostruito la storia in rapporto col genitore. Dodici destini che hanno dovuto liberarsi in tutto o in parte dai condizionamenti paterni per poter trovare una strada propria. Nelle storie personali, che il racconto restituisce con garbo e finezza mettendo in luce anche la rete di rimandi che le uniscono, si compone una sorta di storia collettiva, un'immagine dell'Italia e delle sue trasformazioni.