Libri di Gianni Mura
Ischia
Gianni Mura
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2014
pagine: 175
Torna l'ineffabile commissario Jules Magrite, con i baffi, le maglie a righe, la passione per i cibi di qualità e i vini d'annata. Torna in Italia come turista. Al suo fianco il giudice Michelle Lapierre, conosciuta durante le indagini su un caso sanguinoso. Con lei vive una relazione di abbandono e pudore, di tenerezza e disincanto, che in questa vacanza potrebbe consumarsi o, chissà, diventare una vera storia d'amore. La loro permanenza a Ischia - o, come dicono i francesi, "Iscià" - è appena cominciata quando l'omicidio di un giovane romeno scuote la quiete dell'isola. Magrite non tarda a farsi coinvolgere, anche perché dal giorno del suo arrivo Peppe 'o Francese - meglio noto ai flic come Pépé le Couteau - lo riempie di racconti e confidenze, su di sé e i suoi compaesani, come se davvero non avesse aspettato altro. E oltre il sipario delle buganvillee, delle scogliere e dell'acqua verde-azzurra il commissario scopre ben presto corruzione, degrado, criminalità. Pépé le Couteau accompagna Magrite dentro l'inferno di uno dei più celebrati paradisi mediterranei. Fino a dove? E a che prezzo? Dopo "Giallo su giallo", Gianni Mura scrive un noir civile intenso e appassionato.
Giallo su giallo
Gianni Mura
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2009
pagine: 227
Gianni Mura, cronista sportivo di "Repubblica", si inventa un Tour de France bagnato di sangue. Il protagonista, nonché io narrante, fa più o meno il mestiere di Mura: segue il Tour insieme alla "banda" dei giornalisti internazionali, quando può mangia bene, si industria con passione e stile a ricreare per i lettori il clima delle tappe, telefona di tanto in tanto alla saggia moglie, esercita il suo sguardo umano sulla quotidianità bizzarra di una delle manifestazioni sportive più fascinosamente epiche. Ma guardare costa. E comincia a costare da subito. Una giovane prostituta che ha tentato di adescarlo viene trovata senza vita davanti alla porta della camera d'albergo del nostro cronista. Che naturalmente viene subito sospettato, portato in galera e interrogato a sangue. Non fosse per la durevole ostilità del giudice al quale sono affidate le indagini, l'episodio sembrerebbe rientrare, ma ecco un nuovo, terribile omicidio. È a questo punto che entra in scena il detective Magrite - il solitario, riservato, acuto Monsieur Magrite che si mette sulle tracce dell'assassino. Ma ci vorranno un altro morto, una dark lady e un nugolo di appetitosi personaggi minori per scoprire il legame fra l'una e l'altra morte violenta e ripulire così le strade del Tour.
Non gioco più, me ne vado. Gregari e campioni, coppe e bidoni
Gianni Mura
Libro: Copertina morbida
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 2013
pagine: 498
Il giorno prima, l'attesa lieve, agitatissima: cosa accadrà? E poi è il giorno. Lo stadio è una muraglia di colori, di cori, di rumori. Ai lati del percorso gli appassionati di ciclismo si accalcano, attendono, scalpitano sui sandali. Sfilano i campioni in campo. I panchinari. Gli arbitri. Il quarto uomo. Sfilano i campioni sulla strada. I gregari. I fotografi. I "suiveurs" e i giornalisti. Il durante e il dopo. L'attesa, la tensione, la rassegnazione, la gioia. L'euforia. La poesia. Questo è un libro di sport, di calcio e di ciclismo. Di poesia. "Non gioco più, me ne vado": un libro su di noi, che ci riconosciamo in quelle sfide, in quei momenti. Come eravamo, dove eravamo, quando Tardelli urlava sotto il cielo di Madrid, e dove quando, nel 2006, il cielo di Berlino si tingeva d'azzurro e noi ridevamo, piangevamo, urlavamo. Come e dove quando Pantani volava sul Galibier, e come e dove e quando e perché Pantani chiuse le ali in quell'alba grigissima, in quella grigia stanza d'albergo. C'è tutto questo, c'è il giorno memorabile e il giorno comune, il giorno euforico e il giorno disperato, in questo libro. E il giorno come un altro. Non ancora compiuti vent'anni, Gianni Mura inizia la sua carriera alla "Gazzetta dello Sport". Assiste alle partite di provincia, ma subito dopo si trova a raccontare, nel 1965, quello che succede sulle salite estreme, strette, affollate, e sulle discese ventose del Giro.
Confesso che ho stonato
Gianni Mura
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2017
pagine: 103
Dalla Piaf mangiauomini all'elogio della fisarmonica, dai legami tra calcio e musica all'omaggio a Sergio Endrigo, dai primi Festival di Sanremo imparati a memoria agli ultimi, serenamente trascurati: viaggio arbitrario per chi è totalmente, irrimediabilmente stonato e lo dichiara subito (l'autore), ma continua a sentire il fascino della canzone e a volte osa addirittura parlare di poesia. Con il rischio di essere criticato sia dai poeti sia dai cantautori, gente abbastanza permalosa. La difesa è già pronta: troppo amore.
Non c'è gusto. Tutto quello che dovresti sapere prima di scegliere un ristorante
Gianni Mura
Libro: Copertina morbida
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2018
pagine: 108
Non solo un libro di consigli, ma un viaggio nell'Italia di ieri e di oggi attraverso l'inesauribile varietà della sua ristorazione. Dai ristoranti stellati alle osterie di quartiere, Gianni Mura ci mette in guardia su tutto ciò che è opportuno fare prima di sedersi a tavola per evitare solenni fregature: ad esempio, per scegliere il posto giusto è meglio fidarsi del consiglio degli amici, consultare le guide storiche o le recensioni di TripAdvisor? E quali insidie (e quali indizi) può nascondere la telefonata con cui prenotiamo un tavolo per quattro alle nove di sera? Ma già che c'è, tra una dritta e l'altra, Mura ci racconta di grandi ristoratori che danno alle loro invenzioni nomi di pittori rinascimentali, di cuochi arroganti che per partito preso negano ai clienti una fetta di formaggio, di posate scomode e di mangiate omeriche nelle leggendarie trattorie battute dai camionisti. "Non c'è gusto" è la celebrazione ostinata e non pentita del gusto imbattibile di condividere cibi e bevande con le persone che ci piacciono, di dedicare tempo e vita a ciò che aiuta a mantenere umani. Parafrasando Vinicius de Moraes: "La tavola, amico, è l'arte dell'incontro".
Poveri ma belli. Il Pescara di Galeone dalla polvere al sogno
Lucio Biancatelli
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2019
pagine: 220
Il Pescara di Galeone è stato un piccolo capolavoro nato per caso e con pochi soldi. Un mix d'incoscienza, spensieratezza e bel gioco che stupì l'Italia calcistica della seconda metà degli anni Ottanta, in piena "guerra di religione" tra gioco a uomo e novità rappresentata dalla zona. Ripescato in serie B dopo la retrocessione dell'85-86 grazie ai guai economici del Palermo, un gruppo di giocatori allestito in pochi giorni assemblando giovani provenienti dalla Primavera e alcuni "reduci" dalla sfortunata stagione precedente (rimasti più per caso che per scelta) e guidato da un allenatore anch'esso esordiente in serie cadetta, sembrava condannato a fare la parte della Cenerentola. Ma quel brutto anatroccolo si trasformò presto in cigno e fu protagonista di un'autentica favola calcistica, che dava spettacolo, riempiva ogni domenica lo stadio Adriatico e generava esodi di massa in trasferta. Quella squadra, grazie alle parate del giovane portiere Gatta, alle volate di Pagano e Bosco, alle geometrie di Gasperini e ai gol a raffica di Rebonato (che eguagliò Paolo Rossi e Chinaglia), travolse tutti, compreso il Parma di Arrigo Sacchi, e alla fine conquistò la serie A. Per l'occasione arrivarono alla corte del Delfino un certo Leo Junior, uno dei leader della nazionale brasiliana, e lo slavo geniale "Baka" Sliskovic, pallino di Galeone. Esordio col botto nella scala del calcio, Inter-Pescara 0-2, e festa salvezza alla fine di un'altra incredibile stagione. Attraverso i racconti dei protagonisti, inclusi quelli della seconda promozione di Galeone, come Massimiliano Allegri e Ricky Massara, "Poveri ma belli" ripercorre quegli anni speciali, raccontando lo spirito di un gruppo irripetibile, un calcio d'altri tempi e un allenatore che a Pescara è diventato un autentico mito. Prefazione di Gianni Mura.
Gianni Mura e i racconti della bicicletta
Gianni Mura
Libro: Copertina morbida
editore: Gedi (Gruppo Editoriale)
anno edizione: 2021
pagine: 234
In principio fu il Giro. Gianni Mura non aveva ancora vent'anni quando cominciò a seguire il ciclismo. In questo libro, una scelta degli articoli più belli: non solo pedali, ma vino, cucina, musica. Il racconto di tutto quello che gira intorno a una corsa. Con una dichiarazione d'amore per il Tour.
Il mondo di Gianni Mura
Gianni Mura
Libro: Copertina morbida
editore: Gedi (Gruppo Editoriale)
anno edizione: 2021
pagine: 299
Un tesoro, i quarant'anni e più di giornalismo di Gianni Mura a Repubblica. Spietato scegliere, facilissimo pescare nel mucchio. Perle ovunque, di scrittura e conoscenza. Fra lacrime e sorrisi, è nato un percorso in sei capitoli, che raccontano il mondo di Gianni, la sua vita bella come un Tour. Poteva essere un'enciclopedia, è per ora un libro di 300 pagine, una piccola antologia per i senzamura. Per tutte le età e per tutte le passioni: dal racconto del suo primo Giro alla sua ultima Palla di Lardo. Senza dimenticare il suo impegno, le campagne sociali, le splendide interviste. Non c'è solo sport in queste pagine: ci sono persone che hanno una storia da raccontare, ci sono luoghi che parlano grazie a lui. Per tutti quelli che ne sentono la mancanza, il tributo del cuore a un fuoriclasse del giornalismo.
Gino Bartali. Una bici contro il fascismo
Alberto Toscano
Libro: Libro in brossura
editore: Baldini + Castoldi
anno edizione: 2019
pagine: 197
Alberto Toscano analizza la figura del leggendario ciclista Gino Bartali, vincitore di tre Giri d'Italia e due Tour de France, a partire da tutti gli aspetti del suo essere: l'uomo, lo sportivo, il credente, il marito fedele «di due mogli» (la sua bicicletta da corsa e quella in carne e ossa, Adriana), l'antifascista, l'anima controversa e schiva lacerata dalla morte prematura del fratello Giulio. Un uomo giusto, che preferiva inimicarsi il potere piuttosto che concludere una gara col saluto romano. La sua religiosità ha giocato un ruolo importante nell'avversione verso le leggi razziali, nel rifiuto dei simboli della dittatura, oltre che nello straordinario dinamismo della rete clandestina nata nel 1943 per nascondere e salvare moltissimi ebrei. Per questo motivo oggi leggiamo il suo nome sul Muro dei Giusti al Memoriale di Yad Vashem a Gerusalemme. «Ginettaccio» non amava parlare dei suoi meriti extra sportivi e tantomeno dei suoi «chilometri per la vita», percorsi fra la Toscana e l'Umbria per salvare gli ebrei perseguitati, procurando loro i documenti falsi, che nascondeva nell'intelaiatura metallica e nella sella della sua bicicletta. Non lo considerava un gesto fuori dal comune, ma la reazione che ogni persona dovrebbe avere di fronte alla vita minacciata degli altri. Un esempio di umanità per ricordarci la nostra. Un esempio importante soprattutto nei momenti difficili della nostra storia passata, presente e futura. Prefazione di Gianni Mura. Postfazione di Marek Halter.
Ischia
Gianni Mura
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2012
pagine: 176
Torna l'ineffabile commissario Jules Magrite, con i baffi, le maglie a righe, la passione per i cibi di qualità e i vini d'annata. Torna in Italia come turista. Al suo fianco il giudice Michelle Lapierre, conosciuta durante le indagini su un caso sanguinoso. Con lei vive una relazione di abbandono e pudore, di tenerezza e disincanto, che in questa vacanza potrebbe consumarsi o, chissà, diventare una vera storia d'amore. La loro permanenza a Ischia - o, come dicono i francesi, "Iscià" - è appena cominciata quando l'omicidio di un giovane romeno scuote la quiete dell'isola. Magrite non tarda a farsi coinvolgere, anche perché dal giorno del suo arrivo Peppe 'o Francese - meglio noto ai flic come Pépé le Couteau - lo riempie di racconti e confidenze, su di sé e i suoi compaesani, come se davvero non avesse aspettato altro. E oltre il sipario delle buganvillee, delle scogliere e dell'acqua verde-azzurra il commissario scopre ben presto corruzione, degrado, criminalità. Pépé le Couteau accompagna Magrite dentro l'inferno di uno dei più celebrati paradisi mediterranei. Fino a dove? E a che prezzo? Dopo "Giallo su giallo", Gianni Mura scrive un noir civile intenso e appassionato.
Tanti amori. Conversazioni con Marco Manzoni
Gianni Mura, Marco Manzoni
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2013
pagine: 279
Questo libro è il resoconto di una serie di conversazioni nelle quali Gianni Mura ha raccontato a Marco Manzoni cinquant'anni di giornalismo, cinquant'anni di incontri, cinquant'anni di vita. Il leitmotiv (che fa il verso all'epo, la droga più utilizzata nel ciclismo) è "epu", vale a dire etica, passione, umanità. Un acronimo che racchiude l'essenza dello sport. E non solo dello sport. Il bel calcio, il ciclismo epico, l'impresa del più debole nascono da lì. Come la bellezza dello sport: una bellezza che è insieme tecnica, estetica ed etica. Come la sua umanità: la speranza, il sogno, ma anche la fatica, la sofferenza e la sconfitta, che dello sport è la zona d'ombra. Ma Gianni Mura ha tanti altri amori: la convivialità, la Francia, la canzone d'autore, i libri, la poesia, il teatro. Qui ci sono tutti, e ci sono gli uomini e le donne che ha incontrato. Siamo di fronte a un viaggio, ma sarebbe più esatto definirlo un tour. Che parte dal giornalismo sportivo, entra in una ballata di Léo Ferré, si profuma di zafferano, senza mai dimenticare i diritti civili.
Il terzino faccia il terzino. Vita e opere di Osvaldo «Schopenhauer» Bagnoli
Giulio Giusti
Libro: Libro in brossura
editore: Ultra
anno edizione: 2024
pagine: 176
«Il terzino faccia il terzino» è forse una delle frasi che spiega meglio la visione del calcio di Osvaldo Bagnoli, l’allenatore che nel 1985 condusse il Verona alla conquista di uno storico scudetto. In quegli anni straordinari, il “Mago della Bovisa” – uno dei suoi due soprannomi: l’altro è “Schopenhauer”, omaggio di Gianni Brera – amava ripeterla spesso (di solito in milanese, per rafforzare il concetto: «’l terzin fa ’l terzin»), sottolineando l’importanza della semplicità nella gestione di una squadra. Ma semplicità, nel suo caso, non significava certo povertà di idee, anzi si può dire che Bagnoli sia stato uno dei tecnici più preparati e più sottovalutati del calcio italiano. Questo libro vuole rendere onore a lui e alle sue imprese, a partire dall’incredibile storia del Verona campione d’Italia, che Bagnoli prese addirittura in serie B e costruì pezzo per pezzo, scegliendo personalmente ogni giocatore con un lavoro da vecchio artigiano. Un viaggio che parte dall’Osvaldo calciatore, centrocampista di tutto rispetto cresciuto nel Milan di Liedholm e Schiaffino, e continua con la sua lunga e gloriosa vicenda di allenatore. Un tuffo emozionante in un calcio insieme antico ed eterno. Prefazione di Gianni Mura.