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Libri di Gilberto Montali

L'anfiteatro di Sabratha e gli anfiteatri dell'Africa Proconsolare

L'anfiteatro di Sabratha e gli anfiteatri dell'Africa Proconsolare

Gilberto Montali

Libro: Libro in brossura

editore: L'Erma di Bretschneider

anno edizione: 2015

pagine: 602

L'opera si articola in due distinte parti: nella prima si presenta lo studio dell'Anfiteatro di Sabratha mentre nella seconda si propone un nuovo catalogo degli anfiteatri della provincia dell'Africa proconsolare. L'Anfiteatro di Sabratha, scavato e restaurato tra il 1924 e il 1926 dalla missione italiana diretta da Renato Bartoccini, era rimasto sostanzialmente inedito. Dal 2009 al 2012 è stato oggetto di una nuova ricerca che si prefiggeva di giungere ad una lettura complessiva del monumento nel suo contesto urbano, storico e sociale, proponendone anche un'ipotesi ricostruttiva. L'edificio, interamente realizzato in opera quadrata e dimensionato sul cubito punico, rivela un forte legame con la tradizione costruttiva locale. Edificato con ogni probabilità alla fine dell'età flavia, l'anfiteatro appare sovradimensionato rispetto alla popolazione stimata della città: la ragione va cercata nel ruolo che Sabratha ricopriva come capolinea delle carovane che portavano animali, oro e schiavi dal cuore dell' Africa fino alle coste del Mediterraneo. L'Anfiteatro di Sabratha si è rivelato essere il terzo per grandezza tra gli anfiteatri ancora esistenti nell'Africa proconsolare. La necessità di confrontare il monumento sabrathense con gli edifici consimili della provincia ha portato alla redazione di un nuovo catalogo degli anfiteatri dell'Africa proconsolare: si presentano le schede relative a 58 monumenti variamente attestati. Con astuccio contenente 20 tavole a colori.
442,00

Nuove ricerche sull'anfiteatro di Sabratha

Gilberto Montali

Libro

editore: Simple

anno edizione: 2013

L'anfiteatro di Sabratha è uno degli edifici più importanti e noti della città tripolitana. Scavato e restaurato tra il 1924 e il 1926 dalla missione italiana diretta da Renato Bartoccini era rimasto sostanzialmente inedito. A partire dal 2009 è stato oggetto di una ricerca sistematica che, muovendo da un nuovo accurato rilievo, ha cercato di mettere a fuoco le caratteristiche salienti del monumento. Il monumento sabrathense si è rivelato il terzo per grandezza tra gli anfiteatri archeologicamente noti dell'Africa Proconsolare, potendo contenere ben 16000 spettatori. Costruito con ogni probabilità alla fine dell'età flavia, nel momento in cui la città divenne municipium, l'anfiteatro appare sovradimensionato rispetto alla popolazione stimata dell'emporio tripolitano: la ragione va forse cercata nel ruolo che Sabratha ricopriva come capolinea delle carovane che portavano animali, oro e schiavi dal cuore dell'Africa fino alle coste del Mediterraneo.
100,00 95,00

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