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Libri di Gilberto Pierazzuoli

Il lavoro una cosa «seria». Apologia della festa

Gilberto Pierazzuoli

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2020

pagine: 185

Quando il rapporto capitale-lavoro investe l'intero tempo di vita, quando il processo di valorizzazione pervade ogni istante dell'esistenza, non ci sono più luoghi e momenti per la festa, l'ozio, il gioco o il riso. Non solo queste attività vedono rarefarsi gli spazi in cui si possono esercitare, ma subiscono anche tutta una serie di trasformazioni che portano alla perdita dei valori e delle funzioni che le caratterizzavano, ad esempio, all'interno di modi di produzione non mercantili, di società strutturate sullo scambio simbolico, il dono e la reciprocità, sui quali si fondava la loro tenuta sociale. La festa, il gioco, il comico, il piacere, sono figure liminali della nostra cultura occidentale. Tra loro corre una parentela di non facile definizione, ma di cui si può ravvisare un tratto nel loro disagio a rapportarsi con termini quali "utile" e "serio". In effetti, utile e serio esprimono un valore opposto al senso che assumono o è attribuito ad alcune di esse. Il piacere, la gioia, il riso, il gioco, pur riscuotendo un alto livello di considerazione teorica, vengono oggi ridimensionati nella vita quotidiana e messi in secondo piano di fronte all'imperiosità dell'utile e alla solennità del serio, in quanto attributi del "pensieroso", non certo dello "spensierato". La spensieratezza, infatti — come si può leggere nei dizionari —, è spesso connotata come un difetto, una mancanza di responsabilità, una superficialità; una leggerezza, ma anche una azione da sconsiderati, superficiali e negligenti. Occorre allora rompere questo "dispositivo della colpa" per ritornare a giocare e fare festa, a oziare spensierati e a riempire di "godimento" le lotte a venire.
17,00 16,15

Il soggetto collaborativo. Per una critica del capitalismo digitale

Gilberto Pierazzuoli

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2022

pagine: 254

Come scrive Cladio Kulesko nella sua prefazione, il lavoro di Pierazzuoli ripercorre le tracce delle nuove metafisiche digitali, individuandone costanti, nodi e articolazioni, definendo e descrivendo i riti e le liturgie della neoteologia tecnoscientifica. Attraverso un confronto serrato e costante tra le pratiche concrete del capitalismo digitale e alcune delle più recenti filosofie (quali il realismo speculativo, la teoria cyborg, le nuove ontologie, le metafisiche cannibali, l’accelerazionismo e la teoria queer), assistiamo a una vera e propria “messa sotto stress” della teoria, capace di rilevare limiti, vincoli e punti di forza. Quel che più conta, tuttavia, è che al centro di questo vortice vi siano le vicissitudini della materia, gli eventi e i processi generati dalle loro concatenazioni: la storia e le storie – piccole o grandi che siano, storie vere e storie inventate. All’interno della matassa elaborata dall’autore, il lettore non mancherà certo di scoprire trame, dettagli, sincronie e ricorrenze – come in una sorta di piccola simulazione, per uno o più giocatori. Dipanandosi lungo l’asse che collega il modo di produzione capitalista all’universo digitale, il lavoro restituisce una mappa interpretativa generata dall’intersezione di questi due dispositivi che esprimono tutta la potenza prometeica di condizionare le azioni di un soggetto atomizzato lasciando intravedere però una via di fuga verso quel soggetto collaborativo che la tecnologia digitale sembra permettere.
22,00 20,90

Gioco, giocattoli, robot e macchine umane

Gioco, giocattoli, robot e macchine umane

Gilberto Pierazzuoli

Libro

editore: Robin Edizioni

anno edizione: 2016

pagine: 392

Indagando l'essenza del giocattolo, la sua dignità ontologica, il suo statuto d'essere, è possibile formulare più ipotesi e restituire al gioco in quanto tale (e non per caratteristiche più o meno utilitarie) il valore che un certo tipo di pensiero aveva invece marginalizzato. Capire lo statuto del giocattolo è anche un modo di indagare gli apparati di gerarchizzazione dei comportamenti, smascherando anche ideologie che, apparentemente neutre, agiscono condizionando la percezione di oggetti ed eventi, non facendo emergere od occultando per esempio gli effetti secondari di una loro applicazione alle cose del mondo. I diritti umani sono un possibile esempio. Il meccanismo ruota sulla possibilità di definire e circoscrivere gli aventi diritto, creando volta volta la possibilità di esclusioni. Ma se troviamo che automi, macchine, giocattoli, animali e quant'altro abbiano una loro dignità (una loro collocazione ontologica) allora il discorso potrà divenire interessante... Ecco allora il primo Androide: Eva futura di Villiers de L'Isle-Adam; primo nel senso che è la prima volta che il termine viene usato, così come per i "Robots" (anch'essi al debutto letterario) di RUR (Rossum's Universal Robots) di Capek o alla bambola meccanica di Hoffmann, all'Odradek di Kafka, ai gatti di Coetzee o a quelli ancora di Hoffmann. Ecco il ludico di Caillois che si confronta con quello di Huizinga e quello di Fink.
25,00

Mangiare donna. Il cibo e la subordinazione femminile nella storia

Mangiare donna. Il cibo e la subordinazione femminile nella storia

Gilberto Pierazzuoli

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Jouvence

anno edizione: 2016

pagine: 309

Un saggio di antropologia che indaga il rapporto e il contributo femminile alla cucina e, in parallelo, la parte che la cucina ha avuto nella determinazione dei ruoli di genere. "La donna che cucina è un dato così scontato che la sua presenza diviene anonima, si perde nell'universale del ruolo. Il maschio che cucina è invece significativo in modo tale che spesso ha un nome, il nome proprio che segna l'univocità della sua presenza, così spesso negata alle sue colleghe. Ecco a voi il cuoco despota, tanto che colui che dirige il lavoro non si chiama mai il direttore, ma il capo, lo chef. Per questo il suo ruolo è stato sempre più spesso quello del cerimoniere invece di quello del manipolatore della materia. Un ruolo asservito alle problematiche del prestigio, alla rappresentanza che tramite il suo fare si può mettere in atto; creatore di un prodotto che testimonia e pone l'attenzione, più che al puro piacere del suo consumo, a problematiche inerenti lo stato sociale e quindi ai tipi della sorpresa, dell'ostentazione e del meraviglioso. L'uomo, anche in cucina, fa appunto cose più vicine al potere che al piacere."
24,00

Félix Guattari 1992-2022

Félix Guattari 1992-2022

Félix Guattari

Libro: Libro in brossura

editore: StreetLib

anno edizione: 2022

Nel trentennale dalla morte di Félix Guattari abbiamo deciso di dedicargli uno speciale che ne dimostri la fecondità della ricerca e della visione, sia dal punto di vista della ricerca filosofica sia dal punto di vista politico. È infatti difficile distinguere all'interno della sua vita la militanza dalla sua opera teorica. I suoi incontri proficui con Gilles Deleuze, ma anche con gli esuli in Francia della stagione delle lotte italiani da Antonio Negri con il quale ha scritto: “Le verità nomadi. Per nuovi spazi di libertà”, trad. Gioacchino Lavanco, Pellicani, Roma 1989, a Franco Bifo Berardi. Ma anche con le lotte dei popoli cileni e brasiliani. Fondamentale il testo scritto con Suely Rolnik “Micropolitiques” non ancora tradotto nella nostra lingua di cui ci parla Roberto Ciccarelli nel suo intervento. Con testi di: Félix Guattari, Ubaldo Fadini, Claudio Kulesko, Roberto Ciccarelli, Marco Checchi e Gilberto Pierazzuoli.
12,00

Il comune e il capitale. Per una bibliografia ragionata di ecologia politica

Gilberto Pierazzuoli

Libro: Libro in brossura

editore: StreetLib

anno edizione: 2023

Il libro raccoglie principalmente delle recensioni a testi di Ecologia Politica apparsi su "La Città Invisibile" Magazine del Laboratorio Politico di "perUnaltracittà" di Firenze che ne è anche l'editore. Le recensioni non implicano un giudizio, ma fanno riferimenti a testi che riteniamo importanti per capire e ricapitolare i nostri saperi, per metterli infine a disposizione di coloro che pensano che un mondo migliore sia possibile e che si muovono per riuscire a realizzarlo. Per questo alcune considerazioni degli autori possono essere state utilizzate per suggerirne di nuove, ma anche per suggerire dei confronti o per proseguirne il senso. Se questo può avere travisato in parte il pensiero degli autori, ce ne scusiamo e ce ne assumiamo la responsabilità. Ma noi pensiamo che i testi non siano cristallizzati nella forma libro, ma siano materiale d'uso. E usare un testo penso faccia piacere agli autori dello stesso e, in particolare, a questi autori. La recensione ha dunque una doppia funzione, suggerire una lettura, darne una chiave dalla quale poter intravedere un percorso del senso che noi abbiamo proseguito per consegnarvi un testimone che prosegua quel percorso nel pensiero e, possibilmente, anche nella pratica. Come un'istigazione a sovvertire l'attuale stato delle cose. Seguono la traduzione (anche questa mia) della prefazione di Isabelle Stengers al Libro di Anna Lowenhaupt Tsing "Le champignon de la fin du monde. Sur la possibilité de vivre dans les ruines du capitalisme" e il mio intervento al retreat annuale che si tiene a Testalepre Località del Chianti, in particolare quello del 2019 su Bruno Latour e Isabelle Stengers.
5,50

Il soggetto plurale, ecologie, intelligenze artificiali. Per una critica del capitalismo digitale. Volume Vol. 2

Gilberto Pierazzuoli

Libro: Libro in brossura

editore: Perunaltracittà

anno edizione: 2023

pagine: 311

Se l'immaginario prometeico del sapiens, che ha preso la strada dello sviluppo tecno-scientifico dell'Occidente, culmina in questo sistema mondo, subordinato al capitalismo digitale, occorrerà allora provare ad avere una visione prospettica diversa. Provare a reincantare il mondo, riesumare, per esempio, la coppia costituita da Pandora e dal suo compagno Epimeteo, il fratello stolto di Prometeo. Dare uno sguardo epimetetico sul mondo che ci stimoli a cambiarlo. Bisogna cercare una via di fuga, svincolarsi dalla presa capitalistica, scollarsi di dosso la cappa annichilente delle tecnologie di sorveglianza e controllo di tipo digitale. Cercare il soggetto di questa opposizione al mondo. Trovare quel soggetto di relazione che metta in discussione il soggetto di competizione che il capitalismo prometeico ha costruito. Fare il giro del mondo in barca a vento contro mano (vedi l’omonimo film di Ste-fano Reali). Cercare di prendere il timone, proprio in questi frangenti, è infatti la forma più attuale e più attualizzabile di destituzione del capitale.
13,00

Dalla parte di Epimeteo. Per una critica del capitalismo digitale. Volume Vol. 3

Gilberto Pierazzuoli

Libro: Libro in brossura

editore: Perunaltracittà

anno edizione: 2023

pagine: 286

Se l’immaginario prometeico del sapiens culmina in questo sistema mondo subordinato al capitalismo digitale, occorrerà provare ad avere una visione prospettica diversa. Provare a reincantare il mondo. Dare uno sguardo epimeteico sul mondo che ci stimoli a cambiarlo. Bisogna cercare una via di fuga, svincolarsi dalla presa capitalistica, scollarsi di dosso la cappa annichilente delle tecnologie di sorveglianza e controllo di tipo digitale. Trovare quel soggetto di relazione che metta in discussione il soggetto di competizione che il capitalismo prometeico ha costruito. Fare il giro del mondo in barca a vento con¬tro mano (vedi l’omonimo film di Stefano Reali), perché cercare di prendere il timone, proprio in questi frangenti, è infatti la forma più attuale e più attualizzabile di destituzione del capitale.
13,00

Félix Guattari 1992-2022

Félix Guattari

Libro: Libro in brossura

editore: Perunaltracittà

anno edizione: 2023

Nel trentennale dalla morte di Félix Guattari abbiamo deciso di dedicargli uno speciale che ne dimostri la fecondità della ricerca e della visione, sia dal punto di vista della ricerca filosofica sia dal punto di vista politico. È infatti difficile distinguere all'interno della sua vita la militanza dalla sua opera teorica. I suoi incontri proficui con Gilles Deleuze, ma anche con gli esuli in Francia della stagione delle lotte italiani. da Antonio Negri con il quale ha scritto: “Le verità nomadi. Per nuovi spazi di libertà”, trad. Gioacchino Lavanco, Pellicani, Roma 1989, a Franco Bifo Berardi. Ma anche con le lotte dei popoli cileni e brasiliani. Fondamentale il testo scritto con Suely Rolnik “Micropolitiques” non ancora tradotto nella nostra lingua di cui ci parla Roberto Ciccarelli nel suo intervento. Con testi di: Félix Guattari, Ubaldo Fadini, Claudio Kulesko, Roberto Ciccarelli, Marco Checchi, Gilberto Pierazzuoli.
10,00

Fiabe artificiali. Avrebbe potuto esserci una volta...

Barbara Zattoni, Gilberto Pierazzuoli

Libro: Libro in brossura

editore: StreetLib

anno edizione: 2023

Questo libro è stato generato da due reti neuronali, due AI (Artificial Intelligence). Per il testo abbiamo usato ChatGPT4, per le immagini Midjourney versione 5. L'idea era di fare un Libro di Fiabe partendo dal materiale che proveniva da un gioco scherzoso che i/le due autorə  avevano fatto per un po' di tempo e che consisteva nel chiedere “che Principessa potrei essere”: Questo per un recupero ludico che è alla base di molti giochi che iniziano infatti con inventare una condizione che apre le porte al gioco stesso come quando si dice: “facciamo finta di… ”. Alla chat testuale abbiamo allora chiesto di scrivere una fiaba incentrata su una delle Principesse. In molti casi abbiamo utilizzato il primo testo che la AI ha generato senza fare correzioni, in altri abbiamo chiesto degli aggiustamenti o una riscrittura in base a ulteriori parametri consci del fatto che una AI testuale, come ChatGPT, tenda a riprodurre i luoghi comuni e quelle strutture fiabesche riferite più ai testi di libri di fiabe commerciali che non a quelli del folklore che, pur avendo una base orale, è comunque presente in tanti trascrizioni, ma in una misura certamente minore. Direi che alla fine, e con il nostro aiuto, ChatGPT se l'è cavata molto bene. Per le immagini, i prompt in input li abbiamo ripresi dal testo che questa aveva generato. Ovviamente abbiamo inserito anche molti altri parametri per indicare degli stili e per fornire ulteriori indicazioni in modo tale che la AI generasse delle immagini di nostro gusto. In alcuni casi la cosa non era per niente semplice tanto da dover iterare le richieste molte volte. Le immagini ottenute sono state poi usate senza nessun'altra correzione.
20,00

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