Libri di Giordano Bruno
Spaccio de la bestia trionfante
Giordano Bruno
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1985
pagine: 320
Pubblicato a Londra nel 1584, lo "Spaccio de la bestia trionfante" sostiene l'urgenza di una riforma morale: bisogna "spacciare" i simboli e i culti negativi che infestano l'animo umano. I tre dialoghi che compongono il volume si svolgono tra gli dei, convocati da Giove per liberare i cieli dalle bestie che hanno dato il nome alle costellazioni e che simboleggiano le false virtù. Giove spiega che i culti sono stati istituiti dagli dei solo per far vivere gli uomini nella pace: non esistono, quindi, religioni vere e religioni false, esistono religioni utili e religioni dannose. E l'efficacia di una religione si può misurare solo sugli effetti positivi o negativi che produce nella società. Attraverso una critica dell'etica cristiana, Bruno si fa così sostenitore di un audace progetto politico, che intende porre il culto religioso al servizio dello Stato e della pace.
Gli eroici furori
Giordano Bruno
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1999
pagine: 410
L'entusiasmo e il furore come mezzi per raggiungere la conoscenza della verità. Il sonetto come espediente narrativo per trasmettere suggestioni filosofiche del tutto nuove e rivoluzionarie per l'epoca. Sono solo due aspetti di quest'opera che può essere considerata una testimonianza straordinaria del coraggio intellettuale e dell'originalità teorica di Giordano Bruno. "Gli eroici furori" rappresentano una tappa fondamentale della "nolana filosofia". Stampati a Londra nel 1585 in un periodo per molti versi decisivo, in cui Bruno sviluppa in modo organico i motivi centrali della propria ricerca raccolgono gli esiti di un confronto serrato con la tradizione neoplatonica e aristotelica, e sviluppano una teoria della conoscenza intesa come autentica riforma interiore, per trasformare il destino dell'uomo, strutturalmente limitato e finito, aprendolo all'esperienza della verità infinita.
Il candelaio
Giordano Bruno
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1997
pagine: 195
Commedia in cinque atti scritta probabilmente a Parigi nel 1582. La commedia, nella sua storia iniziale e nell'apparato di cui si circonda, pare un episodio della guerra condotta dal Bruno contro l'accademismo, il conformismo e la pedanteria. La trama si annoda su tre motivi: "sono tre materie principali, spiega l'autore, intessute insieme... l'amor di Bonifacio, l'alchimia di Bartolomeo et la pedanteria di Manfurio; però per la cognizion distinta de' soggetti, ragion dell'ordine et evidenza dell'artificiosa stesura, rapportiamo prima da per lui l'insipido amante, secondo il sordido avaro, terzo il goffo pedante".
L'arte della memoria. Le ombre delle idee
Giordano Bruno
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 1999
pagine: 228
De l'infinito, universo e mondi
Giordano Bruno
Libro: Libro in brossura
editore: Harmakis
anno edizione: 2018
pagine: 210
"De l'infinito, universo e mondi" è il terzo dialogo filosofico che Giordano Bruno pubblica a Londra nel 1584, chiudendo il ciclo dei dialoghi cosmologici londinesi intrapreso con "La cena de le ceneri" e proseguito con "De la causa, principio et uno". Sviluppando ulteriormente tematiche già iniziate in quelli, il rapporto fra un Dio immanente e un universo infinito da un lato, e la distinzione dei ruoli di teologia e filosofia dall'altro, il De l'infinito sancisce il punto definitivo di frattura del pensiero del filosofo sia con la dottrina aristotelica sia col cristianesimo. Dedicato anche questo all'ambasciatore di Francia in Inghilterra, il De l'infinito è composto di cinque dialoghi preceduti dalla dedica (la "proemiale epistola"), nella quale Bruno non manca di inserire tre poesie. Protagonisti sono Filoteo, che dà voce all'autore, come già nei precedenti dialoghi; Fracastorio, medico, personaggio reale; Burchio, peripatetico, personaggio immaginario; Elpino, giovane allievo che fa da interlocutore a Filoteo; Albertino, che compare soltanto nell'ultimo dialogo, personaggio forse reale.
De la causa, principio e uno
Giordano Bruno
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2018
pagine: 226
In quest'opera, pubblicata dal Bruno nel 1584 e che appartiene con la "Cena delle ceneri" e "De l'infinito universo et mondi" alla trilogia dei grandi dialoghi metafisici scritti in italiano, il filosofo espone nel modo più esauriente la sua concezione realistica della realtà. Eliminata ogni trascendenza, Dio è concepito come la natura stessa, intesa come infinita potenzialità e infinita attualità, come natura naturans e natura naturata, "vera essenza de l'essere tutto". Una è la sostanza che genera ogni aspetto della realtà, uno è lo Spirito artefice, principio di ogni cosa, infinita forza vitale. Ma l'Essere non è soltanto in sé, è anche in quanto conosciuto e moralmente valutato e diviene quindi il Vero nella conoscenza e Bene nella valutazione morale, generando nell'uomo che lo contempla "eccellenza della propria umanitate".
Un'autobiografia
Giordano Bruno
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2020
pagine: 79
Arrestato a Venezia nel maggio del 1592, Giordano Bruno è costretto a difendersi dall'accusa di eresia di fronte al Tribunale dell'Inquisizione: è l'inizio della lunga e dolorosa trafila processuale che, quasi otto anni dopo, lo condurrà sul rogo. Le sue prime deposizioni, raccolte in questo libro accanto agli interventi dei giudici e dei testimoni, sono la traccia di un profilo autobiografico intenso e sofferto, che del filosofo ci restituisce anche il carattere, lasciandolo emergere nella serrata corrispondenza tra le scelte di vita e gli sviluppi del pensiero. È una confessione resa sotto minaccia, un'abile mistura di verità, intelligenza oratoria e dissimulazione, eppure Bruno rimane orgoglioso anche nell'atto di chiedere perdono. Le sue parole, allora, ci aiutano a comprendere come la scelta di consegnarsi al martirio fu il risultato di una progressiva presa di consapevolezza del proprio ruolo di libero portatore di verità: un'estrema affermazione di autocoscienza. Selezionata e commentata da Michele Ciliberto, tra i maggiori studiosi del filosofo nolano, questa insolita autobiografia, oltre che un'introduzione all'opera del filosofo, è così anche una chiave per decifrarne le complesse ragioni, al di là di stereotipi e mitologie consolidate.
Opere magiche
Giordano Bruno
Libro: Libro rilegato
editore: Adelphi
anno edizione: 2001
pagine: CXLII-1590
Nel febbraio del 1600 Giordano Bruno venne mandato al rogo come eretico a Roma, in Campo de' Fiori. Oggi, sulla piazza, sorge un monumento che lo celebra come eroe del pensiero libero, quasi un antesignano dei fieri laici positivisti di fine Ottocento. Ma tutto questo è un equivoco. Bruno fu avversato dalla Chiesa per ragioni opposte, in quanto propugnatore di un ritorno alla sapienza egizia, iniziatica ed esoterica, che veniva allora collegata al "corpus" degli scritti ermetici: "prisca Aegyptorum sapientia". Questa dottrina segreta di Bruno si articolò soprattutto nei trattati latini (magici e mnemotecnici) vero nucleo rovente della sua opera.
Il terzo libro della Clavis Magna ovvero la logica per immagini
Giordano Bruno
Libro: Libro in brossura
editore: Di Renzo Editore
anno edizione: 2007
pagine: 243
Di quest'opera si deve ripetere quanto Bruno ebbe a dire a proposito del primo libro della Clavis Magna, che chiunque ne può trarre vantaggio, naturalmente secondo le proprie capacità, e nessuno rischia di rimanere a mani vuote. Infatti basta entrare in contatto con questi insegnamenti per restarne "segnati", cioè per intuire l'esistenza di modi differenti di pensare e scoprire in se stessi nuove potenzialità.
Il candelaio
Giordano Bruno
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1997
pagine: 352
Commedia in cinque atti scritta probabilmente a Parigi nel 1582. La commedia, nella sua storia iniziale e nell'apparato di cui si circonda, pare un episodio della guerra condotta dal Bruno contro l'accademismo, il conformismo e la pedanteria. La trama si annoda su tre motivi: "sono tre materie principali, spiega l'autore, intessute insieme... l'amor di Bonifacio, l'alchimia di Bartolomeo et la pedanteria di Manfurio; però per la cognizion distinta de' soggetti, ragion dell'ordine et evidenza dell'artificiosa stesura, rapportiamo prima da per lui l'insipido amante, secondo il sordido avaro, terzo il goffo pedante".

