Libri di Giorgio Brianese
La filosofia di Bob Dylan
Giorgio Brianese
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 66
“Menestrello del rock”, premio Nobel per la letteratura, cantautore e musicista, ma anche pittore e poeta. Queste sono solo alcune delle molte sembianze che Bob Dylan ha assunto nel corso della vita e della carriera. Come Kierkegaard, Pessoa o Simenon, Dylan ha moltiplicato se stesso attraverso un numero imprecisato di pseudonimi per reinventarsi di continuo. Lo stesso nome con cui tutti lo conoscono è un’invenzione: nato Robert Allen Zimmerman, il compositore ha optato per questo alias probabilmente come tributo al poeta Dylan Thomas. Inserito dalla rivista “Rolling Stone” al secondo posto nella classifica dei cento migliori artisti della storia, è considerato oggi il fondatore di una nuova espressione poetica all’interno del vasto panorama musicale americano. La sua personale filosofia e complessità sono esplorate in questo volume da Giorgio Brianese, che ha dedicato anni allo studio dei punti di congiunzione tra musica, letteratura e filosofia.
L'arco e il destino. Interpretazione di Michelstaedter
Giorgio Brianese
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: 218
Il paradiso sulla terra. La religione di Dostoevskij e Tolstoj
Isabella Adinolfi, Giorgio Brianese
Libro
editore: Il Nuovo Melangolo
anno edizione: 2024
pagine: 200
Invito al pensiero di Gentile
Giorgio Brianese
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 256
Dialogo della salute e altri scritti sul senso dell'esistenza
Carlo Michelstaedter
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2009
pagine: 222
Carlo Michelstaedter scrisse il "Dialogo della salute" nel 1910, mentre lavorava alla stesura della tesi di laurea, e lo concluse il 7 ottobre. Dieci giorni dopo si sarebbe tolta la vita. Cosa può significare riflettere, dialogando socraticamente, sulla salute trovandosi nel contempo in prossimità di una morte volontaria? Non si creda che Michelstaedter, nelle sue pagine, irrida il nostro "stato mortale", come sembra fare il custode del cimitero nella pagina che apre il Dialogo. Piuttosto egli c'invita a essere pienamente noi stessi ritrovando la verità profonda della nostra esistenza: chi ha la "salute" può guardare in faccia persino la morte, la quale "di fronte a lui è senz'armi". Perché l'oscurità, per lui, "si fende in una scia luminosa", ed egli "sa godere la luce del sole".
La volontà di potenza
Friedrich Nietzsche
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2006
pagine: 350
"La volontà di potenza" è un paradosso: pur essendo uno degli scritti più celebri di Nietzsche non è affatto opera sua, bensì il risultato di un'arbitraria compilazione di testi postumi del filosofo che altri, dopo la sua morte, hanno presentato come la sua estrema opera sistematica. Nietzsche tuttavia, nemico dichiarato dello spirito di sistema, aveva sì progettato un libro da dedicare alla "Volontà di potenza", ma ad esso aveva poi definitivamente rinunciato. Testimonianza concreta di quel progetto sono soprattutto 372 annotazioni del biennio 1887-1888 che Nietzsche stesso selezionò nei suoi quaderni e che costituiscono la fase più avanzata di elaborazione dell'opera e l'unico insieme di testi cui possa essere con una qualche legittimità attribuito il titolo di "Volontà di potenza",sebbene sia impossibile dire come essa si sarebbe presentata se Nietzsche l'avesse effettivamente portata a compimento. Al centro di quelle annotazioni, che vengono qui presentate unitariamente e nella loro integralità, vi sono i temi cruciali del pensiero nietzscheano (la dissoluzione della verità e lo smascheramento delle finzioni della ragione; la morte di Dio e l'avvento del nichilismo; la critica corrosiva alla morale e al cristianesimo; il tentativo di far coincidere essere e divenire...) unificati dal comune denominatore dell'interpretazione e proposti con la sferzante incisività che caratterizza la voce dell'ultimo Nietzsche.