Libri di Giosuè Carducci
Poesie
Giosuè Carducci
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2005
pagine: 608
L'opera poetica di Carducci dà i risultati più originali in tre direzioni: la rievocazione storica, che coincide con la nostalgia per le età eroiche del passato, in particolare per quella romana e per quella medievale-comunale; la poesia di memoria, che evoca con virile malinconia una giovinezza energica e appassionata; il senso della morte, intesa come privazione di forza e di luce. La retorica celebrativa legata alla fama di «vate» della nazione e guida della coscienza culturale italiana offusca a tratti l'ispirazione genuina specie nelle poesie di soggetto storico o epico, ma nelle composizioni di contenuto autobiografico o nell'evocazione di paesaggi interiori la poesia di Carducci rivela inattesi accenti di un lirismo schietto e raccolto senza mai indulgere a languori romantici. Il volume comprende le raccolte: Juvenilia (1850-60), Levia gravia (1861-71), Giambi ed epodi (1867-79), Rime nuove (1861-87), Odi barbare (1877-89),Rime e ritmi (1887-99).
Juvenilia
Giosuè Carducci
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 848
Opera giovanile, gli Juvenilia (1850-1860) affondano le loro radici nella prima opera poetica carducciana, ossia le Rime del 1857, dedicate alla memoria di Giordani e Leopardi (un modo, questo, per reagire al tenerume romantico e rivendicare invece un severo ideale artistico). Il titolo, tuttavia, non tragga in inganno: seppur opera giovanile e sorta di apprendistato, ad essa Carducci dedicò tempo e intelligenza, correggendo, sistemando e riorganizzando il volume in modo incessante. Il senso ultimo del libro è tutto nel sonetto proemiale dedicato a Giuseppe Chiarini: conservare e al contempo rinnovare l'eredità di Dante (ossia della tradizione romanza) e di Virgilio (ossia della tradizione classica). L'edizione critica propone il testo degli Juvenilia secondo l'ultima volontà dell'autore, individuata nella seconda edizione delle Poesie (1902), e lo accompagna con l'apparato delle varianti a stampa; fornisce inoltre la documentazione relativa ai materiali preparatori (stesure manoscritte, bozze, prime edizioni in rivista) e una rapida presentazione delle singole liriche. Completano il volume un'Introduzione, una Nota al testo, un Elenco dei testimoni a stampa e una Tavola metrica.
Addio caro orco. Lettere e ricordi (1889-1906)
Giosuè Carducci, Annie Vivanti
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 188
Si tratta del carteggio tra Giosuè Carducci e Annie Vivanti, l'ultimo amore del poeta. In questo libro si racconta la favola carducciana del sommo poeta che paternamente innalza e protegge la fanciulla di genio per le vie dell'arte. Oggi è possibile una nuova edizione, poiché si sono ritrovati gli archivi Pancrazi e Marescalchi e si è potuto aver ragione di tutti i tagli e le censure moralistiche. In più si aggiungono materiali inediti dall'Archivio Marescalchi e ritrovamenti da numerosi fondi pubblici. Nella vita austera e provinciale del poeta, Annie entrò come un'apparizione di "fata o ninfa". Capricciosa e impudente Annie, mite e umile il vecchio poeta davanti alla sua porta.
Odi barbare
Giosuè Carducci
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2018
Sotto il titolo di Odi barbare sono comprese cinquantasette poesie scritte dal poeta a partire dal 1873, pubblicate in tre tempi (nel 1877, nel 1882 e nel 1889) e infine divise in due libri nell’edizione definitiva. Questi componimenti sono il risultato della ricerca effettuata dal Carducci per opporsi alla poesia dei tardoromantici (sentimentale per contenuto e facile per forma) reagendo ad essa con strutture del tutto nuove: il poeta intese infatti riprodurre l’armonia dei metri classici (fondati sulla quantità delle sillabe) utilizzando versi accentuativi italiani, i quali peraltro – come Carducci stesso ebbe a dire – sarebbero suonati «barbari» agli orecchi degli antichi. Inoltre, per quanto riguarda la tematica, Carducci mostra qui di prediligere i motivi di celebrazione storica e patriottica, di esaltazione della classicità, di un autobiografismo malinconico e virile allo stesso tempo.
Poesie
Giosuè Carducci
Libro: Libro in brossura
editore: Foschi (Santarcangelo)
anno edizione: 2016
pagine: XXXII-311
Polemico nei confronti del sentimentalismo tardo-romantico, Carducci si fa portavoce di una poesia passionale ispirata alla più autentica tradizione italiana tanto da essere considerato il poeta vate dell'Italia unita. Il classicismo è il fil rouge che caratterizza tutta la sua poetica le cui tematiche vanno da "l'amore per la patria al di sopra di tutto" alla nostalgia per i classici e la mitologia, dagli affetti famigliari ai valori civili e all'esaltazione dell'azione e del coraggio. Raccoglie le prime poesie giovanili in "Juvenilia" (1850-60) e raggiunge la piena maturità con le "Rime nuove" (1861-1887) e le "Odi barbare" (1877-1889) dove oltre al filone della rievocazione storica troviamo temi autobiografici e intimistici come la memoria e la nostalgia, la natura, l'immaginazione poetica, la contrapposizione tra l'amore per la vita e il pensiero della morte.
Carteggio (marzo 1877-maggio 1893)
Giosuè Carducci, Adele Bergamini
Libro: Libro in brossura
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2018
pagine: 159
Scrittrice di debole vena, amica di letterati, di poeti, di giornalisti e uomini di governo, la romana Adele Bergamini entrò d'impeto nella vita di Carducci, protesa a conquistare il titolo di musa ispiratrice della sua poesia. Sarà la corrispondenza tra i due a dipanare il filo di un intreccio amoroso segnato da brevi incontri, quando il poeta raggiungeva la capitale richiamato dagli impegni ministeriali, e per il resto affidato alle parole dello scambio epistolare, espressione di due mondi irrimediabilmente lontani non soltanto dal punto di vista geografico: da un lato la pagina colta di Carducci, mossa eppure sorvegliata anche nelle celebri lettere scritte dal Caffè dei Servi, e il riserbo prudente intorno alla sua vita bolognese; dall'altro le righe sgrammaticate tra parlato e dialetto di Adele Bergamini, che tratteggiano un quadro vario e a suo modo vivace della Roma degli anni Ottanta del XIX secolo, tra redazioni di giornali e Ministeri, scampagnate e scandali.
Letture del Risorgimento italiano
Giosuè Carducci
Libro: Libro in brossura
editore: Bononia University Press
anno edizione: 2007
pagine: 533
Discorsi parlamentari
Giosuè Carducci
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2005
pagine: 190
Il volume raccoglie i discorsi pronunciati da Giosue Carducci nell'Aula di Palazzo Madama, introdotti da un saggio di Roberto Balzani. Carducci fu nominato senatore il 4 dicembre 1890, all'età di 55 anni, insieme con 73 nuovi senatori, per aver illustrato la Patria con "servizi o meriti eminenti" e per essere stato componente effettivo del Consiglio superiore della pubblica istruzione per sette anni. I discorsi, pronunciati in un arco temporale breve, dal 1892 al 1899, mettono in luce Carducci politico, dimensione poco nota e trascurata dalla letteratura disponibile sul poeta. A questo aspetto dà risalto, tra l'altro, il saggio introduttivo di Roberto Balzani, che illustra il contesto nel quale si inserisce la nomina a senatore del Vate.
Poesie
Giosuè Carducci
Libro: Libro rilegato
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2004
pagine: XXXVI-880
Carteggio. Paola Pes di Villamarina-G. Carducci (agosto, 1887-febbraio 1906)
Giosuè Carducci
Libro: Libro rilegato
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2002
pagine: 138
Carteggio
Giosuè Carducci, Mario Menghini
Libro
editore: Mucchi Editore
anno edizione: 2000
pagine: 198
Prose scelte
Giosuè Carducci
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2007
pagine: 458
Pagine vigorose e delicate, testi di natura diversissima, come saggi letterari, interventi giornalistici, lettere ad amici, familiari e donne amate, quelli raccolti in questa medita e preziosa antologia che svela un Carducci lontano dagli stereotipi trasmessi dalla tradizione scolastica. Uno strumento nuovo e aggiornato per accostarsi a uno dei più grandi intellettuali italiani di fine Ottocento, la cui desueta immagine di poeta-professore, legata a una funzione di enfatico vate, viene ricondotta al suo vero segno distintivo: un costante e coerente sperimentalismo.