Libri di Giovanna Avignoni

Le narrazioni degli uomini sono popolate, sempre, da fantasmi inquieti, streghe dai poteri oscuri, vampiri affamati di sangue e demoni spietati, pronti a rubare l'anima. Mostri terribili accompagnano gli esseri umani nel proprio viaggio terreno, si intrufolano nei loro sogni e li terrorizzano. A volte si palesano in incontri inaspettati, in spazi invisibili che affondano le radici nel passato dove ritrovarsi o perdersi. Altre volte, invece, conducono l'uomo verso viaggi interiori alla ricerca della propria vera natura, in perenne conflitto tra il bene e il male. In questi racconti, gli uomini saranno dominati o eleveranno la propria natura umana? Un libro a tratti crudo e a tratti delicato che accompagnerà il lettore fino all'ultima pagina.

Un pescatore, un gatto, una lepre e un cane: chi tra loro salverà il pesciolino colorato impigliato tra le radici di un fiore di loto? Una storia dove il piccolo lettore diventa il protagonista e scopre come sia divertente adattarsi a quelle forme che nello Yoga prendono il nome di asana. Un'occasione per coniugare il piacere della lettura con l'immedesimazione e il movimento dolce del corpo. Età di lettura: da 6 anni.

A sedici anni la vita è densa di emozioni. Si scopre il primo amore, con i suoi palpiti e le sue delusioni. A sedici anni si è certi di avere il mondo in pugno. Gemma, invece, si sente sola e inutile. Detesta se stessa e nasconde a tutti l’angoscia che si porta dentro. Solo il suo angelo sembra capirla, un angelo biondo che dialoga con lei ogni notte e che lei vorrebbe tanto incontrare. Volta dopo volta, però, ogni tentativo di lenire le proprie sofferenze la spinge sempre più in fondo a un crepaccio, a un abisso di orrore e violenza per uscire dal quale si vede aperta davanti solo una strada. Quella che porta al grande albero in mezzo al campo di girasoli.

I bambini amano ascoltare storie. Si lasciano cullare dalla voce narrante e immaginano mondi fantastici. Se le storie, poi, riescono a viverle anche con il corpo, l'immedesimazione è tale da renderli protagonisti. Privi di "lacci" e sovrastrutture, sono capaci di entrare in empatia con i personaggi e di superare ogni differenza. Si fanno pioggia, fiume e mare con la stessa semplicità dei sorrisi che sanno regalare.

La crescita e l'evoluzione del proprio corpo cambiano in Anna il punto di vista del mondo esterno che assume trasformazioni tali da rendere la realtà ingannevole. La sua muta solitudine è tormentata da incubi notturni: uno strano omino dalla testa "come una bolla trasparente" appare nei suoi sogni e traghetta oggetti e persone dalla dimensione onirica nella sua vita reale. Il senso di angoscia, le visioni che si confondono con i sogni e la paura del futuro provocano la tempesta emozionale che accompagna la protagonista nella ricerca del nuovo equilibrio.

Gloria è appena diventata mamma. Ma nonostante l’amore sconfinato che nutre per la sua bambina, le ombre del passato non le consentono di vivere la maternità serenamente. E mentre nuove paure emergeranno a paralizzarla, Gloria dovrà imparare a guardare dentro di sé per liberarsi dai legacci che le stringono l’anima, per crescere e per far crescere la sua bimba. Riuscirà a imparare di nuovo a camminare da sola, proprio come fanno i bambini? O il dolore e la sofferenza del fardello che si trascina dietro saranno più forti?

La porta rappresenta il passaggio dal noto all'ignoto, da un luogo pubblico a quello privato. Oppure è intesa come limen, il limite, simbolo di chiusura o di difesa. È quell'elemento che varchiamo quando entriamo nelle nostre abitazioni e che, una volta chiuso, sorveglia il nostro rifugio. In questa antologia di racconti, la porta è usata come un artificio narrativo attraverso il quale entrare negli spazi altrui pur rimanendo al di là della soglia. Il corpo materiale fuori e l'immaginazione tutta volta verso l'interno di quelle case, per inventare storie "Di tufo e di altre storie".

La vita di ogni essere vivente è legata a equilibri instabili. Basta poco per far cadere il funambolo, c'è sempre il rischio che la corda vacilli, che il terrore prenda il sopravvento e di cadere in un baratro senza fine. Nove storie, perché nove è il numero completo che racchiude in sé la forza di tutti quelli che lo precedono. Nove racconti di vite sospese, di esistenze in bilico, di forza e rinascita. Di passi lenti nell'esistere.

Le paure, la rabbia, le sconfitte, i progressi, le conquiste e l'amore vissute da un bambino che diventa uomo tra realtà e fantasia. Un tumulto di emozioni, commozione e felicità fino alle lacrime.

Vivere la propria infanzia con una madre anaffettiva può causare danni irreparabili nella psiche di ogni individuo, ma è proprio questo che tormenta Gloria o c'è un altro mostro nascosto tra le pieghe della sua anima? Una storia di madri, matrigne e orchi che non c'erano solo una volta, ma ci sono ancora adesso e strisciano come serpenti dalla lingua biforcuta sulla pelle delicata della giovane protagonista.

La crescita e l'evoluzione del proprio corpo cambia inevitabilmente il punto di vista del mondo esterno che assume trasformazioni tali da rendere la realtà ingannevole. Il senso di angoscia e le rassicuranti certezze quotidiane, le visioni che si confondono con i sogni e la paura del futuro provocano la tempesta emozionale che accompagna la protagonista nella ricerca del nuovo equilibrio.

Niente lente di ingrandimento per l'ispettore Bruno Carpi. Per risolvere i casi, a lui occorrono una cravatta con le paperelle, una gomma da masticare, un vocabolario pugliese e il gioco è fatto. Grazie al lavoro di squadra, nessun indizio sfugge, neanche ciò che è invisibile agli occhi altrui.