Libri di Giovanni Pascoli
Myricae
Giovanni Pascoli
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2015
pagine: 623
Con il suo straordinario intreccio fra novità e tradizione "Myricae" costituisce uno snodo cruciale del tumultuoso passaggio tra Otto e Novecento. Viene qui riproposta in un'edizione commentata, che ne illumina la complessità tematica e la ricchezza linguistica. Da sempre amate per la capacità di dischiudere il valore più nascosto e profondo degli oggetti e delle esperienze quotidiane, le poesie della raccolta acquistano nuova luce grazie agli strumenti offerti nell'edizione curata da Gianfranca Lavezzi: una limpida introduzione che ripercorre genesi e significati dell'opera; un apparato di note puntuale nell'individuare fonti e peculiarità metriche e stilistiche e ricco di dati nuovi; un'appendice iconografica che, in forma di piccolo "atlante botanico", guida il lettore tra i fiori sbocciati nelle poesie di "Myricae".
Myricae
Giovanni Pascoli
Libro: Copertina morbida
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2018
pagine: 320
Con il suo straordinario intreccio fra novità e tradizione, "Myricae" costituisce uno snodo cruciale del passaggio tra Otto e Novecento. L'edizione qui proposta, commentata e corredata di un ricco apparato critico, mette in luce la complessità tematica e la ricchezza linguistica della raccolta. Pascoli, poeta dell'onomatopea e della natura, tratteggia in poche pennellate espressive piccoli quadri, cogliendo nella realtà illuminanti corrispondenze, profonde analogie e rimandi segreti e mostrando così il dolore personale del poeta che assurge a segno del dolore universale della vita umana.
Il fanciullino
Giovanni Pascoli
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2019
pagine: 80
È possibile parlare, poetare, pensare, oltre la lettera, oltre la morte della voce e della lingua? È l’interrogativo che si pone Giorgio Agamben nel saggio che introduce "Il fanciullino" di Giovanni Pascoli, uno dei testi più profondi, significativi e misconosciuti del decadentismo italiano. Per il fanciullino il linguaggio è una riserva di oggetti che “furono vivi” e che stanno come congelati sull’orlo della vita, in attesa di essere “animati”. L‘opera poetica è dunque, in primo luogo, un tentativo di restituire la vita alle cose morte che si sono depositate nella lingua, in una lingua che appare così essa stessa lingua morta: la poesia diventa allora una sorta di attraversamento della morte, una “complicità con la morte”, che lega questo testo pascoliniano ai grandi testi del “moderno”.
Primi poemetti
Giovanni Pascoli
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2012
pagine: 312
Poesie
Giovanni Pascoli
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2005
pagine: 784
Scelta dei testi e introduzione di Luigi Baldacci. Note di Maurizio Cucchi. Dall'impressionismo paesaggistico all'evocazione memoriale, fino alla reinterpretazione in chiave simbolica del mondo classico e al tentativo di una lirica patriottica e civile, la poesia di Pascoli si conserva nel suo sviluppo singolarmente fedele a sé stessa. La suggestione del dato biografico, la forza del mito familiare, l'intima consonanza con la natura come rifugio, il senso doloroso della vita come mistero e un elegiaco amor mortis sono i temi attraverso i quali il poeta ricerca l'autentico e l'incontaminato in un continuo sforzo di adesione al reale, fra stupore e sgomento. Per la raffinata sensibilità e le sperimentazioni stilistiche e metriche, Pascoli si avvicina al decadentismo europeo e anticipa in molte sue liriche contenuti e forme della poesia del Novecento, dalle esperienze crepuscolari a certi tratti dell'ermetismo.
Poemi conviviali
Giovanni Pascoli
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2010
pagine: XXXI-344
I "Poemi conviviali" sono sintesi felice di un'idea archeologica della poesia e dello sconfinato amore che Pascoli ebbe per il mondo classico e la sua anima profonda. Frutto unitario e compatto, pubblicati prima in rivista, separatamente, nascono poi come volume nel 1904, dando forma a un progetto di "rivitalizzazione" del mito, della letteratura e della storia. Partendo da lontano, dalla fondazione della poesia, toccano figure chiave del mito, della storia, del pensiero, per giungere al punto di non ritorno della classicità, segnato dal crollo di un mondo e di un immaginario e dall'irrompere sull'orizzonte della storia di una nuova Rivelazione. Combinazione raffinata di materia classica e dell'inquieto linguaggio pascoliano, i "Poemi conviviali" ci sono offerti, nella lettura di Maria Belponer e di Pietro Gibellini, come uno dei momenti fondanti del linguaggio poetico del Novecento.
Il fanciullino
Giovanni Pascoli
Libro: Libro in brossura
editore: Montecovello
anno edizione: 2013
pagine: 72
Il testo in cui Pascoli esprime nel modo più ampio la propria concezione della poesia.
Canti di Castelvecchio
Giovanni Pascoli
Libro: Libro in brossura
editore: Rusconi Libri
anno edizione: 2014
pagine: 224
Pubblicati nel 1903, si rifanno alle "Myricae" per l'ispirazione fresca e sincera, ma rivelano una maturazione artistica, una varietà di toni, un amore per il paesaggio, motivi che fanno pensare ai più recenti "Poemetti". Il libro è il culmine di tutta l'attività pascoliana, probabilmente perché sa mantenersi all'altezza di quell'ideale di poesia percettiva dove il dolore è divenuto un dato irreversibile da cui parte ogni ipotesi lirica.
La mia sera
Giovanni Pascoli
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi Ragazzi
anno edizione: 2020
pagine: 32
Andrea Antinori illustra una delle più belle poesie di Giovanni Pascoli: le cinque strofe che compongono "La mia sera". “Scardina, scompagina, scompiglia e sovverte. Si prende la tua voce e in cambio ti dà bellezza. Fa ridere, fa piangere, sognare e innamorare. Ti porta su un battello e ti insegna a naufragare. Ti dice «chiudi gli occhi!» e tu impari a vedere, ti dice «ascolta bene» e impari il silenzio. E poi, sussurra «aspetta» e ti insegna ad andare. E poi, ti dice «leggi» e resta ad ascoltare. È la poesia. Maestra di bellezza e libertà, ti prende per mano e ti porta oltre la siepe". (Daniele Aristarco). Età di lettura: da 6 anni.
Poemi conviviali
Giovanni Pascoli
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 380
La visione pascoliana del mondo antico non è né umanistica né decorativa, ma antropologica e archetipica, volta a ricercare nell'antico i modelli di fondo dell'umano comportamento, le radici degli interrogativi e della sofferenza dell'uomo, e insieme della poesia, che la tiene a bada. Sotto questo aspetto la rappresentazione del mondo greco nei Conviviali s'inserisce nella nuova lettura, "profonda" e mitica, che ne ha dato la modernità, da Nietzsche a Freud e Jung. Proprio questa dimensione intende sottolineare Giuseppe Nava nelle introduzioni ai singoli poemi, mentre le note sono di carattere non solo esegetico e linguistico, ma anche antiquario e interpretativo, in modo da permettere al lettore di analizzare i modi del riuso degli autori greci e latini e di cogliere l'intertestualità con la lingua poetica della nostra tradizione e i rimandi interni all'intero corpus della poesia pascoliana.