Libri di Giovanni Ruggiero
Lacrime e sorrisi. Tutto ciò che non sai sulla regina delle telenovelas
Grecia Colmenares
Libro: Libro in brossura
editore: Graus Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 96
Una favola senza tempo, una magia che si rinnova a ogni sua apparizione, un’alchimia perfetta per una protagonista del mondo dello spettacolo destinata a rimanere immortale nel cuore della gente. Grecia Colmenares, la diva delle telenovelas che ha fatto scalpore in tutto il mondo, tenendo incollati al piccolo schermo milioni di telespettatori, si racconta in modo ironico e brillante, offrendo al lettore stralci di passioni e segreti del set, ma non solo. Attraverso una serie di episodi inediti, Grecia svela la sua eclettica personalità – legata anche al mondo del teatro e del ballo –, facendo emergere un profilo psicologico allegro, puro e leale che, grazie soprattutto alla fede, non ha perso la grinta neanche nei momenti bui che hanno tracciato il suo percorso, inevitabilmente segnato da “lacrime e sorrisi”, proprio come quello dei tanti ruoli da lei interpretati e amati che hanno segnato un’epoca.
Il melodramma del baccalà e altre storie pescate dal diluvio
Giovanni Ruggiero
Libro: Libro in brossura
editore: Diana edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 160
"Il melodramma del baccalà" è una riflessione ironica, spassosa, a tratti esilarante, sul nostro tempo. È una canzonatura dal tono elegante e mai risentito. Senza cedere al tranello del politicamente corretto, le storie pescate dal Diluvio di Giovanni Ruggiero sono un espediente narrativo, leggero e piacevole, per mettere alla berlina usi e costumi della società contemporanea. Dalla politica al calcio, passando per la culinaria e le mode tecnologiche, nulla sfugge allo sguardo divertito dell'autore. Un esercizio utile a esorcizzare i tic, i pregiudizi, le scempiaggini, le paranoie di cui siamo vittime e responsabili allo stesso tempo. Per riconoscerci e biasimarci, tra un sorriso e l'altro. Parafrasando Pierre Beaumarchais, col Melodramma del baccalà, Giovanni Ruggiero si affretta a ridere di tutto e di tutti nella paura di esserne costretto a piangere.
Da colonizzatori a profughi. L'eredità dimenticata del fascismo
Giovanni Ruggiero
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2022
pagine: 292
Storia degli italiani d'Africa al Campo Raccolta Profughi di Laterina (AR) dall'aprile 1960 al giugno 1963. C'è una storia sconosciuta ai più e non solo al cittadino comune: quella di italiani o di figli di italiani che a metà del Novecento da Tunisia, Egitto, Eritrea, furono costretti ad abbandonare tutto, casa e affetti, lavoro e patrimonio, per fuggire verso una meta più sicura, verso una patria idealizzata e sconosciuta della quale si ignorava, nella stragrande maggioranza dei casi, persino la lingua. L'esile filo ideale era rappresentato dal solo dialetto, il più delle volte il siciliano ma anche il calabrese e il toscano, che si parlava in casa o all'interno delle associazioni create tra conterranei. A questi italiani in fuga il Paese mise a disposizione, al loro sbarco in Italia, i 15 Centri Raccolta Profughi sopravvissuti dei 109 con i quali dall'immediato secondo dopoguerra si era tentato di dare una emergenziale risposta ai tanti che rientravano dalle ex colonie, italiane e non. Uno di questi Centri di Raccolta Profughi era l'ex Campo di concentramento di Laterina, che tra il 1960 e il 1963 ospitò oltre 3.600 italo-africani, con le loro storie di sofferenza e di speranza racchiuse all'interno dei fascicoli personali conservati dalla Prefettura di Arezzo e successivamente versati al locale Archivio di Stato. Questo libro narra la loro storia inserita in un più ampio contesto storico-sociale, arricchita di testimonianze inedite che i protagonisti hanno voluto condividere con l'autore.
Tracce d'esilio. Il C.R.P. di Laterina 1948-1963. Tra esuli istriano-giuliano-dalmati, rimpatriati e profuganze d'Africa
Giuliana Pesca, Giovanni Ruggiero, Serena Domenici
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 228
Il Centro profughi di Laterina fu uno degli oltre cento Campi disseminati sul territorio italiano, attivati o riattivati da precedenti strutture militari e concentrazionarie per accogliere sia esuli provenienti dai territori ceduti dall'Italia alla Jugoslavia (a seguito del Trattato di Pace di Parigi e del Memorandum di Londra) sia rimpatriati dall'estero e dalle colonie. Un calvario che, al di là delle diverse cause, ha interessato vasti territori europei dell'area centro-orientale all'indomani del secondo conflitto mondiale e coinvolto milioni di persone. Erano soprattutto tedeschi, ucraini, polacchi, espulsi dai luoghi di nascita o di elezione dove avevano vissuto e anche convissuto per secoli, ai quali si aggiunsero gli italiani della Venezia Giulia e coloro che con la fine della colonizzazione furono costretti ad abbandonare case, lavori o proprietà di recente o più lontana acquisizione. La presente ricerca si sofferma in particolare sulla presenza al Campo di Laterina degli esuli istriano-giuliano-dalmati, ma amplia l'interesse ai profughi italiani dell'Africa settentrionale, in particolare a coloro che provenivano dalla Tunisia e dalla Libia. Esperienze accomunate dai disagi, dal disorientamento, dalla delusione e disillusione, dalle privazioni, dalla necessità di farsi coraggio per ricominciare da capo, dal difficile tentativo di reinserimento nella società, nel periodo particolarmente complesso della ricostruzione post-bellica e delle controversie nell'opinione pubblica tra condanna e rimozione del periodo fascista e del passato coloniale, di cui spesso i profughi sono state le vittime dimenticate. Ma anche "profuganze" diverse, innanzitutto per la storia insediativa delle comunità di etnia italiana nei luoghi da cui erano state espulse, con riflessi e conseguenze sulla percezione dell'identità nazionale.
Il Biennio Rosso a Terni 1919-1920. Tra metamorfosi industriale e avvento del fascismo
Giovanni Ruggiero
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 276
Così scrive l'autore nella premessa: "La presente ricerca è nata, oltre che da un particolare interesse personale, dalla constatazione della mancanza di lavori specifici sul movimento operaio e contadino ternano in un periodo particolarmente importante per la storia nazionale quale il biennio 1919-1920. Pur se alcuni fatti del periodo sono già stati trattati in altre pubblicazioni, mancava una descrizione progressiva degli avvenimenti maggiormente significativi per la storia del movimento operaio ternano in quel particolare Biennio, esposti in una prima fase nella mia tesi di laurea Il movimento operaio e contadino a Terni nel biennio 1919-1920, tesi discussa presso l'Università degli studi di Perugia nel 1989 con i proff. Giancarlo Pellegrini ed Ernesto Galli Della Loggia, rispettivamente nelle figure di relatore e controrelatore. A parere di chi scrive, sembrava che allo scoccare dei cento anni da quei fatti, e con nuovi strumenti di indagine e accesso a nuove fonti, fosse giunta l'ora di rimettersi in cammino e provare a completare quel lavoro. Questa ricerca si è avvalsa, quindi, della consultazione di alcuni giornali dell'epoca, quali «La Turbina», «La Sommossa», «L'Unione Liberale», l'«Avanti!», «La Battaglia», «Il Corriere della Sera», nelle loro edizioni dell'intero Biennio rosso («Avanti!» dal 1896, «l'Unione Liberale» dal 1860), la rivista ideologica socialista «Critica Sociale», «l'Ordine Nuovo», nonché degli Atti di Polizia custoditi nell'Archivio Centrale dello Stato di Roma, degli Atti Parlamentari della Camera del Regno d'Italia e degli Atti concernenti alcuni aspetti della vita locale custoditi presso l'Archivio di Stato di Terni; fonti poste a confronto con testimonianze scritte e orali dei protagonisti dell'epoca, già contenute in precedenti lavori, il più rilevante dei quali è la pubblicazione di Alessandro Portelli, "Biografia di una città. Storia e racconto: Terni 1830-1985". Prefazione di Renato Covino.
Abbiamo vinto. Insieme
Antonio Ascione, Giovanni Ruggiero
Libro
editore: EMP - Edizioni Messaggero Padova
anno edizione: 2009
pagine: 150
La guarigione è stata il frutto di un'alleanza medico-paziente. Giovanni Ruggiero, giornalista di Avvenire, e Antonio Ascione, epatologo, hanno raccontato insieme l'avventura della malattia, del trapianto di fegato e della "vittoria". Lo hanno fatto in questo libro in cui le voci narranti si alternano: ora il paziente malato con tutte le sue emozioni, ora il medico, più tecnico nelle descrizioni, ma dotato di una indescrivibile carica di umanità. Ed è proprio questa la cifra dominante di questo bel libro.