Libri di Giovanni Zappalà
Varese. I teatri mai nati. I teatri mai risorti
Giovanni Zappalà
Libro: Libro in brossura
editore: Macchione Editore
anno edizione: 2017
pagine: 64
Se a Varese i teatri fossero stati tutti realizzati e conservati, oggi ce ne sarebbero almeno 7, da quello Ducale del 1779 all’ultimo di piazza Repubblica, ancora da edificare. L’autore li presenta tutti con dovizia di documenti, scoprendo le cause della loro scomparsa o della loro mancata realizzazione. Con nostalgia e talvolta con arrabbiato rimpianto, mostra al lettore come la pigra volontà degli amministratori e spesso il disinteresse dei cittadini abbiano impedito alla città di dotarsi o di preservare monumenti teatrali di sicura rilevanza. Immagini e foto d’epoca completano il lavoro di ricerca.
La caserma Garibaldi di Varese. La storia, l'architettura, la grande incognita... il recupero
Giovanni Zappalà
Libro: Libro in brossura
editore: Macchione Editore
anno edizione: 2015
pagine: 64
Quella che si voleva demolire - la caserma 'Garibaldi' - è stata, nella seconda metà dell'Ottocento, uno dei simboli della modernizzazione varesina. Le vicende che portarono alla sua costruzione in quello che era chiamato "il prato del quartiere" (attuale piazza Repubblica) e le polemiche che tale provvedimento suscitò in consiglio comunale per gli elevati costi dei lavori sono un pezzo significativo della storia della nostra città e delle forze sociali e politiche in campo in quegli anni che sarebbe triste cancellare con un colpo di piccone.
Il borgo di Viscalori e la chiesa dedicata a San Biagio
Giovanni Zappalà
Libro: Libro in brossura
editore: A & B
anno edizione: 2013
pagine: 136
Viscalori è uno dei borghi più antichi di Viagrande; la sua storia è legata alla iniziale presenza e alle successive modifiche apportate alla chiesa dedicata a S. Biagio, la quale ha rappresentato il punto di riferimento religioso e di aggregazione sociale dell'intera comunità. Gli avenimenti che hanno interssato la chiesa sono stati sintetizzati nei seguenti capitoli: dal primitivo dignitoso impianto, alla costruzione del nuovo edificio; dalla fondazione della Colleggiata, alla soppressione dei corpi morali; dalla vertenza con il Demanio, al ripristino dei beni della chiesa; dalla fine dell'800 alla nomina del primo parroco e fino ai nostri giorni. Sono stati inoltre riassunti: i rapporti tra la comunità di Viscalori e la locale autorità ecclesiastica e politico-amministrativa; le opere pubbliche realizzate dall'amministrazione e il fenomeno di urbanizzazione che ha interessato l'abitato a partire dalla fine del '900. Capitolo a parte è stato dedicato al Collegio di Maria, opera fondata dal Sovrano insieme alla Collegiata e mai messa in pieno esercizio.