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Libri di Giulia Tosti

Avere fiducia? Alcune considerazioni sull’etica della scienza dopo il tempo pandemico

Avere fiducia? Alcune considerazioni sull’etica della scienza dopo il tempo pandemico

Libro: Libro in brossura

editore: Morlacchi

anno edizione: 2023

pagine: 172

È possibile avere fiducia nella scienza? La recentissima pandemia da Sars-CoV-2 ha evidenziato come non sia facile rispondere a questa domanda. Durante i mesi del lockdown e dei funesti bollettini di morte, il lavoro della comunità scientifica è stato percepito come lontano e incomprensibile. Oscurità che le fonti di informazioni ufficiali non hanno saputo rischiarare. Un panorama di sfiducia e di incapacità comunicativa che non nasce certo a causa della pandemia, ma che viene da essa messo in luce. Due sono ora le possibilità: ripristinare lo status quo, cercando di eliminare dai ricordi la tragedia vissuta, oppure sfruttarla in modo da farla diventare, almeno in parte, un’occasione. Questa seconda via è quella che gli studenti e le studentesse del corso di dottorato in Etica della comunicazione, della Ricerca scientifica e dell’Innovazione tecnologica dell’Università degli Studi di Perugia hanno tentato di percorrere. In questo testo le scienze chimico-farmaceutiche, le scienze veterinarie, le scienze documentarie e la filosofia disegnano una parabola interpretativa comune, che parte problematizzando la questione per poi tracciare delle possibili piste risolutive.
18,00

Io e tu. Il pensiero di Martin Buber

Giulia Tosti

Libro: Copertina morbida

editore: Studium

anno edizione: 2021

pagine: 176

È possibile considerare Martin Buber (Vienna, 1878 - Gerusalemme, 1875) uno dei pensatori più originali del XX secolo. La sua riflessione, in parte dimenticata, restituisce l'immagine di un'umanità che trova nell'incontro la soluzione alla crisi del moderno. Tre le grandi direttrici di senso che permettono di giungere a tale conclusione: la dimensione filosofica, quella politica e quella religiosa, che vengono poste in fertile dialogo dall'autore sin dalla gioventù. Esse nascono legate alla riflessione diltheyana, quella prospettiva che per prima Buber conosce, permeate da una profonda fascinazione per il misticismo e per l'immanenza. Successivamente, attorno agli anni '20, muta il punto di vista: l'autore rifugge la dimensione teosofica per aprirsi ad uno strenuo realismo, capace di ammettere l'alterità. Questo è il nodo centrale che caratterizza Io e Tu (1923), pietra miliare della produzione buberiana, nonché tutte le opere della maturità. È la relazione che diventa categoria centrale con cui rispondere alla domanda ontologica; è sempre la relazione a fuoriuscire dai confini della domanda sull'essere, per lenire ogni ferita della modernità. L'incontro è il testamento spirituale di Buber, lascito ad ogni suo lettore, chiamato a riscoprire tramite le sue parole il vero profumo dell'umanità. Una lezione che scalfisce la monolitica lettura del moderno come tempo dell'individualismo e che apre ad una lezione valevole per l'uomo di ogni tempo.
18,00 17,10

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