Libri di Giulio Angioni
Alba dei giorni bui
Giulio Angioni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2009
A trentasei anni Alba Pistis osserva smarrita le macerie della propria famiglia. È la sorella maggiore - big sister, sorri manna - di due gemelli, maschio e femmina, ma nei loro confronti si è sempre sentita come una madre, e il carico è aumentato dopo la morte dei genitori. Ma qualcosa è cambiato, lei se ne accorge troppo tardi, dopo anni di vita al rovescio, di lavoro notturno all'istituto di genetica. Alba non riconosce più questi suoi fratelli cresciuti di nascosto che ormai disconoscono il suo ruolo, mentre vi ritrova, con sgomento, i genitori defunti: nelle parole, negli atteggiamenti e nei silenzi d'ogni giorno. Con un silenzio che fa male, senza spiegazioni, partirà Valentina, non prima di aver confessato il segreto suo e di Carlo.
Afa
Giulio Angioni
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2008
pagine: 260
Fra immaginazione e realtà, fra dimensione onirica e stato di veglia, si muove la vicenda di un uomo qualunque in un afoso agosto di una città come tante. Un uomo che credeva di sapere "le cose come sono" in questo mondo finché una donna, improvvisamente sbucata nel buio pesto della notte, non gli si fa accanto aggredendolo con una scenata di gelosia. Della donna conosce solo la voce e le braccia emerse dal buio, ornate da braccialetti muniti di ciondoli tintinnanti che rappresentano personaggi e oggetti della mitologia sarda. Lei stessa ha nominato Tanit, la Venere mediterranea. Da questo episodio iniziale si diparte il filo giallo del mistero in grovigli di accadimenti fino a una inquietante quanto strana morte. Un giallo conturbante questo nuovo romanzo di Giulio Angioni, anche per l'insistente obbligata domanda che attraversa il lettore: da che parte stanno "le cose come sono"? Dalla parte della realtà quotidiana e con piedi a terra in cui sembra volersi radicare il protagonista Josto o da quella dell'evento straordinario che ci rimescola agli dèi? Angioni scrive in una prosa garbata da cui traspaiono la cultura, il senso dell'umorismo, e il grande affetto dell'autore per la sua Sardegna, per le antiche civiltà fiorite nell'isola, per il suo mare, la sua luna, gli affascinanti paesaggi.
Assandira
Giulio Angioni
Libro: Libro in brossura
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2004
pagine: 239
Giulio Angioni, antropologo dell'Università di Cagliari, è scrittore di romanzi e racconti, di ambientazione sarda, in cui ritorna una specie di malinconia delle origini, di inquietudine delle radici che si esprime anche in questo giallo: "Assandira", dal nome di un agriturismo, gestito da un figlio, ritornato con moglie da un emigrazione lontana, e da un padre pastore, meta di turisti in cerca di una teatrale e impudica ricostruzione dell'antica vita agropastorale, che viene dato alle fiamme per consumare un vero e proprio dramma di difesa identitaria, mostruosa mescolanza di moderno ed arcaico.
Sulla faccia della terra
Giulio Angioni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2017
pagine: 232
Una notte di luglio del 1258, Mannai Murenu, giovane garzone di vinaio, si ritrova morto e sepolto nella presa e distruzione della città di Santa Gia da parte dei pisani. Settant’anni dopo invece racconta di come si salva e poi con altri si rifugia in un’isoletta dello Stagno di Cagliari, già lebbrosario e adesso sgombra, dopo che i lebbrosi sono stati catapultati a infettare la città assediata. Inizia così la narrazione delle molte avventure di un gruppo di rifugiati nell’Isola Nostra: oltre a Mannai, due sediari, Paulinu servo allo scriptorium di un convento, Vera donzella nobile, Akì schiava persiana, il vecchio ebreo Baruch, tre soldati tedeschi di ventura, Tidoreddu pescatore dello Stagno, il cane Dolceacqua, poi il fabbro bizantino Teraponto e altri fino a oltre un centinaio. Nei guai della guerra si fingono lebbrosi, così protetti dal terrore del contagio. Inventano una vita di espedienti, protagonisti lo Stagno e la voglia di viverci liberi, in una grande avventura collettiva.
Libello contro gli incendiari
Giulio Angioni
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 1993
pagine: 48
I pascoli erranti. Antropologia del pastore in Sardegna
Giulio Angioni
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1989
pagine: 296
La casa della palma
Giulio Angioni
Libro
editore: Avagliano
anno edizione: 2002
pagine: 216
Cosa ci torna a fare alla casa di suo padre e al paesello il maestro di coro protagonista di questo libro? Non lo sa bene neanche lui. Sicuramente per scansare il futuro, ridotto a minaccia. E invece qui è costretto subito a fare i conti col passato: non solo per decidere il destino della Casa della Palma, non solo per capire com'è finito suo padre, che dopo tanti anni scopre morto di mala morte, ma anche per sapere chi era quest'uomo, e chi siano lui stesso e il mondo dov'è nato e cresciuto per diventare adulto altrove.
Sardegna. Un'isola per tutte le stagioni
Giulio Angioni, Caterina Lilliu, Domenico Ruiu
Libro
editore: Edizioni Della Torre
anno edizione: 2000
pagine: 128
Pratiche e saperi. Saggi di antropologia
Giulio Angioni, Maria Gabriella Da Re
Libro
editore: CUEC Editrice
anno edizione: 2003
pagine: 168
Anninnora
Giulio Angioni
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2017
pagine: 400
«I poeti si sentono speciali/ e forse hanno ragione,/ risvegliano ovvietà che per noi tutti/ sonnecchiano in penombra» scrive Angioni in questa sua raccolta dal titolo sardo antico e misterioso di Anninnora, come a volerci informare della sua poetica, e ne conclude che: «Si pretende speciale/ il poeta, che forse lo sarà/ ogni volta che arrivi all'umiltà/ di farci riscoprire il più normale/ come una sorprendente novità». Ma nel far ciò, il poeta va «in cerca di soccorso e di compagni/ di gioia o di sventura: la sorpresa/ bella o brutta/ così magari cresce/ si rischiara trascesa/ quando riesce/ (come dicono più filosofie/ e ancora più teologie,/ estetiche e semiologie)/ in dimensioni insospettate/ e sovrumane dismisure». Dunque i poeti «Non sono eccezionali,/ la vita è eccezionale, ci sorprende/ specie col risaputo/ di nascere e amare e morire». I poeti «si lasciano sorprendere di più».