Libri di Giuseppe Feola
Forme materiate. L'ilomorfismo aristotelico fra biologia, psicologia ed etica
Libro: Libro in brossura
editore: Tab edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 304
Il volume raccoglie una serie di contributi originali sul tema dell'ilomorfismo aristotelico, in particolare sui problemi teorici e interpretativi sollevati dall'applicazione della coppia inestricabile materia/ forma all'ambito psico-biologico. Ciascuno dei saggi esplora un aspetto specifico della concezione aristotelica dell'anima, secondo un'estensione tematica che spazia dall'ontologia del corpo vivente all'organizzazione delle funzioni bio-cognitive dell'animale, sino alla dimensione pratica ed eticopolitica della vita umana.
La «zoologia» di Aristotele e la sua ricezione dall'età ellenistica e romana alle culture medievali. Atti del convegno (Pisa, 18-20 novembre 2015)
Libro: Libro in brossura
editore: Pisa University Press
anno edizione: 2018
pagine: 315
Dopo la morte di Aristotele la sua opera zoologica sembra occupare un posto marginale nella tradizione filosofica greco-romana, mentre conosce straordinaria fortuna nell'ambito della cultura generale (per esempio nella letteratura paradossografica e in quella fisiognomica, o in Plinio il Vecchio). Sembra venir meno in ogni caso il progetto aristotelico di uno studio teorico e sistematico degli animali, che in apparenza rinasce solo nel XIII secolo con Alberto Magno. I saggi riuniti in questo volume dimostrano che la storia non è così semplice. E anzi possibile disegnare una linea di ricezione in cui momenti e spazi innegabili di discontinuità (che si spiega nel pensiero greco con il mutare dell'agenda filosofica, evidente per esempio in area neoplatonica) procedono paralleli a un filo di continuità (solidissimo certo nel mondo arabo, ma già tenuto ben teso a Roma da Galeno) che di ratto congiunge Aristotele, attraverso l'opera di traduzione di Michele Scoto, all'età di Alberto Magno.
L'infante. Silloge arricchita da un saggio dell'autore
Giuseppe Feola
Libro: Copertina morbida
editore: Lu.Ce
anno edizione: 2012
pagine: 100
Un bambino cresce, esce dalla culla, acquisisce le capacità di agire e camminare. Non ancora la facoltà di dire. Osserviamo i suoi progressi, in un'aurora del senso in cui è quasi indistinguibile il suo essere dal sentire e dal suo mero esplorare. Di lui si può parlare solo in terza persona. Man mano che l'universo trova posto nella sua coscienza, prende forma il suo discorso su di esso, e quindi su di sé. Il bambino costruisce il proprio mondo utilizzando i relitti dei mondi altrui, e adattandoli al suo nuovo sentire, pensare, e sentire di pensare. Incontra oggetti, incontra piante, incontra animali, e poi un altro essere umano. Alla fine, come tutti, si confronta con la propria finitudine, con l'indifferenza del destino, e con la morte. Così diventa uomo.