Libri di Giuseppe Stabile
Fram l’orso polare
Cezar Petrescu
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2021
pagine: 288
Quando, a notte fonda, chiudeva gli occhi, il sogno di Fram era sempre lo stesso. Era la storia di poche e incerte vicende di un’infanzia lontana, che aveva per tanto tempo dimenticato. La storia di un piccolo d’orso bianco, catturato in tenera età da un gruppo di cacciatori eschimesi, nelle regioni artiche, comprato da un marinaio e portato in un porto dei paesi caldi per esser venduto a un circo. Età di lettura: da 10 anni.
Il peso di un angelo
Eugen Uricaru
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2021
pagine: 324
Siamo nel 1964, alla vigilia della grande amnistia di detenuti politici che segnerà, anche in Romania, il nuovo corso del socialismo “dal volto umano”. Neculai Crăciun, ufficiale della Securitate, viene spedito in un piccolo centro di confine del Banato rumeno con un incarico assai delicato: “ripulire il passato” del suo capo, avviato a una folgorante ascesa nel Partito. È così che i mutamenti in atto a Bucarest s’incrociano con le vite di Petra Maier, ex deportata in Siberia, che ha conosciuto il capo di Crăciun da giovane, Cezar, l’inquietante profeta-ragazzino, figlio della donna, e Bazarab Zapa, l’angelo del titolo. Basarab è più uno spettro che un superstite del mondo prebellico (come Petra e Cezar lo sono della brutale sovietizzazione postbellica), ha un passato avventuroso e in gioventù ha appreso i segreti del misticismo tibetano. Crăciun individua in Petra la chiave della sua missione; in Basarab, che è l’angelo custode di Cezar, il principale ostacolo al suo successo. Farà arrestare Basarab senza motivo. L’interrogatorio svelerà il vero volto di un potere che muta per non mutare e odia non riconoscersi negli spettri che ha creato.
Vladia
Eugen Uricaru
Libro: Libro in brossura
editore: Besa muci
anno edizione: 2019
pagine: 336
Vladia è un'immaginaria città della Romania socialista alla fine degli anni Settanta. Una distesa di colline la taglia fuori da tutto, dal mondo e dalla Storia con la "s" maiuscola. Questa città vive in un tempo sospeso, tutto suo, in cui presente e futuro sembrano forme di passato. Sulle colline di Vladia abita il ricordo di una storia d'amore, quella di un principe-aviatore che fece costruire nel punto più alto della città una maestosa villa per la sua amante, K.F. Ogni primavera, il principe veniva a trovare la donna, sorvolando le case col suo biplano, finché un anno non è più tornato. K.F., però, non ha mai smesso di aspettarlo, o almeno così credono gli abitanti di quelle parti. Dall'alto della villa, la donna, sempre più anziana, assiste con indifferenza al declino di Vladia, assediata da una vegetazione che sembra avere strani poteri. Ma un giorno anche K.F., come il suo principe, scompare, e la sua scomparsa è l'inizio e la fine di altre storie. Dietro la parvenza di un racconto fantastico e pieno di misteri, Uricaru scrive un romanzo iperrealista, che si nutre di metafore per denunciare il totalitarismo del regime di Ceauescu e, in generale, di qualsiasi modello di società che renda la libertà inutile e la pace terrificante.
Valacchi e Valacchie nella letteratura francese medievale
Giuseppe Stabile
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Cultura
anno edizione: 2011
pagine: 268
Le attestazioni dell'etnonimo "Valacco" e del corrispondente toponimo "Valacchia" in fonti medievali sono, con ogni probabilità, la principale testimonianza rimastaci della sopravvivenza di una romanità sud-est europea (balcanica e danubiana) dopo l'età antica, almeno fino agli albori dell'età moderna. Non è un caso che soltanto nelle fonti antico e medio-francesi, secc. XI-XV, tali attestazioni si registrino con una frequenza paragonabile alle fonti medio-latine, ma anche bizantine e slave ecclesiastiche, dato il ruolo di tramite che per tutto il Medioevo e oltre la Francia, la sua lingua e la sua letteratura hanno ricoperto tra l'Europa e il suo perennemente vulnerabile e semi-incognito Limes orientale. Di questa liminarità affascinante e paurosa ma ben presente nell'immaginario medievale europeo, i Valacchi, prima come alleati dei "Saraceni" o "Saraceni" essi stessi, poi addirittura come difensori della Cristianità, costituiscono una delle ipostasi più significative eppure più complesse e sfuggenti.