Libri di Goffredo Fofi
L'ultimo dei mohicani
James Fenimore Cooper
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2003
pagine: XX-464
Il ciclo dei romanzi noto come "I racconti di Calza di Cuoio" - di cui "L'ultimo dei mohicani" è sicuramente il più letto - inaugura il filone "epico" della letteratura americana, esercitando un notevole influsso su tutta la produzione letteraria successiva. Le suggestioni della vita e del paesaggio di frontiera, dove Cooper trascorse l'infanzia e l'adolescenza, hanno plasmato la sua immaginazione di scrittore suggerendogli l'archetipo dell'eroe americano: un uomo che istintivamente evade dalle restrizioni della vita civile per cercare un rapporto con la natura, affine, nella sua ricerca di autenticità, agli indiani, siano essi fratelli o nemici.
I fatti di Casignana
Mario La Cava
Libro: Libro rilegato
editore: Rubbettino
anno edizione: 2019
pagine: 176
Sulle orme de "I conquistatori" di Francesco Perri, "I fatti di Casignana" – opera pubblicata per la prima volta nel 1974 – narra le vicende della lotta contadina all'indomani della Grande guerra in un paese alle pendici dell’Aspromonte per il rispetto della legge Visocchi, secondo cui ai reduci di guerra era concesso di sfruttare i terreni incolti. A Casignana, feudo della principessa di Roccella, i contadini iniziano a bonificare la foresta Callistro ma, un mese prima della marcia su Roma, la concessione delle terre viene revocata; i contadini, guidati dal sindaco socialista Filippo Zanco, occupano pacificamente la foresta; il prefetto intima lo sgombero, le forze dell’ordine attaccano e si consuma la tragedia. A fomentare la dura repressione ci pensano i figli di don Luigi Nicota, il ricco e arrogante proprietario del paese. Un romanzo in cui, con estrema obiettività e realismo scevro da ogni retorica populista, Mario La Cava indaga sulle cause della sconfitta del movimento contadino, mette in luce il contrasto di interessi tra contadini e pastori, denuncia la complicità del potere economico e politico, smaschera l’ambiguità dei traditori, si compenetra nella sofferenza dei sopravvissuti, racconta la solitudine di chi non era riuscito a guidare il suo popolo alla vittoria. Prefazione di Goffredo Fofi.
Respirano i muri
Paolo Di Stefano, Massimo Siragusa
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2018
pagine: 152
Per Paolo Di Stefano il legame che unisce un uomo alla propria casa è qualcosa di profondo e fondante. Le case vengono arredate, vissute, curate e a volte abbandonate, assorbono gli odori, gli umori, i sentimenti, le vite di chi le abita e contemporaneamente le influenzano, diventando parte fondamentale della memoria più intima di un uomo. Il volume racconta questo rapporto a partire dalla descrizione della casa in cui è nato. Dalla Sicilia dove l’odore di peperoni arrostiti si mischia a quello delle muffe, alla Svizzera, dove resta impregnato nelle tende e nei tappeti che la madre mostra con fierezza ai parenti in visita. Le abitudini familiari sono descritte nei particolari, in gesti semplici e significanti messi in atto da personaggi reali, strettamente legati all’autore, con ironia ma anche un velo malinconico. Velo che si ispessisce nelle interviste che occupano la seconda parte del libro, dove protagonisti insieme agli ambienti sono persone costrette all’abbandono delle loro case. Di Stefano dà voce a emigranti, senzatetto, con la confidenza di un diario e la sottigliezza di un poeta. La casa che proteggeva dal caldo e dal freddo come una madre, gli utensili di cui ci si è presi cura, in uno scambio di utilità e attenzione quasi pari, come se anche arredi e suppellettili potessero penare della separazione, avere nostalgia. L’intreccio d’arte narrativa e visiva custodito nel libro esplora e rende reali le emozioni trattenute dalle mura domestiche. Mura fatiscenti, che respirano insieme ai corpi e si sbriciolano come le anime che hanno vegliato prima di lasciarle. Nelle immagini, luoghi straripanti di oggetti che restituiscono storie intime di persone assenti. Le parole affollano le immagini, che diventano la scenografia della narrazione, sottolineano un distacco potente, quasi luttuoso. Introduzione di Goffredo Fofi.
Le virtù dell'educatore. Una pedagogia dell'emancipazione
Paulo Freire
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2017
pagine: 88
La coerenza tra il dire e il fare. La capacità di governare la tensione tra parola e silenzio, tra soggettività e oggettività, tra il «qui e ora» dell’educatore e il «qui e ora» dell’educando. Evitare lo spontaneismo senza cadere nella manipolazione, vincolare teoria e pratica, esercitare una «pazienza impaziente», leggere il testo a partire dal contesto. Sono queste, a giudizio di Freire, le virtù dell’educatore. Critico nei confronti di ciò che definisce il concetto «bancario» dell’educazione – lo studente visto come un conto vuoto da riempire – Freire estende la funzione educativa anche al professore universitario e ribadisce una «pedagogia dell'emancipazione» dialogica e problematizzante. Essa fa leva sull’alfabetizzazione come strumento di acquisizione della coscienza politica e del conseguente avvio di un processo di liberazione personale e collettivo. Prefazione di Goffredo Fofi.
Cattivi maestri. La sfida educativa alla pedagogia mafiosa
Giacomo Panizza
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2017
pagine: 208
In molti luoghi del nostro Paese la mentalità mafiosa si insinua nel modo di pensare comune. È la mentalità dei boss, delle donne di mafia e dei giovani in carriera nelle cosche, ma anche quella che si respira nelle relazioni, nelle parole e nei silenzi delle città. Piegate al raggiungimento degli scopi criminali dei clan, le regole «educative» criminali si impongono nelle comunità locali e insegnano il potere della forza, l’importanza di riprodurre modalità rigide e ripetitive di comportamenti sociali – come la riscossione del pizzo – mostrano che chi apprende, dopo essere stato messo alla prova, ottiene fiducia e fa carriera. L’educazione dei giovani criminali, allenati a collocare in secondo piano i sentimenti e l’amicizia, avviene sul campo, anche attraverso le condanne, pure feroci, di coloro che sbagliano, dimostrazioni lampanti che uno sparuto gruppo di persone riesce ad «ammaestrare» interi quartieri e intere città. Una vera e propria «pedagogia mafiosa» che si può contrastare solo con un’educazione alternativa.
Italia A/Z. L'Italia in 26 lettere e 45 parole
Goffredo Fofi, Armin Greder
Libro: Libro rilegato
editore: Orecchio Acerbo
anno edizione: 2015
pagine: 48
Dalla A di Adriatico alla Z di Zombie - passando per la G di Gratta e vinci e la V di Voltagabbana - quarantacinque impietosi ritratti dell'Italia di oggi. O forse sarebbe meglio dire quarantacinque selfie. Difficile infatti, quasi impossibile, scorrere disegni e parole senza riconoscerci.
Il viaggiatore leggero. Scritti (1961-1995)
Alexander Langer
Libro
editore: Sellerio Editore Palermo
anno edizione: 2015
pagine: 468
Il sentiero di cresta su cui si è mosso Alex, uomo di montagna e di confine, è stato il più esemplare tra quelli percorsi dalla sua generazione. È raro che nella politica corrente si trovi anche una piccola parte dell'ispirazione intellettuale e morale che ha guidato la sua fatica. La politica professata, anche quando non è semplicemente sciocca e corrotta, non ha il tempo di guardare lontano. Langer ha voluto tenere insieme un'intelligenza delle cose ultime che non si lasciasse spaventare dall'enormità e uno stile di vita quotidiana che non si discostasse dalle convinzioni proclamate. Ha provato a piantare la carità nella politica. Chi voglia misurarsi con la minaccia che guerre feroci e dilapidazioni distratte fanno pesare sul mondo, deve ripartire da questi pensieri, e da questa speranza spezzata. Introduzione di Goffredo Fofi.
Storia del gallo Sebastiano
Ada Gobetti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2019
pagine: 204
«Si può ricavare una "morale" antifascista dalla storia dell’irrequieto Sebastiano, tredicesimo di una covata che avrebbe dovuto essere, abitualmente, di dodici uova. L’avventuroso galletto è l’imprevisto, l’irregolare, il fuori schema che terrà fede all’originalità della sua nascita fuggendo avventurosamente nel mondo, alla scoperta dell’altro, con una forte propensione per l’insolito e per l’esotico, mettendosi alla prova in cento incontri e in cento esperienze» (dalla prefazione di Goffredo Fofi) Età di lettura: da 9 anni.
Charlot sotto inchiesta. Un interrogatorio dell'FBI a Charlie Chaplin
Libro: Libro in brossura
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2019
pagine: 64
Quando nel 1941 la Germania nazista invade la Russia, molti americani chiedono agli alleati di aprire un secondo fronte in occidente contro le potenze dell'Asse. Anche Charlie Chaplin, già noto per capolavori cinematografici come "Il monello", "La febbre dell'oro" e "Luci della città", si impegna attivamente tenendo numerosi discorsi e realizzando una satira del nazismo, "Il grande dittatore". Ma, alla fine del conflitto, l'opinione generale cambia e agli occhi degli Stati Uniti la Russia si sostituisce ai nazisti nel ruolo di avversario principale nell'arena internazionale: il regista britannico diventa così il bersaglio di un'inchiesta dell'FBI sulla sicurezza interna. L'interrogatorio a cui fu sottoposto offre una vivace testimonianza della mentalità da guerra fredda che chiarisce anche gli orientamenti politici di Chaplin. Prefazione di Goffredo Fofi.
L'inganno populista. Cronaca di un anno vissuto pericolosamente
Rinaldo Gianola
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2019
pagine: 146
È stato un anno indimenticabile, il 2018. Una campagna elettorale di insulti e falsità. Il trionfo dell'Italia populista. Il governo impossibile tra Lega e M5S. Una classe di neofiti della politica, selezionati da qualche clic, inesperti ma affamati di poltrone e potere. I fascisti che sparano per difendere la razza bianca. I porti chiusi e il sequestro dei migranti. La pistola sotto il cuscino. L'attacco all'Europa. Il crollo del ponte Morandi. La scomparsa dei leader morali. Il disastro di quel che resta della Sinistra. L'incertezza delle istituzioni. L'opposizione debole e inutile. Un'Italia impaurita, rabbiosa che cerca scorciatoie consolatorie e rifugi sicuri. Un racconto lungo un anno, costruito settimana dopo settimana, un appunto dietro l'altro. Fatti, notizie, riflessioni. Uno sguardo sul "cambiamento" di un Paese sfilacciato e protervo. «La pacchia è finita» annuncia Matteo Salvini. Il popolo applaude. Prefazione di Goffredo Fofi.
Più stelle che in cielo. Il libro degli attori e delle attrici
Goffredo Fofi
Libro: Libro in brossura
editore: Cue Press
anno edizione: 2020
pagine: 216
Nell’epoca odierna in cui i «divi» sembrano in via di estinzione e la fortuna delle star di Hollywood è spesso fugace, le stelle del passato risplendono più che mai. Marilyn, Ava Gardner, Ingrid Bergman, ma anche Bruce Lee, Marlon Brando, Peter Sellers: miti di ieri, che brillano ancora ai nostri giorni. Stilando i ritratti di decine di attori, Goffredo Fofi, lungo le pagine del libro, racconta con ironia e arguzia i miti e i sogni, i disagi e le insicurezze della nostra società attraverso centinaia di film. Una galleria di gustosi anedotti e mirabili descrizioni in cui protagonisti del cinema del passato come Massimo Troisi, Anna Magnani, John Garfield, James Dean e Montgomery Clift, escono dalla polvere del grande schermo e tornano in vita.«Li ho visti tutti questi film? Sì li ho visti tutti.» Goffredo Fofi.
Il secolo dei giovani e il mito di James Dean
Goffredo Fofi
Libro: Libro in brossura
editore: La nave di Teseo
anno edizione: 2020
pagine: 96
Gli incauti ed entusiasti studiosi che hanno osato chiamare il Novecento “il secolo dei giovani” non pensavano certamente ai molti ragazzi morti nei due conflitti mondiali ma alle nuove forme di protagonismo giovanile che si affermarono in reazione alle due “grandi” guerre. I giovani cresciuti durante e subito dopo il secondo conflitto mondiale pensarono di essere (o meglio, si sentirono) padroni del proprio destino e al centro, almeno apparentemente, di tutto. Ma “il secolo dei giovani” ebbe una vita assai breve. “Corri, ragazzo, ché il vecchio mondo vuole riacciuffarti” recitava un manifesto del Sessantotto francese, con l’immagine di un giovane in fuga inseguito dalle vecchie immagini del potere: poliziotti, politici, mamme, preti e quant’altro... quel timore fu avvertito solo da pochi, dai migliori. Ancora in qualche luogo qualche ragazzo sogna e pensa un mondo migliore, ma si scontra con l’accettazione del mondo così come lo impongono i nuovi poteri. La cultura del narcisismo e l’attenzione spasmodica del capitale alle forme della comunicazione e del controllo hanno compiuto l’opera. La sola speranza può nascere oggi da una coscienza ecologica che esige bensì altrettanta consapevolezza del funzionamento del potere e dei modi in cui esso inganna, corrompe e distrugge. Che tante Greta nascano e lottino!

